Ciao iCrewer! Eccomi ancora qui per segnalarti altre nuove uscite firmate Sperling & Kupfer.
La casa editrice ci propone, per il mese di novembre, una raccolta poetica e un libro di narrativa. Vediamo insieme quali sono le novità…
Donne che ci credono ancora di Mattia Ollerongis (Sperling & Kupfer)
«Celestecielo ha mani morbide incapaci di ferire, sa cosa voglia dire lasciarsi distruggere o anche solo segnare e ha capito che non fa per lei spezzare chi dice di amare.»
Questa volta cosa farai: lascerai andare o ci riproverai?
Alla Locanda dei cuori in sospeso chi si sente spezzato si può ritrovare. Non è un luogo di riposo e nemmeno di incontro, ma un luogo di ritorno, da cui si può raggiungere di nuovo il punto in cui tutto ha avuto inizio, lontano fino a dove si spinge il cuore. Le vite, qui, sono come film in soggettiva: basta riavvolgere il nastro e ripercorrere il passato per trovare le risposte che si cercano. Le nostre scelte, d’altronde, nascono tutte in quello che abbiamo vissuto. Una ragazza spezzata si risveglia in una camera della locanda, senza ricordare chi sia e da dove venga, ma al suo fianco Celestecielo è lì per aiutarla, per mostrarle quello che da soli, senza cambiare prospettiva, non è possibile vedere. Le due scopriranno di avere molto in comune: la vita di Celestecielo non è mai stata semplice da che è nata, e quello per Nottenebra, che si illude di poter cambiare, è un amore tossico da cui non riesce a fuggire. Ma si sa, spesso l’amore che pensiamo di meritare è lo stesso che abbiamo ricevuto o che non ci è mai stato dato. E così, pensiamo di amare una persona e invece finiamo per vedere solo una parte di lei, quella che, in qualche modo, ci ricorda qualcosa di familiare, che sia una casa in cui abitare o un inferno da sistemare.
Donne che ci credono ancora è la nuova, commovente storia in versi e in prosa di Mattia Ollerongis, uno degli instapoet più amati degli ultimi anni, autore del successo Ti stavo pensando.
Conosciamo l’autore Mattia Ollerongis
Mattia Signorello, in arte Ollerongis, classe ’95, vive da sempre a Trieste. Nel 2015 ha fatto il suo esordio sui social, condividendo pensieri e poesie che hanno subito conquistato il web. Con Sperling & Kupfer ha pubblicato Tante stelle, qualche nuvola; Ti stavo pensando; Mancherai all’infinito; Sempre con te ed Essere temporale.
Cose di cui non abbiamo parlato quando ero una ragazza di Jeannie Vanasco
Jeannie Vanasco fa lo stesso incubo da quando era adolescente. Sogna sempre lui: un ex compagno di scuola a cui era molto legata, un ragazzo di nome Mark. Il ragazzo che l’ha violentata. Quando gli incubi diventano insopportabili, Jeannie decide – dopo quattordici anni – di uscire dal silenzio e affrontare l’origine di quel dolore. E Mark accetta di riprendere contatto con lei, e poi di incontrarla.
Jeannie racconta la loro amicizia, prima e dopo lo stupro, e pone una domanda scomoda e necessaria: è possibile che una brava persona, o qualcuno di cui ti fidi, o che non definiresti certo «un mostro» commetta un atto terribile? E perché troppo spesso le vittime sono portate a minimizzare, giustificare, tacere? Intervistando Mark e ripercorrendo la propria vita dopo quel trauma, Jeannie mostra come quell’abuso l’ha segnata in maniera indelebile, mette in luce l’inadeguatezza del linguaggio usato per parlare della violenza sessuale e, più in generale, le contraddizioni, le ipocrisie, gli ostacoli che minano ancora il dibattito intorno a questo tema.
Il suo memoir è un viaggio doloroso e catartico alle radici del male subito nel privato, ma anche una testimonianza coraggiosa e risoluta con cui dà voce a tutte le donne vittime di violenza.
L’autrice Jeannie Vanasco
Jeannie Vanasco vive a Baltimora e lavora come assistente alla Towson University. Ha scritto, tra gli altri, per The Believer e The New York Times. È autrice del memoir The Glass Eye. La sua seconda opera, Cose di cui non abbiamo parlato quando ero una ragazza (edito Sperling & Kupfer), è stata nominata libro dell’anno da testate quali il Time e The New York Times.