Bentornato caro iCrewer, oggi finalmente, dopo un po’ di tempo, torno nella veste che prediligo, ovvero quella del dialogo con gli autori. E’ infatti ospite della nostra rubrica Sogni di Carta la scrittrice Annamaria Alboreo.
Poco tempo fa ho letto il suo ultimo romanzo Quello che non riesci a vedere, un thriller noir che mi è molto piaciuto e che ha fatto nascere in me molte domande che finalmente oggi troveranno una risposta. Come ho detto nella condivisione di lettura uscita qualche settimana fa, conosco Annamaria Alboreo di persona, abbiamo preso parte entrambi ad un libro collettivo dedicato alla Brianza, terra in cui abitiamo entrambi.
Annamaria Alboreo: intervista all’autrice di Quello che non riesci a vedere
Ho incontrato Annamaria Alboreo al Living Green Book Festival di Monza, all’inizio dell’estate. Questa intervista suona come l’atto conclusivo della mia esperienza con il suo romanzo, iniziata proprio quel pomeriggio con una dedica scritta a mano dall’autrice sul frontespizio.
Buona lettura, fedelissimo icrewer:
Benvenuta nella nostra rubrica dedicata alla conoscenza degli autori. Partiamo proprio da qui: chi è Annamaria Alboreo?
Ciao Stefano e ciao lettori.
Non è una domanda facilissima e potrebbe comportare una risposta molto lunga! Sono sicuramente una persona determinata, ma con le proprie insicurezze, anche troppe. Amo la mia famiglia, il mio lavoro e il mondo della scrittura. Un’altra delle mie passioni è lo sport, praticarlo mi aiuta tantissimo soprattutto a livello mentale.
Come e quando è entrata la scrittura nella tua vita? Ricordi un momento preciso in cui hai deciso che da grande avresti scritto?
Fin da piccola ho amato leggere e i libri hanno sempre fatto parte della mia vita. Ma non ho iniziato presto a scrivere, anche se avrei tanto voluto. L’idea di scrivere il mio primo libro è nata da un sogno, sembra incredibile, ma è proprio così.
Una notte ho sognato la mia prima protagonista e una volta sveglia ho avuto subito chiara in mente la storia. Ho iniziato a scriverla su suggerimento di mia sorella e, incredibilmente, non ho più smesso di riempire pagine vuote. Mi ha talmente cambiato la vita che vorrei aver iniziato molto prima!
Brevemente, ci fai un riassunto delle tue opere pubblicate fino a questo momento?
Ritorno a Roma è il primo, pubblicato con Lampi di stampa. Ho pubblicato poi con ABEditore: Verità apparenti, che ha le stesse protagoniste del primo, e La Rivalsa. Poi ho scritto un quarto libro che non ho ancora pubblicato e, infine, il quinto romanzo Quello che non riesci a vedere, pubblicato da Porto Seguro Editore.
Cosa ti spinge a scrivere?
La prima cosa che mi viene in mente è “per condividere”! Scrivo perché mi rende libera e perché mi regala una gioia indescrivibile. Non potrei farne a meno. La cosa che amo di più è creare i miei personaggi, dare loro vita e innamorarmi di loro. La speranza è che li amino anche i lettori.
Hai un rituale particolare per la scrittura? Oppure un momento della giornata che prediligi per metterti al computer? O forse Annamaria Alboreo è una dei fedelissimi alla carta e penna?
Non ho rituali particolari, se non seguire il mio istinto e scrivere quando ne sento più il bisogno. Lavorando tutta settimana, scrivo principalmente nel weekend, ma senza orari preferiti. Utilizzo sempre il computer per la stesura dei miei romanzi, ma per buttare giù le idee “improvvise” utilizzo penna e quaderno.
Veniamo al tuo ultimo romanzo: come è nata l’idea di questa storia?
Questo mio ultimo romanzo nasce dall’idea di raccontare quello che si sente tutti i giorni al telegiornale e che molti hanno la sfortuna di vivere sulla propria pelle: il male che le persone sanno fare agli altri.
Molte volte la violenza è sotto i nostri occhi, senza che si riesca a vederla. Potrebbe capitare alla tua vicina di casa, a un membro della tua famiglia o a qualsiasi persona di tua conoscenza. Purtroppo, il più delle volte, rimane nascosto, ma c’è ed è proprio “quello che non riesci a vedere”. Spesso e volentieri ci si accorge troppo tardi di averlo avuto davanti agli occhi.
Nella recensione ho scritto che sei una ragazza solare, col sorriso come segno distintivo. Proprio per questo mi ha molto stupito il fatto di trovarmi a leggere un libro con un forte lato oscuro predominante. Cosa devo pensare?
Sicuramente che sono una scrittrice cui piace raccontare la verità, anche se dolorosa. I miei personaggi sono frutto della mia fantasia, ma compiono azioni vere che molta gente mette in atto davvero nella propria vita.
Sono sicuramente una persona solare e lo sarò sempre, ma i miei romanzi noir raccontano ciò che succede nel mondo, con un pizzico di fantasia.
Quando hai posato la prima pietra del romanzo, avevi già chiara in testa tutta la trama o si è sviluppata in divenire man mano che scrivevi pagina dopo pagina? Più in generale scrivi assecondando l’ispirazione oppure ti imponi di dover buttar giù almeno una pagina al giorno?
La trama era già nella mia mente, ma ho fatto molti cambiamenti scrivendo la storia. Mi faccio sempre trascinare dall’istinto, senza per forza rimanere fedele all’idea iniziale. Mi piace pensare che siano proprio i personaggi a tenere le redini della storia. Non mi impongo mai una “quantità”, scrivo davvero quando ne ho voglia e finché ne sento il bisogno.
A proposito di personaggi, come nascono i protagonisti dei libri di Annamaria Alboreo?
Non saprei sinceramente. Di solito penso prima alla storia e poi decido di conseguenza il carattere dei personaggi, il loro aspetto fisico e le loro passioni, abitudini ect. In questo caso uso il quaderno per prendere appunti sul loro “identikit”.
C’è sicuramente qualcosa di me in ognuno di loro, sia in negativo sia in positivo. Oppure c’è qualcosa, un riferimento o una caratteristica, delle persone a cui voglio bene.
Quanto tempo hai impiegato per scrivere questo ultimo romanzo?
In totale circa tre anni tra stesura, rilettura, correzioni e tutto il resto.
Un gran bel lavoro, anche in termini di energie. Che riscontri stai avendo da parte dei lettori?
Finora tutti ottimi ed è inutile dire quanto ne sia felice! È fantastico per me capire che alle persone è arrivato proprio il messaggio che volevo trasmettere. Condividere è per me la cosa più bella!
Ora ti stai godendo questo ultimo figlioccio o sei già alle prese con un nuovo testo? Che progetti ha Annamaria Alboreo per il futuro?
Scrivo sempre, anche se con ritmi diversi a seconda del periodo. Quindi, sì, ho già in mente il mio nuovo romanzo e lo sto scrivendo, godendomi allo stesso tempo la felicità di aver pubblicato Quello che non riesci a vedere. Ho in mente tanti progetti e più ne ho, più divento determinata!
Al Living Green Book Festival di Monza ti ho vista con un gruppo di autrici allo stand de La bussola degli artisti. Di che si tratta?
È un’iniziativa ideata dalla mia cara amica Marzia Astorino, un’autrice meravigliosa e persona speciale. La sua idea è quella di avvicinare vari settori dell’arte, per condividere, aiutarsi e migliorarsi. È davvero un modo di mettere insieme tanti artisti e professionisti, per farli lavorare insieme per raggiungere ognuno i propri obbiettivi.
Ad esempio, in questo blog un autore trova tutto l’aiuto che gli serve per poter scrivere, correggere e pubblicizzare il proprio libro. Ma ci sono tantissime cose belle in questa idea: quello che consiglio è di seguire Marzia sui social e di scoprire le opportunità che La Bussola degli artisti offre.
Prima di salutarci, essendo noi un blog di lettori, è d’obbligo la domanda sulle tue letture. Intanto ci preme sapere se Annamaria Alboreo è una buona lettrice. Cosa hai letto in vacanza?
Io leggo tantissimo! È uno dei piaceri più belli della vita per me! Il mio autore preferito è Jeffery Deaver, semplicemente meraviglioso. Adoro anche King e questa estate ho letto il suo Later. Poi ho letto anche Il gioco degli occhi di Sebastian Fitzek.
Consiglieresti ai nostri affezionati lettori un libro da leggere?
Un libro che amo tantissimo e che consiglio a tutti è Il conte di Montecristo.
Ringrazio dunque Annamaria Alboreo per la disponibilità e le auguro buona scrittura!
A te, invece, amico iCrewer, come sempre … buona lettura!