Tempo fa ti ho parlato delle amicizie che si creano in rete e di quanto il periodo appena trascorso sia servito ad aumentarle. E ora che l’Italia è tutta gialla con qualche timido sprazzo di bianco dove finiscono le relazioni virtuali? Ma virtuale è reale?
Ora dobbiamo capire se quell’amicizia in chat è vera o solo un fuoco di paglia.
Come fare? Semplice chiediamo un appuntamento al nostro amico:
se puoi sognarlo si può avvereare
Se tiene a te ti dirà di sì.
Ti invito a leggere Virtuale è reale di Giovanni Grandi (Paolini editoriale)
La vita di tutti, specialmente delle nuove generazioni, si svolge sempre più nella dimensione online, sulle piattaforme social e attraverso le chat. Gli ambienti online non sono una simulazione di realtà, sono la realtà stessa delle relazioni interpersonali e sociali. Per questo occorre rielaborare lo sguardo sulla vita e sulla società nella consapevolezza che «virtuale è reale». Ispirandosi al Manifesto per la Comunicazione non ostile, Giovanni Grandi invita a porre attenzione agli stili comunicativi da preferire – quelli non aggressivi e rispettosi dell’altro – per prendersi cura delle relazioni. Dieci spunti di riflessione e discussione per chi desidera affrontare con semplicità e profondità la sfida etica dell’integrazione tra virtuale e fisico nelle interazioni e nelle relazioni.
Rifletti sul sottotitolo di questo testo: Aver cura delle parole per aver cura delle persone.
Puoi leggere ciò che vuoi, puoi credere che tutto è normale ma poi ti trende ‘sta ca**o di ansia cone dice Sarah Knight e non sai come tornare… alla realtà.
Virtuale è reale
Chissà quante persone si trovano a vivere un rapporto virtuale che è più ingtenso di uno reale ma non hanno la forza e soprttutto il coraggio di dirselo, perchè è strano, perchè non è accettato da tutti, perchè l’altro potrebbe essere chiunque.
Ti ripropongo un libro divertente sul tema: La guerra dei like di Alessia Cruciani. Una lettura adatta del 12 anni
Basta un attimo per rovinare la vita di qualcuno. E ci vuole tutta la forza del mondo per riuscire a reagire.