Caro iCrewer hai voglia di fare un passo indietro nel tempo con me tra i romanzi storici?
Non tanto… era il giugno 2017 o era 1821, erano entrambe le cose.
Scrivevo da poco recensioni per un altro blog, si perchè prima di libri. iCrewPlay.com c’è stato altro posto in cui mi dilettavo, ma questa è un’altra storia, quando mi viene proposto di leggere un libro che rientrava nel genere romanzi storici, L’Arabesco di Pitti Duchamp, ti riporto solo due righe di quella recensione:
Inizio questa recensione dicendovi che ero un po’ scettica quando ho deciso di leggere L’Arabesco; i motivi erano due: il primo che il genere romanzo storico l’ho sempre considerato un po’ noioso, il secondo che pensavo di dovermi addentrare troppo in particolari che non conoscevo. Questo come premessa, come conclusione…. lettura bellissima!!!!
Da qui è nata la mia passione per i romanzi storici, da questo libro arrivato un po’ per caso, oltretutto il secondo della serie D’amore e d’Italia: in seguito avrei poi recuperato anche La gran Dama che, voci di corridoio, dicono avrà presto nuova vita.
Ti chiederai perchè ti sto dicendo tutto questo, per farti riflettere sul fatto che a volte ci fossilizziamo sulle nostre idee e non diamo la possibilità al nuovo di nascere. Mai avrei detto che il genere storico sarebbe diventato il mio preferito e invece così è stato, un po’ grazie alla nostra cara Pitti, un po’ grazie alla moda per il genere regency che si è imposta negli ultimi tempi.
Vuoi sapere come si è sviluppata la serie D’amore e d’Italia incentrata sul rinascimento italiano, tra Cavour e Garibaldi, tra palazzi fiorentini e ville piemontesi? Come ti ho già detto c’era un libro precedente, La gran Dama, a cui ha fatto seguito L’Arabesco che ha dato inizio alla saga familiare che ha come capostipite il fascinoso marchese Raffaele della Spada e la modernissima moglie Contessina Alida Alabardi. A seguire, li ho letti e riletti tutti, Lupo di primavera, Il pugnale e la perla nera, se dovessi consigliartene uno ora la mia scelta cadrebbe su questo, e ha chiuso questa serie La fiamma del ghiaccio.
Libri corposi, che ti portano nel clima del risorgimento italiano, quel periodo che non abbiamo ben chiaro, di cui ricordiamo alcuni nomi perchè letti sui libri di scuola. Conoscere alcune particolarità di questi anni attraverso un romanzo storico che non vuole certo insegnarti ciò che nei tuoi anni di studio non hai appreso, ma che ti fa godere di alcuni aspetti da un altro punto di vista; cambiare punto di vista mi ha affascinato fin da subito e così il mio percorso attraverso questo genere letterario è continuato.
La varietà dei romanzi storici
I romanzi storici, naturalmente, inglobano una vastità di scritti. Il genere letterario viene infatti spesso suddiviso in base al periodo storico in cui rientrano i fatti narrati ed è così che troviamo romanzi di genere regency, molto in voga in questo periodo in cui con pizzi e merletti non abbiamo nulla a che fare.
Ebbene sì, caro iCrewer, mi sono imbattuta anche in questo periodo storico e, se lo desideri, ti posso consigliare di leggere La sposa inglese e L’amore e tutti gli altri rimedi di Anita Sessa. Se ami l’Inghilterra del periodo della reggenza non puoi perderti Giulia de Martin con Come la pioggia e la Scozia con le avventure della protagonista Freya.
Torniamo invece un attimo in Italia e in un altro periodo: tre ragazzi e le loro vite durante la resistenza te le racconta Liliana d’Angelo in La luce dell’alba, mentre se vuoi andare oltreoceano c’è ad attenderti il Capitano Peter Jones de La luce calda del tramonto di Vanna Costanzo.