Oggi non ce la faccio e sono contenta…
.Mi piacerebbe un giorno incontrare questa mamma così coraggiosa nel confidare le sue fatiche quotidiane. In effetti, per quanto tutto possa sembrare idilliaco e celestiale, crescere i figli e accettarli sempre con un gran sorriso, è davvero una gran fatica. Per ora posso solo condividere il suo pensiero o quanto meno, pensare di potermi confrontare, visto che per lei il tempo delle mele non è ancora arrivato, il mio, invece, è passato da tempo, avendo due figlie ormai grandi eppure…
Tornare indietro con la memoria, nonostante siano passati anni luce, non è poi cosi difficile. Il disagio di dover indossare quella maschera pirandelliana, fin dai primo giorno in cui ti ritrovi con un batuffolo, tra le braccia, esiste ed è sacrosanto ammetterlo. Vuoi o non vuoi, questo essere delicato che, in breve tempo, non riuscirai neanche a bloccare sulla sedia, (ma questo te lo confido con grande affetto e non volermene) e che, da grande, non riuscirai a trattenere, dipende totalmente da te e forse, da chi decide di condividere con te questa immensa, dolcissima, complicata avventura di crescere un figlio.
Vuoi sapere cosa ho provato e come sono riuscita a superare, se questo può farti avere più fiducia nel futuro di mamma sempre al top? Beh posso dirti che, tornando indietro con la mente, ricordo più che sensazioni, di essermi ritrovata a chiedermi miliardi di volte “Ma come ho fatto?”. Come ho fatto a dire sempre di sì ai continui consigli di una mamma ansiosa, di una suocera esperta, delle amiche ormai navigate su come dare da mangiare, come vestirle, quante ore farle dormire, se la scuola era quella giusta, e se la montagna fosse la cosa migliore o il mare il posto più adeguato per farli respirare meglio!!
A questo non c’è una risposta unica per tutti anzi, per tutte, ognuno di noi è diversa e forte a modo suo. E quindi, con molta franchezza, mi viene da dire… Cara Giada hai proprio ragione! Non è per nulla facile accettare di essere ogni giorno quello che gli altri desiderano che tu sia. Ma questo è un dilemma vecchio quanto il mondo, visto che il mistero si ripropone in tutte le situazioni della vita. Convieni con me che, essere una buona mamma, sempre all’altezza della situazione, con il sorriso ben stampato a 32 denti, tutti belli allineati, (e guai a farti vedere con l’occhio stanco o seduta per un secondo su una sedia e non parlo di poltrona, quello già sarebbe un momento di eccessivo relax), diventa un gioco al massacro, dove a perdere è inevitabile e solo lei, LA MAMMA DI TUTTI!!!!!
Ebbene sì, cari amici, quello che la nostra amica mamma, ci vuole dire o forse consigliare, (ogni mamma è libera o no di approvare) è di farsi un esame di coscienza, e di cominciare a volersi un po’ più bene, e guardarsi allo specchio con più clemenza, decidere di smettere di essere la mamma giusta, al posto giusto, con i figli giusti. Una mamma giusta è quella che ricomincia ad essere donna per se stessa, e non mamma ad Honoris per tutti, senza occhiaie, brufoli e sorrisi di convenienza. Ben venga quindi la regola per sovvertire tutte le regole della buona mamma perchè, cara Giada e care amiche mamme, non esiste la mamma perfetta. Esistono tanti tipi di mamme, diverse tra loro ma non per questo una migliore di un’altra, unite dall’amore per i propri figli, un amore (ma questo è solo un mio pensiero) giusto, e non fagocitario.
Ho sempre pensato che il rispetto per me stessa fosse esempio e motivo di crescita per i miei figli. Pensare, quindi, che i cari pargoletti non siano in grado di capire le nostre debolezze o che ci debbano vedere sempre belle e pimpanti, mi dispiace, ma non è cosa conveniente! Meglio condividere, più giusto aiutarsi, perchè anche a loro sia chiaro il concetto della condivisione, del sostegno reciproco, dentro ma soprattutto fuori dalla loro realtà, per amare una mamma vera e non travestita da Wonder Woman .
E allora cara Giada, tu continua a ribellarti, a dare calci sotto al tavolo, per chi ti vuole sempre preconfezionata, magari sembrerai fastidiosa e antipatica ma i tuoi figli, vedrai, un giorno ti ringrazieranno. Io se posso osare, ti consiglio di tenere duro, di affrontare questa avventura, come dico sempre, step by step, un giorno con le lacrime agli occhi per la stanchezza e l’altro,, ridendo come una matta, con la certezza che qualunque cosa possa accadere, sia fatto con amore, un amore sano, fatto di parole improvvise, di sguardi intensi, mano nella mano senza stringersi, ma camminando insieme, per superare le difficoltà, sorridendo.
E’ un periodo in cui sono un po’ triste e mi sento con davvero poche energie. Devo fare davvero tante cose, quelle principali sono il lavoro e lo studio, è necessario, devo farlo. Mi verrebbe di mollare tutto e tutti e starmene per conto mio ma so che poi sarebbe ancora più difficile uscirne e tutti i miei sforzi per arrivare fin dove sono sarebbero vani. Vorrei ritrovare la motivazione e la forza per fare le cose che ora faccio con molta fatica e anche abbastanza male. Non so da cosa dipende, non ne ho idea, ma ho la tendenza ad isolarmi come quando ero a scuola e quando me ne rendo conto, dato che so che non fa bene, cerco di fare l’opposto: esco, parlo con le persone, questo però mi aiuta solo momentaneamente e mi toglie tempo alle cose che dovrei fare (ma che comunque poi non faccio). Vorrei un periodo di pausa ma sono consapevole che potrebbe solo peggiorare le cose, mi lascerei andare, come ho fatto durante le vacanze nelle due settimane che sono stata a casa.
Ciao stella, a volte mi trovo nella tua situazione, ultimamente mi ha caratterizzato di più. La causa è la maggior parte delle volte dovuta ad un evento che mi fa un po’ abbattere sulle mie capacità, il rinforzo negativo per capirci, mentre il rinforzo positivo mi da una grande spinta: Se vedo i risultati allora mi convinco che sono sulla strada giusta e persevero con motivazione (ma in realtà vale per moltissime persone, studi a riguardo sono stati fatti e il rinforzo positivo ha caratterizzato molte industrie e compagnie tra le prime del mondo). Quando sono nei periodi di apatia riguardo alcune cose cerco di trovare “un nuovo inizio” che mi dia la spinta a fare del mio meglio, iniziare ad immaginarsi come si vuole essere prima di agire è parte integrante del processo motivazionale in quanto ti permette di fare enorme tesoro di ogni piccolo risultato che poi otterrai e vederti già nell’ottica del lavoro compiuto ti può far focalizzare meglio su ciò che vuoi raggiungere.
Non credo nel “ora mi faccio una vacanza e poi inizio” poiché spesso non si riesce a riiniziare bene come si voleva, meglio prendersi un giorno per riordinare i pensieri e le idee e poi rimettersi subito al lavoro con uno spirito diverso.
Non so se questi consigli ti siano utili, ma volevo raccontarti la mia esperienza, magari ti è d’aiuto. Un abbraccio.
Ciao cara sconosciuta…. Da brava mamma.. E probabilmente da donna con tutte le sue paranoie.. Mi hai spinto a preoccuparmi un po’…
Allora… Ascoltami bene.. Non so quanti anni tu abbia. Parli di studio.. Di lavoro.. E quindi di obiettivi importanti.. Parli anche di tanta stanchezza e di volerti rilassare.. Che tu stia attraversando un momento di grande confusione è chiaro.. Ma sei sicura che siano il lavoro o lo studio a crearti tutti questi problemi… Capisco e convengo con te che fare entrambe le cose può risultare faticoso… Ma dietro a tutto questo c è altro.. Ci sono forse troppe aspettative..??? E da parte di chi?.. Sai voglio confidarti una cosa… Quando mi pigliano i 5 minuti da urlo… Mia figlia Benedetta mi guarda mi abbraccia e mi dice.. Mamy ricorda sempre… Piccoli problemi presi uno alla volta…. Mi raccomando.. E io la guardo e mi rendo conto che è vero!!!! È così!!! Probabilmente i tuoi come. Comunque i miei non sono piccoli problemi. Tuttavia.. Dolce e cara fanciulla.. Vanno affrontati uno alla volta e con la calma giusta… Senti il bisogno di fermarti un attimo????, Fallo!!! Hai una cara amica con cui fare una cosa fuori dalla routine quotidiana???? Fallo!!! Ti va di guardarti un cartone di Walt Disney di, pomeriggio?? Fallo…. Ti riempirà il cuore e la sera prima di andare a dormire… Sarà che se non lo faccio mi sento un po’ così… Guarda in su… Poi chiudi gli occhi.. E dii a te stessa che domani sarà un altro giorno.. Migliore..e ti sentirai così anche tu… Ti abbraccio e mi raccomando.. Forza e coraggio!!!! Donatella