Sottoterra Antonio Colacicco

Recensione Sottoterra di Antonio Colacicco

Sottoterra i risvolti misteriosi della periferia romana Elison Publishig

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Sottoterra (Elison Paperback) è un giallo che mi ha lasciata perplessa. Il motivo? Potrei cominciare dal titolo. Mi ha fatto pensare al personaggio di turno intrappolato, suo malgrado, da serial killer e cadaveri da riesumare. In realtà, più che di cadaveri la scena del crimine è soprattutto affollata da figure felliniane di tutte le età e di tutte le specie. Si salva Fabio, giovane protagonista della storia, adolescente dall’intelligenza vivace per il quale, ammetto, ho fatto il tifo fino alla fine.

Sottoterra un passato difficile nascosto dietro la periferia romana

Non è facile mettere insieme i cocci di questa avventura surreale e catastrofica, Nel marasma temporale diSottoterra Antonio Colacicco accadimenti lontani e vicende quotidiane, nell’urban thriller di Antonio Colacicco, si intrecciano vorticosamente i destini di una intera comunità della periferia del litorale laziale. In apparenza tutto come da copione e invece no!

Il libro è un grande calderone di esistenze, ognuna segnata da un presente che, in qualche modo, risente di un passato pesante. Il tempo è proprio l’elemento  di disturbo, a mio avviso, in tutto il contesto  del giallo.

La ricerca del passato, necessaria per comprendere la realtà del momento, diventa alla fine un elemento che inceppa il discorso narrativo, troppi e incessanti i salti temporali ai quali l’autore si affida per descrivere e indicare i tempi di azione di ogni personaggio. Si poteva evitare.

L’atmosfera è invece quella giusta, riconosco i colori di un dialetto di periferia di cui conosco i toni e il significato; riconosco il litorale ostiense, il pezzo di lago che lo costeggia e che dà vita al mistero che, in breve tempo, coinvolgerà tutta la comunità. I primi segni di intolleranza si notano per la presenza di rifiuti davanti al portone di casa di un rissoso quanto indisponente inquilino di un condominio.

I fenomeni si susseguono costanti e questo basta per innescare micce sopite tra gli abitanti del quartiere. A questo si aggiunge uno strano ribollio nelle acque del Vascone.

Lo strano ritrovamento evoca leggende legate a misteriosi succhiapiedi, creature pericolose di cui nessuno vuol parlare ma che attirano la curiosità dei due adolescenti protagonisti della storia.

Sottoterra, Il coraggio di un ragazzo alla scoperta della verità

Chi sono Fabio e Cristina? Sono due ragazzi vivaci, allegri, di una freschezza naturale e molto avventurosi.

Nipote prediletto di una nonna vecchio stampo e di un nonno legato al passato da combattente partigiano, Fabio è un ragazzo speciale. È amante della pesca, intraprendente, intuitivo, molto intelligente, pronto nel momento del bisogno ed eccessivamente coraggioso, aspetto lo porterà a fare scelte discutibili e molto pericolose.

Cristina è più riservata, diffidente, lasciata troppo sola da una mamma distratta e concentrata su stessa, si lascia coinvolgere, suo malgrado, dall’istinto investigativo dell’amico deciso a risolvere lo strano enigma del piede mozzato. Il loro mondo è condiviso da Marco a cui è affidato il compito di dispensare perle di saggezza e di sbrogliare il bandolo della matassa.

La chiave per svelare l’arcano mistero non è semplice da trovare, tuttavia, i tempi narrativi per arrivare alla soluzione del problema sono magistralmente riempiti dall’autore con storie personali e segreti inconfessati.

Cosa mi ha colpito? Il coraggio coinvolgete del giovane e incosciente investigatore, il suo carisma, la consapevolezza di voler mettere la parola fine ad una storia allucinante perché la vita di tutti potesse ricominciare.

Insomma la lettura di  Sottoterra mi ha provocato sensazioni differenti. Sono rimasta perplessa per la narrazione  frenetica dagli eccessivi sbalzi temporali e per il finale, a mio avviso, troppo fantascientifico. Dall’altro lato, però,  restituisce l’atmosfera dei quartieri di periferia, vivaci, simpaticamente collerici, ricchi di contraddizioni ma legati da radici più profonde. In questo Antonio Colacicco è davvero molto bravo.

 

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Sottoterra racconta la surreale storia di una comunità della periferia romana alle prese con un enigma da svelare. Per quanto appaia misterioso e di difficile soluzione, a svelare l’arcano sarà la determinazione e il coraggio di Fabio il giovane protagonista della storia, deciso ad andare fino in fondo. Molte le perplessità.

L’uso sproporzionato dei tempi e la scelta del finale non mi hanno convinto, mi ha colpito invece il colore dei dialoghi, la descrizione quasi appassionata dei personaggi resi aridi dal passato ma capaci poi di trasmettere una forte umanità.

Più che un giallo il libro di Colacicco evoca le dinamiche radicate dei quartieri, le contraddizioni e le tradizioni.

Sottoterra è una storia particolare, ti da l'esatta dimensione della periferia romana, con la sua mentalità, il suo vissuto, è la lettura perfetta per chi ancora vive la stessa atmosfera, è comunque necessario immergersi nel contesto per comprenderne le dinamiche.

Donatella De Filippo
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