Carissima Emma Altieri,
un’altra recensione per te, siamo ancora tra Bologna e Borgo Panigale, difficile spostarci da questi luoghi. Ogni volta una storia, una coppia, una famiglia diviene sempre più parte di un percorso che è diventato anche un po’ mio, sono sempre molto curiosa di vedere cosa succede ai bordi della pista della MotoGP.
In Smash a tenerci compagnia sono Aidan e Paige e abbiamo fatto un salto in dietro nel tempo, rispetto agli altri libri della Smartness series, ti sto parlando di Adrenalin, Restless e Mistake perchè siamo nel 2012.
Un romanzo, questo di Emma Altieri, che si legge in poco tempo, che ti conquista per la semplicità con cui è scritto e per la freschezza de personaggi che raccontano in modo alternato le vicende che riguardano loro stessi e i loro cari; il tutto si snoda in un lasso temporale di circa un anno dove gli imprevisti sono all’ordine del giorno.
Aidan, il mio scimmione come lo chiama Paige, è il personaggio che più ho amato per il modo in cui è descritto, per come ha reagito davanti alla durezza della vita e per le scelte che fa. Un ragazzo giovane che crede in ciò che si prefissa e che sfrutta a pieno le possibilità che gli vendono date, che ha il coraggio di provare e anche di sfidare il destino. Descritto bene anche dal punto di vista fisico oltre che psicologico cresce durante tutto il romanzo. La frase che riporto qui sotto penso possa riassumere l’essenza della sua crescita.
Per la prima volta mi sarebbe piaciuto conoscere qualcuno e tenerlo per me, accanto al mio cuore, non per andarci semplicemente a letto, ma per condividerci le giornate.
Paige non è l’altra faccia della medaglia perchè ha molte cose in comune con Aidan. In lei ritroviamo la volontà di andare avanti ma non la forza che ha lui, il desiderio di non soffrire più ma non il coraggio di cambiare. É il personaggio che fa un’evoluzione maggiore e faccio un applauso a Emma Altieri per come è stata capace di rendere la crescita di Paige in un contesto comunque leggero. Descritta molto bene dal punto di vista fisico, soprattutto quando sono gli occhi di Aidan a vederla, e caratteriale.
Una venere in shorts e camicia annodata in vita con chilometriche gambe mozzafiato, tacchi vertiginosi e una chioma bionda tutta boccoli, apparve nello specchio della porta dell’officina.
Coprotagonista indiscussa Jamie, allegra, simpatica e innamorata pazza del fratello. Una figura che in questo libro non ha molto spazio se non essere l’anello di congiunzione tra il passato e il presente di Aidan ma, chi la conosce per ever letto gli altri libri, già la ritrova negli atteggiamenti che ha qui.
Il libro è scritto in modo semplice, forse avrei fatto delle descrizioni ulteriori degli ambienti per focalizzare meglio il tutto. Capire fin da subito il clima della famiglia del protagonista a confronto con la vita di Paige è sicuramente un punto che avrebbe dato forza alle varie argomentazioni che fanno poi da contorno a tutta la trama.
Qualche errore di scrittura che un buon editing poteva rilevare.
Brava comunque, come sempre a Emma Altieri
Trovo che la sua scrittura tanto nei romanzi che ha scritto da sola quanto in quelli scritti a quattro mani con Catherine BC, sia molto scorrevole e leggere è veramente un piacere.
Che bello! Complimenti