Il ritorno in libreria di Luca Murano mi ha fatto molto piacere. Ho fatto la sua conoscenza curando la recensione di Pasta fatta in casa la sua prima raccolta di racconti edita nel 2018 da Bookabook All’epoca, oltre alle note biografiche mi colpì lo stile letterario tra l’ironico e il dissacrante, un aspetto che si è rivelato anche durante la sua intervista, tra l’altro molto simpatica.
Luca Murano si ripropone nella nuova raccolta di racconti
Di Luca Murano oltre alla vena letteraria ho percepito l’anima dell’artista: suona il basso nei My Hard Reset, cura il suo blog di scrittura, Vai come sai. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere Moderne a Pavia, ha lavorato per due anni con la casa editrice Mondadori come redattore e correttore di bozze.
Dal 2009 vive in Toscana dove mangia tanto, si occupa di logistica, gioca a basket, legge e scrive con fortune alterne ma ben compensate da passione e dedizione.
Insomma “un personaggio a tutto tondo, con un background culturale molto personale, curioso della vita e delle sue trasformazioni sociali e letterarie”, Almeno questo è stato il mio pensiero alla fine della nostra intervista.
Sarà cambiato qualcosa? Non credo, I vestiti che non metti più” edita sempre da Dialoghi Editore, la nuova raccolta di racconti è come sempre resa particolare dal suo stile forte, diretto, di contestazione. Curiosa, dietro consiglio di Luca ho voluto sbirciare tra le righe di uno dei suoi racconti.
Il titolo? L’inzuppatore e già il titolo è tutto un programma! L’ho letto in effetti, “tra un caffè e l’altro“, tanto mi è bastato per riconoscere il tono provocatorio quanto sottile del linguaggio accompagnato questa volta da una maggiore consapevolezza dell’animo umano, il velato desiderio di scoprire e riconoscere le proprie fragilità e per farlo Luca si fa mille domande.
Luca Murano nei racconti dello scrittore le contraddizioni dell’animo umano
Chi siamo quando nessuno ci osserva? Possiamo davvero sentirci al sicuro? È realmente plausibile, in tali circostanze, riuscire a indossare e sfoggiare la parte più limpida di noi stessi?
I protagonisti dei racconti che compongono la presente silloge prendono vita tra le pagine col desiderio di rispondere a queste domande, compiendo azioni apparentemente insignificanti e che invece restituiscono alle storie autenticità e tutta la grazia che può nascondersi dietro le banalità, le paure, le sofferenze e le speranze di cui sono intrinseche le loro esistenze.
Una raccolta di outfit dimenticabili, ma di reazioni e gesti indimenticabili perché radicati in profondità in ognuno di noi.
Uomini e donne sull’orlo della perdizione, studenti squattrinati, scrittori precari, giocatori d’azzardo, genitori sciagurati e figli egoisti che, con ironia e disincanto, scavano a fondo nella loro interiorità solo per scoprirsi vulnerabili, fallibili e, proprio per questo, umani.
Luca Murano è un autore estremamente contemporaneo, per comprendere meglio il suo stile letterario è importante guardare il mondo con i suoi occhi, un aspetto che lo rende, per usare il suo linguaggio, un autore molto “appetibile”. Il mio consiglio? “assaggiare i suoi racconti, masticarli bene per capire meglio il sapore delle sue parole, le debite riflessioni lasciale solo alla fine.
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Buona lettura!