“Come Spiriti Adolescenti” a cura di Pietro Ferrante
Caro iCrewer abbiamo letto i venticinque racconti che compongono l’antologia “Come Spiriti Adolescenti” curata da Pietro Ferrante e questa è la nostra recensione.
Vorrei iniziare con l’elemento di questa raccolta che mi ha condotta a dare cinque stelline; devi infatti sapere, caro iCrewer, che i proventi dell’opera andranno al finanziamento del progetto Drop House, la casa-ponte gestita dal Gruppo Abele per offrire sostegno alle donne in condizione di vulnerabilità. Un’azione a mio parere molto lodevole.
A seguire ecco le mie sensazioni, i vari racconti sono estremamente curati, non presentano errori di ortografia e si leggono con rapidità tutti sono accumulati dall’unico filo logico: “Cosa facevo io mentre il giovane cantante moriva il 5 aprile 1994?“, inoltre tutti i racconti sono ispirati da una canzone del celebre cantante dei Nirvana.
I tre che più mi sono piaciuti sono il primo “All in all is all we are” di Daniele Aristarco, ispirato da “Drain you”, che racconta di un bambino un po’ ribelle e a cui si incastra la testa tra delle grate di legno; “Atto unico per bambina e pappagallo” di Simona Baldelli, ispirato da “Polly” scritto come se fosse lo spartito di un’opera teatrale racconta di una bambina e di pappagallo e della loro voglia e paura della libertà e “About a girl” di Barbara Baraldi, ispirato da “About a girl”, un racconto noir ambientato in Emilia e scritto in un modo veramente esemplare.
Ma devo sottolineare che la mia scelta è stata molto difficile e sofferta considerata la natura sconvolgente di questi scritti, come ad esempio non posso non citare “La scatola a forma di cuore” di Piergiorgio Pulixi, ispirato da “Heart shaped box” in cui si mette in guardia le madri dal male che possono fare certe app virtuali, ma anche “Sapore di ciliegie” di Francesca Bertuzzi, ispirata da “In Bloom”, che descrive con un’eleganza senza pari una vicenda di cui non ti svelerò nulla o il racconto di Pietro Ferrante “Le Gabbie in cielo“, ispirato da “Dumb” in cui degli uomini sono chiusi in gabbie in cui non posso muoversi, parlare e nemmeno respirare più di quanto richiesto alla sopravvivenza.
Simpatico e in linea con “Scommessa a Memphis” è il racconto di Mirko Giacchetti, “Pollo Fritto” ispirato a “The man who sold the world”, in cui il lettore può vivere nuovamente le visioni di Kurt e sentire i suoi celebri discorsi con David Bowie.
Il mio invito è di leggere questi racconti senza pregiudizi, di lasciarsi trascinare dal loro carattere trasgressivo e a volte spiazzante, perché terminata la loro lettura lasciano quella piacevole sensazione di riflessione ed è come se qualcosa di ciò che si è appena letto avesse lasciato una traccia.
Pietro Ferrante
Cronista di Narcomafie e attivista del gruppo Abele, ONLUS fondata dal don Luigi Ciotti.
Gli altri autori che hanno scritto il loro racconto in questa antologia sono:
Daniele Aristarco, Simona Baldelli, Barbara Baraldi, Paolo Battaglino, Alessandro Berselli, Francesca Bertuzzi, Fabio Chiesa, Christian Di Furia, Emanuele Di Giacomo, Elisa Eliselle Guidelli, Antonio Lorenzo Falbo, Mirko Giacchetti, Fabio Greco, Giorgia Lepore, Gianluca Morozzi, Helen Esther Nevola, Daryoush Francesco Nikzad, Carmen Pellegrino, Piergiorgio Pulixi, Tersite Rossi, Carlos Solito, Elettra Stamboulis, Sergio Maria Teutonico.