Ciao iCrewer! Oggi ti presento la recensione di un libro fuori dagli schemi, che non si lascia facilmente etichettare all’interno di un genere letterario e, per questo, è estremamente interessante. Si tratta di Blu Stanzessere, un lavoro di Roberta Zanzonico pubblicato con Edizioni Ensemble.
È un libro particolare, molto particolare.
Nemmeno il personaggio principale, di cui conosciamo solamente il suo essere uomo, sa bene dove si trova: non riesce proprio a capire se è in un sogno, una dimensione onirica o un luogo reale. Semplicemente, apre gli occhi e si accorge di essere in un luogo a lui sconosciuto, con un pavimento che ondeggia come il mare e una luce che dondola, appesa al soffitto. Assieme a lui c’è il Guardiano, colui che ha creato quei corridoi e quelle stanze. Colui che stava aspettando il protagonista, per affidargli un compito. Tuttavia, il nostro uomo senza nome deve prima di tutto intraprendere una sorta di viaggio di formazione, attraversando gli stanzessere. Deve scoprire di cosa si tratta, qual è la loro essenza. Solamente quando avrà veramente compreso sarà pronto.
Non è un racconto immediato, non è subito chiara la struttura generale della storia. Fin dalla prima riga si viene catapultati nella mente del protagonista, che narra con uno stile che ricorda molto il flusso di coscienza. Non serve far altro che rimanere di vedute aperte per un altro po’ e le parole andranno a segno.
Per quanto riguarda lo stile dell’autrice, se devo essere sincera, non mi convince proprio del tutto. O meglio, mi sembra che necessiti di un’ulteriore maturazione. Per quanto si tratti di un metodo di narrazione che riporta i pensieri del narratore quasi a ruota libera, credo ci sia comunque un limite al numero di volte che la stessa parola può essere usata all’interno di un paragrafo. Se si esagera, finisce per diventare una ripetizione e perdere il suo aspetto artistico e di musicalità.
È difficile parlare di personaggi senza svelare la trama, quindi mi limiterò a dire che il protagonista, senza segni distintivi che lo rendano un essere unico, più uno schizzo che un quadro, è la tela giusta su cui possiamo aggiungere i dettagli che ci permettono di rispecchiarci appieno nella storia. Perché nessuno di noi rimane estraneo ad argomenti quali l’amore, il cambiamenti, l’esplorazione di sé.
La cover non mi sembra molto appropriata, purtroppo. Il dettaglio blu è sicuramente azzeccato, vista la rilevanza che il colore ha all’interno del testo. Tuttavia il bianco evoca una sensazione di tranquillità e pace che non trova per nulla riscontro nel clima d’inquietudine e profonda riflessione che trasuda dalle pagine.
Nata nel 1986, Roberta Zanzonico è laureata in medicina e chirurgia. Trasferitasi negli Stati Uniti, ha scelto di specializzarsi in psichiatria, a Boston. Ora vive e lavora a Los Angeles.
Blu Stanzessere è il suo primo romanzo.