Correva l’anno 1980, agosto stava giungendo al termine regalandoci ancora un po’ di quella calura estiva, e un giovane dj di una radio locale dedicava a due giovanissimi neo-genitori questa canzone «Chissà, chissà chi sei chissà che sarai chissà che sarà di noi lo scopriremo solo vivendo. Comunque adesso ho un po’ paura ora che quest’avventura sta diventando una storia vera spero tanto tu sia sincera!»
Immagino tu l’abbia letta cantando, te lo confesso: l’ho fatto anche io!
Un sbarazzino e già famoso Lucio Battisti cantava la sua Con il nastro rosa e io avevo deciso di fare conoscenza con il mondo e abbracciare la vita: ecco il mio 1980 intriso di ricordi e emozioni, primi sorrisi, primi gorgheggi, pianti e capricci.
Questo anno, però, segna anche l’inizio di un nuovo decennio, anni intrisi di fatti e avvenimenti ai quali, oggi, non possiamo non pensare con un punta di malcelata nostalgia e di rimpianto desiderando che tutto torni alla spensieratezza e alla genuinità di quel periodo…
6 aprile: i Post-it arrivano in commercio!
Chi non ha mai appuntato una frase, un pensiero, un numero di telefono, scarabocchiato alla rinfusa un’informazione dettata velocemente su un post-it? Questi deliziosi quadratini sono diventati elemento imprescindibile nella vita di ognuno di noi, tanto da non poterne fare a meno; almeno, per me è così: ho il mio personale blocco di un bel fucsia sgargiante che tengo sulla scrivania e che uso quotidianamente fosse anche per annotare un solo numero. All’inizio il colore predominante era il giallo ma oggi assistiamo ad una vera e propria scelta per dimensione, colore e forma!
Ma tu sai qual è la vera storia di questi allegri bigliettini? C’era una volta, nel lontano 1968, un impiegato di una società, la 3M, un tale Spencer Silver, il quale pensò di dar vita ad una colla talmente potente da poter essere collaudata anche in campo aeronautico; il primo tentativo, però, fallì miseramente: la colla inventata si attaccava e si staccava. Fu solo più tardi, nel 1974, che un’idea balenò nella sua mente: il suo amico – nonché collega – Fry, si dilettava a cantare nel coro della Chiesa e aveva difficoltà a tenere le note all’interno del libro dei canti, così Silver pensò bene di usare la sua colla per segnare le pagine, scoprirono quindi che non solo queste utlime non rimanevano tra loro attaccate ma il segno non veniva smarrito… insomma il resto è storia, o leggenda se preferiamo, perché ben sei anni dopo il post-it è divenuto famoso quasi quanto una rock star, diffuso in oltre 150 paesi ed utilizzato in pari modo in tutti i tipi di lavoro.
Questa storia ci insegna che nella vita non bisogna mai perdersi d’animo, che da un’idea che potrebbe inizialmente apparire come un fallimento possono, invece, nascere grandi conquiste!
«Divenni per tutti Mr.Persistenza, proprio perché non volevo darmi per vinto» (Cit. Spencer Silver)
14 aprile: Gianni Rodari ci lascia
Gianni Rodari, all’anagrafe Giovanni, un illustre pedagogista, scrittore e giornalista ci lascia: un’enorme perdita per il mondo della scrittura. Grazie alle sue storie ed ai suoi libri, però, questi ha permesso a molti giovanissimi non solo di viaggiare con la fantasia ma anche di imparare: non dimentichiamo, infatti, la morale e l’insegnamento che si celano dietro le sue opere. Nonostante sia oramai scomparso i suoi scritti sono ancora apprezzati per la semplicità con la quale sono narrati, per i sentimenti trasmessi e per la realtà descritta. L’aforisma di questo incredibile autore che mi è rimasto impresso nel cuore è il seguente e lo voglio condividere con te perché tra le sue righe puoi leggere molto di più di quello che c’è scritto:
«Quanto pesa una lacrima? La lacrima di un bambino capriccioso pesa meno del vento, quella di un bambino affamato pesa più di tutta la terra.»
22 maggio: arriva l’intramontabile Pac-Man!
Nel 1980, nel campo dei videogiochi, la casa Bandai Namco ha prodotto un gioco decretandone il successo: si tratta di Pac-Man, una simpatica sfera di colore giallo che deve ingurgitare quanti più puntini possibili correndo fra i meandri di un intricato labirinto; attenzione, però, la nostra colorata palla ha alle calcagna quattro fantasmi dai quali non deve essere nemmeno sfiorarla o sarà la fine! Il gioco divenne talmente popolare che ne furono create numerose versioni, restando, ancora oggi, un classico intramontabile dei videogiochi!
23 novembre l’Irpinia viene scossa da un potente terremoto
Cosa sono novanta secondi? Una frazione temporale tanto breve da non essere nemmeno percepita e che noi diamo per scontata… eppure per molte persone quei novanta secondi hanno rappresentato il tempo più lungo della propria vita: interminabile. In quel lasso di periodo tante sono vite sono state spezzate, moltissimi sono coloro che hanno perduto la casa, gli affetti e gli averi. Il 23 novembre del 1980 un tremendo, potente e invasivo terremoto, alle ore 19.34, ha colpito al cuore l’Irpinia, devastandola e lasciando una scia di distruzione, dolore e lacrime. Una scossa di novanta secondi di magnitudo 6.9, X grado della Scala Mercalli a causa della quale si sono stimati 280.000 sfollati, 8.848 feriti e ben 2.914 deceduti.
8 dicembre: John Lennon viene assassinato
Era un lunedì sera, quattro proiettili provenienti da una calibro 38 squarciavano il silenzio della notte, come un lampo lacera il cielo; i colpi, ahimè, vanno tutti a segno e il nome della vittima lascerà nello sgomento più totale l’intero mondo: si tratta di John Lennon e l’omicida non è altri che un fan scriteriato, tale Mark David Chapman.
Lennon viene trafitto alle spalle all’ingresso del Dakota Building, sua residenza a New York City, il cantante vi aveva fatto da poco ritorno al termine di una seduta di registrazione al Record Plant Studio insieme alla moglie Yōko Ono. John viene dichiarato deceduto non appena giunto al Roosevelt Hospital a causa delle ferite, tanto sono gravi. Dopo la diffusione della notizia, un nutrito gruppo di fan si ritrova proprio sotto l’ospedale e al Dakota stesso. Il corpo del celeberrimo uomo viene cremato due giorni dopo il decesso e le ceneri sono state consegnate alla moglie che ha preferito non celebrare nessun funerale.
Produzione letteraria del 1980
Il 1980, però, ci ha regalato anche delle opere letterarie che ognuno di noi dovrebbe possedere nella propria biblioteca personale, e non solo per la storia narrata in sé ma soprattutto per gli autori che le hanno realizzate.
«Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui» (Cit. Umberto Eco)
Il nome della rosa di Umberto Eco è di certo un vero e proprio capolavoro della letteratura, romanzo dal quale ne è stata tratta anche la riproduzione cinematografica, un libro che tutti dovrebbero leggere; io, personalmente, ne sono rimasta affascinata sin dalle prime righe: un mix di storia, mistero, religione e suspense. Un ex inquisitore, frate Guglielmo da Baskerville, viene incaricato della risoluzione di una missione diplomatica tanto sottile quanto imprecisa. Questi si troverà a risolvere il mistero di ben sette delitti in altrettanti giorni, meditando su indizi e decifrando comportamenti di santi ed eretici, vagliando scritture negromantiche e manoscritti in lingua ignota «la soluzione arriverà, forse troppo tardi, in termini di giorni, forse troppo presto, in termini di secoli.»
Un altro bellissimo testo è Un filo di fumo di Andrea Camilleri che non è solo il padre del commissario Montalbano ma è altresì autore di novelle e storie dalle quali emerge la sua profonda sicilianità e la sua insigne, fine ed elegante cultura: il suo modo così ironico e sagace di raccontarci aneddoti è ineguagliabile. «…lo spunto di ‘Un filo di fumo’ me lo diede un volantino anonimo, trovato tra le carte di mio nonno, che metteva in guardia contro i maneggi di un commerciante di zolfo disonesto. Per il resto, nomi e situazioni sono da addebitare alla mia fantasia. Allora, quando uscì, il romanzo piacque a mia madre: lo dedico alla sua memoria.»
Caro amico lettore, siamo giunti al termine di questo viaggio nella memoria scavando fra ricordi, fatti e avvenimenti, voglio lasciarti con questi versi che possano essere un inno all’insegna di un mondo migliore…
«…imagine all the people sharign all the world… You may say I’m a dreamer but I’m not the only one I hope someday you’ll join us and the world will live as one.»