Caro lettore, stai cercando un giallo che ti appassioni? In libreria puoi trovare Viola. Il destino di un amore di Lucio Gatto, edito da Youcanprint.
La trama di Viola. Il destino di un amore
Leggiamo insieme la trama del nuovo romanzo di Lucio Gatto.
Una donna dolcemente complicata al centro di una vicenda di colpi di scena e suspense. Sono questi gli ingredienti principali del nuovo romanzo di Lucio Gatto, “Viola. Il destino di un amore” appena pubblicato da Youcanprint.
Le caratteristiche del libro
Lucio Gatto torna in libreria con un giallo avvincente e appassionato che tiene il lettore incollato al libro per oltre 150 pagine. Il merito di ciò è da ravvisarsi in almeno tre elementi.
In primo luogo, nella costruzione dei personaggi. Dove si riflette la capacità di osservazione e di penetrazione psicologica dell’autore. Lucio Gatto crea una galleria molto varia di tipi umani, dai tratti fisici, caratteri e morali così ben suscitare nel lettore un’impressione di familiarità con le proprie cerchie di amicizia e definizioni professionali. Contribuisce a rafforzare quell’impressione anche l’attenta ricostruzione dei microcosmi e dei contest sociali e di lavoro nei quali i vari personaggi si muovono con grande naturalezza e disinvoltura. Su tutti grandeggia la figura di Viola, intorno alla quale ruotano le vicende del romanzo.
Viola è una giovane ricercatrice di Chimica, forte e fragile allo stesso tempo. Tanto forte e determinata nell’affrontare le sfide professionali e nel farsi largo in un ambiente molto competitivo, quanto fragile e quasi indifesa sul piano sentimentale, con un passato costellato di incertezze, slanci passionali, errori, innamorati e delusioni. Una personalità complessa, la sua, che non manca di affascinare il lettore e catturarne subito le simpatie. L’autentico protagonista del romanzo, tuttavia, è il Destino imprevedibile, che come un burattinaio capriccioso o un deus ex machina di altri tempi, lega, intreccia e scioglie i fili invisibili che muovono le vite di Viola e degli altri personaggi, in modi e forme spinte al limite dell’inverosimile.
Una personalità complessa, la sua, che non manca di affascinare il lettore e catturarne subito le simpatie. L’autentico protagonista del romanzo, tuttavia, è il Destino imprevedibile, che come un burattinaio capriccioso o un deus ex machina di altri tempi, lega, intreccia e scioglie i fili invisibili che muovono le vite di Viola e degli altri personaggi, in modi e forme spinte al limite dell’inverosimile. Una personalità complessa, la sua, che non manca di affascinare il lettore e catturarne subito le simpatie. L’autentico protagonista del romanzo, tuttavia, è il Destino imprevedibile, che come un burattinaio capriccioso o un deus ex machina di altri tempi, lega, intreccia e scioglie i fili invisibili che muovono le vite di Viola e degli altri personaggi, in modi e forme spinte al limite dell’inverosimile.
In secondo luogo, nell’articolata e intricata trama che si snoda lungo un arco cronologico di oltre vent’anni, spaziando tra Milano, La Spezia, Barcellona, Trieste e la California. La trama mescola sapientemente gli elementi tipici del thriller (alcuni attentati scambiati all’inizio per una catena di incidenti, le indagini degli inquirenti e la cattura del colpevole che non chiarisce, però, alcuni aspetti della vicenda) con gli ingredienti propri del romanzo sentimentale ( l’innamoramento di Viola, il tradimento, la vendetta del marito tradito che le porta via la figlia, la vita di lei accanto al compagno, il riconoscimento o agni finale) e di formazione (la principali crescita nuovo e l’evoluzione dei personaggi verso una nuova consapevolezza di sé e della vita).
Terzo, nella sapiente tecnica narrativa adottata dall’autore. Lo scrittore lucchese comincia dalla fine, con una scena che precede di poco l’aristotelica “catastrofe”, cioè la fase risolutiva del dramma, per poi tornare indietro al passato e lasciare che premesse e antefatti, trame principali e (in apparenza) secondarie, domande e interrogativi si accumulino insoluti e si sedimentino nella mente del lettore. Nello scioglimento finale, anche l’ultima tessera del puzzle sarà collocata al suo posto, rivelando così il disegno sorprendente complessivo del romanzo.
L’autore si distingue anche per uno stile descrittivo, chiaro e preciso, con cui riesce a ricreare l’atmosfera di un determinato ambiente ea restituire in maniera incisiva dialoghi, interagire, soliloqui, stati d’animo ed emozioni vari personaggi. Tra le pieghe della vicenda, inoltre, si insinuano interessanti e inquietanti spunti di riflessione sul valore della genitorialità, sulle relazioni con gli altri, sulla forza del destino e sui fantasmi di un passato che ritorna e con cui prima o poi bisognerà fare i conti.
Biografia di Lucio Gatto
Lucio Gatto (pseudonimo di Luciano Giovannetti) è nato a Lucca nel 1951 dove vive. Laureato in Lettere Moderne all’Università di Pisa, dopo aver viaggiato a lungo e in largo per l’Europa, è tornato nella sua città natia dove ha insegnato lettere negli istituti superiori per trentacinque anni. Dopo l’esordio con Omicidi nella città delle Mura (2005), ha pubblicato L’enigma del Volto Santo (2012), L’alba del giorno dopo (2019) e, di recente, La pergamena scomparsa e Il mistero della Cattedrale (2021).