Una passeggiata a Valsinni, lo splendido parco letterario dedicato a Isabella Morra
Meta del nostro viaggio, questa volta, è il Parco Letterario Isabella Morra a Valsinni, lo splendido borgo medioevale situato nei pressi di Matera e immerso nel Parco Nazionale del Pollino.
Valsinni, o antica Favale, come ho accennato, è un piccolo borgo medioevale, bagnato dal fiume Sinni, sospeso tra il mare e il Monte Coppolo, situato alle spalle del castello che, dall’alto, guarda l’immensa valle che si immerge nel Parco Nazionale del Pollino tra Basilicata e Calabria. L’antico borgo si concentra intorno al rovine del maniero, edificato nei primi anni dopo il 1000 su una fortificazione longobarda già esistente. Sovrastato dal monte Coppolo, il paese, conserva le mura dell’antica Lagaria, fondata secondo la leggenda da Epeo, costruttore del cavallo di Troia e le zone circostanti sono rese molto suggestive dalla presenza della Chiesa Madre, Santa Maria Assunta, e dalle “gafie” tipiche viuzze antiche che, poste sotto le case, collegano le stesse tra di loro. Visto dal basso sembra proprio che il piccolo borgo faccia da custode al Castello stesso, dimora della poetessa Isabella Morra, giovane nobildonna vissutaci nel XVI secolo e teatro della sua tragica morte.
LA STORIA DELLA GIOVANE ISABELLA
La storia racconta che nella primavera del 1516 nacquero a Favale, (attuale Valsinni), due gemelli, Isabella e Scipione, figli di Gian Michele Morra, barone di Valsinni, già padre di altri cinque figli. Costretto dalle alterne vicende politiche, a rimediare in Francia, il barone abbandona Isabella portando con se il gemello Scipione, il più sensibile dei suoi figli. Abbandonata dalla madre, sempre chiusa nelle sue stanze e osteggiata dai suoi stessi fratelli, Isabella cresce sola e infelice, trovando conforto nella lettura dei classici e scrivendo poesie. Colpito dal suo isolamento, Torquato, un prete amico di famiglia, spinge la giovane ad iniziare l’amicizia epistolare con Diego Sandoval De Castro, un poeta spagnolo, barone di Cosenza e già sposato, per procura, con Antonia Caracciolo, nobildonna napoletana, amica di Isabella. La frequente corrispondenza tra i due giovani, favorita dal maestro di letteratura, non sfuggì alle maldicenze e all’attenzione dei fratelli, Fabio, Desio e Cesare, dediti alle scorribande e nemici acerrimi del poeta spagnolo. Dopo aver ucciso il maestro per alto tradimento, i fratelli Morra vendicarono l’onore, uccidendo nel 1545 la giovane Isabella, ormai reclusa nel castello, e successivamente il cavaliere spagnolo, attirandolo in un imboscata.
ECCO CH’ UN’ALTRA VOLTA, O VALLE INFERNA
O FIUME ALPESTRE, O RUINATI SASSI
O SPIRITI IGNUDI DI VIRTUDE E CASSI
UDRETE IL PIANTO E LA MIA DOGLIA ETERNA.
La tragica sorte della giovane poetessa, di appena 25 anni spostò, all’epoca, l’attenzione dei critici letterari dalle sue opere, a loro dire, troppo legati ai fatti della sua vita. Un’importanza, tuttavia, rivalutata nei quattro secoli successivi e riportata alla luce dallo scrittore filosofo abruzzese Benedetto Croce, attirato dalla storia di Isabella e del cavaliere spagnolo, per i quali scrisse il Saggio “Storia di Isabella Morra e Diego Sandoval De Castro”. Grazie a lui il mondo letterario ha potuto riscoprire le opere di Isabella di Morra, definendola “una delle voci più originali della lirica del ‘500 italiano”. Nei dieci sonetti e le tre canzoni che vanno a comporre il Canzoniere, si comprende tutta l’infelicità e il desiderio d’amore della giovane ma anche la sua voglia di riscatto, di libertà e di ribellione ad una mentalità che, all’epoca, voleva le donne soggiogate al volere dell’uomo, poichè ritenute meno intelligenti.
La continua amarezza, ma anche l’amore nel descrivere i luoghi della sua prigionia, sempre presente nelle rime delle sue poesie, ha poi spinto la comunità lucana a creare un parco a lei dedicato, visitato ogni anno da innumerevoli visitatori e animato da numerosi eventi rievocativi.
Per ricordare la giovane poetessa, il parco letterario propone un “percorso sentimentale” che si snoda per le vie del borgo fino al Castello Morra, per arrivare alla parte più alta del monte, dove Isabella era solita salire. Inoltre, durante le serate estive, i viaggiatori sono accompagnati per le vie del borgo da menestrelli e cantastorie, che mettono in scena le tragiche vicende della poetessa e apprezzare incontri di lettura dei versi delle sue poesie con autori e artisti.
Per gli amanti delle escursioni, al centro del parco, sui piani del Pollino (2.248 metri), si possono ammirare le cinque vette di cui, la più alta, la Serra Dolcedorme, supera il Pollino raggiungendo i 2.267 metri e costituiscono “il giardino degli dei”. I prati e le rocce circostanti fanno da cornice a splendidi esemplari di pino loricato, un’albero straordinario perfettamente in sintonia con l’atmosfera selvatica e misteriosa dell’intero Pollino, mentre, poco distante sorge il Santuario della Madonna del Pollino, luogo di devozione dell’intera valle.
Visitare il parco letterario dedicato ad Isabella Morra è, senza dubbio, un’esperienza che spinge “fuori dal tempo” e nonostante tutto evochi la sua tragica sorte, si respira un atmosfera dai toni altamente poetici ma soprattutto magici. Lo stesso Benedetto Croce, all’epoca del ritrovamento delle opere, cercò, invano, di trovare il corpo della povera fanciulla ma senza riuscirci ed è, forse, per questo motivo che, nelle notti scure, è facile scorgere, sulla parte più alta del castello, una figura bianca di donna ferma sui bastioni ad aspettare…
Che meraviglia… se organizzate qualche gita, verrei volentieri amici
Sono contenta che ti abbia incuriosito… Sono posti stupendi e affascinanti…. Ma soprattutto poetici…. Continua a seguirci. La prossima settimana scopriremo un altro parco bellissimo… Grazie per il tuo pensiero è a presto!!!!!
Salve, complimenti per l’articolo. Mi fa piacere segnalare un nuovo libro dedicato a Isabella Morra, pubblicato nella collana per ragazzi dai 10 anni in su della casa editrice Les Flâneurs edizioni.
http://www.corrierepl.it/2018/12/09/stelle-controvento-di-marianna-carrara-e-maria-pia-latorre/
Ti ringrazio.. Sono felice ti sia piaciuto… È davvero una parco molto interessante, farò tesoro dei tuoi suggerimenti.. Continua a seguirci… E buona lettura… ?