Zafari è l’allegro e colorato mondo di Zoomba & Co., un mondo che ha appassionato – ed appassiona – i più piccini che già all’udire le familiari e allegre note della oramai famosa sigla – conosciuta a menadito anche dai genitori – scattano sull’attenti e guardano estasiati gli animali fare il loro ingresso sul grande schermo.
Briosi, colorati, simpatici… unici: questi sono gli animali che popolano il mondo di Zafari!
La serie è stata ideata dal creatore David Dozoretz il 5 febbraio del 2018, ed è approdata in Italia solo il 23 giugno del 2019. Si tratta chiaramente di un successo che appassiona i piccoli utenti, catturando tutta la loro attenzione dinanzi a quegli animali così diversi da quelli usualmente conosciuti, ma al contempo così ammalianti tanto da farli restare con il nasino in su e la bocca semi aperta.
Vieni con me: ti porto nel mondo di Zafari!
Ai piedi del Kilimangiaro esiste una valle che prende appunto il nome di Zafari. Questo è un luogo speciale perché è popolato da animali fuori dal comune: qui puoi vedere un leone che al posto della classica criniera si ritrova colorate piume di fenicottero, un elefante a strisce bianche e nere, tipiche della zebra, ancora, troviamo una tigre che somiglia ad un canguro, un koala macchiato come un leopardo, persino un cavallo che somiglia ad una farfalla ed un gorilla pinguino!
Come, dirai tu? Di quando in qua esistono gli elefanti a strisce, oppure i canguri che somigliano alle tigri? In Zafari è tutto possibile: niente di strano. Ebbene, tutto ha avuto inizio quando Zoomba – l’elefante con le strisce – viene emarginato proprio per il suo aspetto fisico, si sente solo e triste; un giorno, inaspettatamente, fa un incontro che gli cambierà la vita e che gli farà capire che in fondo non ha ragione per sentirsi diverso: Quincy una scimmia con le sembianze di un toporagno lo condurrà nello strabiliante mondo di Zafari.
Qui, Zoomba scoprirà che quella vallata è popolata da animali che, proprio come lui, sono nati con delle diversità: diversità che li rendono però unici.
Zoomba, Quincy, Lulù, Babatua, Antonio, Pokey, Frick, Colette, Oscar, Frack, Bubba, Mellody e Renalda sono gli straordinari animali di Zafari che tengono compagnia ai più piccoli
Zafari e il messaggio rivolto ai più piccoli
Il messaggio che questa serie vuole lanciare, affinché venga afferrato da tutti i bambini, è quello di far capire loro che nessuno è diverso; questi animali, infatti, traggono la loro unicità proprio dall’essere diversi, ma in fondo cosa è la diversità? È un qualcosa che non esiste, una concezione che spesso viene elaborata dalla nostra mente perché vediamo qualcosa di dissimile in chi ci sta di fronte: non siamo in presenza di una diversità ma di esseri speciali, ecco di cosa si tratta, i nostri occhi si posano su qualcuno che è veramente speciale.
Apprezzo veramente il fine di questo cartone animato, soprattutto in un mondo odierno dove si tende spesso a bistrattare chi secondo i nostri canoni o secondo la nostra balzana idea è diverso da noi o dai nostri figli, anche per mere futilità, e si sa: l’emarginazione tra bambini è qualcosa che ti ferisce in maniera indelebile, capace di segnarti per il resto della tua vita. Quindi, plaudo l’ideatore di questa serie.
Se proprio, però, devo fare un appunto a questa serie è quello che ci mostra il cosiddetto risvolto della medaglia, ovvero: questa unione tra animali diversi potrebbe generare, in special modo nei bambini molto piccoli, qualche confusione; ad esempio, ad un bambino viene insegnato che l’elefante è di colore grigio, che una tigre è una tigre e un canguro è un canguro, che i leoni hanno una criniera fatta di pelo e non di piume colorate.
Poi, però, guardando questa serie il bambino riconosce l’elefante, ma non è più grigio ed ha le strisce come la zebra. Certo, il problema potrebbe essere ovviato con una costante presenza del genitore, che non deve mai mancare, che con pazienza e chiarezza spiegherà perché in quel preciso momento l’elefante ha le strisce e la giraffa ha la coda di un pavone.
A tal proposito mi va di condividere un breve e simpatico aneddoto, la mia piccola Cloe, di appena due anni e mezzo, ha coniato un animale tutto suo: lo Scimpazebra, e subito ho collegato che questo nome le può essere venuto in mente sol perché, appunto, è una fan di questi simpatici e briosi animali.
Zafari e i libri
Proprio i libri non potevano mancare: graziosi volumi che permettono ai bambini di osservare le immagini in carta stampata e leggere le avvincenti storie di questo strabiliante mondo; te ne cito giusto un paio, perché ne troverai comunque parecchi, Un posto speciale. Zafari. Una storia non solo da leggere ma persino da completare con gli adesivi «È difficile essere un elefante a strisce. O un leone rosa. O un serpente coperto di aculei. Per fortuna per Zoomba, Antonio, Spike e i loro amici esiste Zafari, una valle in cui ogni animale può essere semplicemente se stesso. Età di lettura 4 anni.»
La cavallina Lulu. Zafari. Unica ed indiscussa protagonista: Lulu, una cavallina apparentemente altezzosa ma che Zoomba e Quincy si riproporranno di conoscere meglio, proprio perché credono che in realtà sia diversa da quello che vuol fare credere.
Ricordiamolo: non esistono le diversità ma solo e soltanto l’unicità che rende speciali!