Storie di gente felice è il nuovo libro di Lars Gustafsson, autore svedese, disponibile in tutte le librerie da qualche giorno, precisamente dal 15 luglio, ed è una della novità di questo mese della casa editrice Iperborea.
Non dovrei dirlo, caro iCrewer, ma io ho un vero e proprio debole per i libri che escono nel catalogo di questo editore perché sono davvero dei romanzi fantastici che danno la possibilità di conoscere molti autori del nord Europa. Uno su tutti? Aadam ed Eeva del finlandese Arto Paasilinna: un testo che mi è piaciuto moltissimo e che ho letto veramente con gusto all’inizio di questo particolare duemilaventi.
Ecco, credo che per tipologia, per quanto possa essere definito grottesco questo anno, probabilmente, se volessimo azzardare a trasformarlo in un libro, sarebbe un volume che andrebbe ad arricchire una delle collane di questa casa editrice.
STORIE DI GENTE COMUNE: IL LIBRO
Storie di gente felice è una raccolta postuma di racconti ancora inediti, scritti da Lars Gustafsson durante gli anni d’oro del suo percorso da autore. Racconti che si interrogano sulla condizione umana, sulla continua ricerca della felicità che fa da contraltare alla rassegnazione del tutto già visto, già vissuto e dell’ormai è andata così, sarà per la prossima vita.
Domande che caratterizzano un po’ tutta la produzione artistica di questo autore che nella sua carriera ha saputo trasformare in racconti la sua indagine sull’uomo, sul tempo e sull’identità. Un lavoro quasi da filosofo ben trasformato in letteratura che gli è valso la nomea di “Borges svedese”, per la particolare somiglianza alla produzione letteraria dell’autore filosofo argentino.
Come detto Storie di gente felice, è una serie di racconti in cui i personaggi, i protagonisti, testimoniano la voglia e la possibilità di far scoccare una scintilla nella vita. Narrano la bellezza della scoperta, della intuizione, del voler andare oltre al destino apparentemente già scritto, del voler rincorrere ad ampie falcate la felicità. Quell’emozione che dovrebbe stare alla base del senso della vita di ogni essere vivente.
Permettendomi di fare una considerazione personale, credo che davvero la felicità debba essere il punto di arrivo per ognuno di noi, chiaramente questa meta sarà diversa a seconda di quelle che sono le nostre ambizioni, le nostre aspettative e le nostre cose che contano, ma arrivare a mettersele in tasca e a goderne a pieno deve essere una spinta vitale. Proprio per questo motivo, ritengo Storie di gente felice un titolo bellissimo da dare a un libro. Accattivante e invitante allo stesso tempo.
Perché io sono davvero curioso di leggere le vicende di persone che affrontano un percorso che le porta a ridere, gioire ed essere appagate dalla vita. Sono storie che possono diventare un esempio e perché no uno stimolo. Quelle scritte da Gustafsson sono ovviamente frutto della sua fantasia di grande autore, ma non per questo devono vedere indebolita la loro potente funzione emotiva. Anzi, quasi invidio agli autori, la capacità e la possibilità di vivere, almeno nella loro testa, tante storie e tante vite diverse.
Ma quali sono le storie raccontate in Storie di gente felice?
Grazie alla traduzione di Carmen Cima Giorgetti, sfogliando le pagine del libro, ci imbattiamo in un ricercatore che viene inviato in Cina durante la rivoluzione Culturale e che grazie alla sua genialità e alle sue riflessioni sul pensiero di Mao riesce a risolvere un problema, incontriamo un fisico sperimentale che passa una notte insonne dopo aver scoperto, sfogliando un elenco telefonico, che forse la sua primissima fidanzata non è realmente morta come ha creduto per tutta la via, ci trasferiamo poi ad Atene, in Grecia, dove grazie a un incontro casuale in un bar si riesce a rivivere il grande amore di una vita.
E poi ancora altre storie, altre vicende che trasmettono speranza. C’è spazio anche per alcune pagine ambientate in Italia.
STORIE DI GENTE FELICE: L’AUTORE
Lars Gustafsson, nato nel 1936 e scomparso nel 2016, è considerato uno dei più internazionali autori svedesi contemporanei. Ha insegnato per vent’anni Storia del pensiero europeo ad Austin, in Texas e nella sua carriera da scrittore si è dimenato straordinariamente tra racconti, poesie, romanzi e saggi, sempre avendo come linea guida la condizione umana e l’inesorabile scorrere del tempo.
Grazie ai suoi romanzi tradotti in tutto il mondo, anche in Italia ha ricevuto molti riconoscimenti, tra cui il Premio Agrigento, il Premio Boccaccio, il Grinzane Cavour e il Premio Nonino.