In occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, che si è celebrata il 21 novembre, puoi trovare, in tutte le librerie fisiche e digitali il nuovo libro di Cristina Converso intitolato Testimoni silenziosi. Storie di alberi monumentali, pubblicato da Buendia Books. La dottoressa con delicatezza, competenza e incanto ci accompagna nel suo racconto alla scoperta di otto alberi monumentali del Piemonte, uno per ogni provincia.
Vediamo insieme la trama del libro!
Testimoni silenziosi. Storie di alberi monumentali
Dalla quercia di Avolasca al salice di Dormelletto, dal faggio di Rocchetta Tanaro all’agrifoglio di Pollone: Cristina Converso, scrittrice dalla penna delicata ed evocativa, ha scelto otto esemplari arborei speciali, rendendoli protagonisti di racconti altrettanto unici, all’interno di una cornice di grande forza letteraria.
Il risultato è un’opera armonica, un viaggio di formazione alla scoperta del legame sacro tra l’uomo e la natura, la più alta forma di spiritualità. In alcuni racconti infatti, potrai trovare aspetti culturali e antropologici dell’area alpina particolari.
Le popolazioni walser, i petroglifi della Valle di Susa, l’esoterismo del faggio centenario, tutti esempi di come un luogo abbia ispirato “storie” tutte da raccontare. Sono anni che giro intorno all’argomento, già in parte proposto nell’Uomo della radura, dove il frassino di Moncenisio è il vero protagonista della scena che interseca gli altri personaggi.
Nei miei percorsi in auto e a piedi ho incontrato molte persone sensibili al tema, ma anche, purtroppo, tante atrocità vegetali. Occorre divulgare la conoscenza e sensibilizzare: al fondo del libro, come in tutti gli altri, ricorrono accenni tecnici e normativi, in questo compare anche una scheda con cui la Regione Piemonte invita i cittadini a comunicare scoperte, eventuali segnalazioni.
Ecco la trama!
Quando Adriano arriva nelle valli di Lanzo, trova ad attenderlo la vecchia casa di famiglia e un tiglio secolare.
In quel ritorno, scopre ben più della polvere e dei ricordi d’infanzia: il taccuino di suo nonno Gilberto. Osservazioni naturalistiche, resoconti di scalate, appunti, ma anche storie e disegni, in cui ricorre il misterioso acronimo A.M.
In questa cornice in cui un nipote curioso e sensibile e un nonno partigiano si ritrovano tra le pagine, tra segreti di famiglia, addii e nuovi inizi, l’autrice incastona otto racconti dedicati ad altrettanti alberi monumentali del Piemonte, uno per ogni provincia.
A partire da fatti e luoghi reali, intrecciando fantasia e ricerca, un viaggio alla scoperta di presenze arboree come navi cariche di simbologia, di trame, di vite e delle molteplici relazioni tra l’animo umano e la ritualità legata alla natura: un affascinante e delicato incontro tra antropologia e letteratura.
Conosciamo l’autrice Cristina Converso
Cristina Converso è nata a Torino, dove lavora presso Arpa Piemonte. Vive in valle di Susa, ama ogni centimetro di quella e di tutte le altre valli. Dottore forestale, ha collaborato alla pubblicazione di rapporti scientifico divulgativi su temi ambientali. Dal 2020 è “Ambasciatrice del clima” per Plant for the Planet e collabora con l’organizzazione in qualità di blogger e formatrice sul sito in lingua italiana.
Dedica il tempo libero a esplorare, leggere e scrivere; ha pubblicato alcune raccolte che trattano con delicatezza il rapporto natura-umanità e i temi ambientali. Uno dei suoi racconti è stato pubblicato in lingua araba nella rivista Al-ArabyAl-Jadeed.
Con Buendia Books ha già pubblicato il racconto L’uomo della radura (2019) e il romanzo La foresta fossile (2020), finalista al concorso nazionale Green book 2022.
La Giornata Nazionale degli Alberi o Festa dell’Albero
La poetessa Lucy Larcom diceva che chi pianta un albero, pianta una speranza: la speranza di creare una nuova vita, di rigenerare la terra, di donare ossigeno al nostro Pianeta con l’obiettivo di rispettare la nostra casa che sta affrontando e affronterà problemi ed emergenze ambientali sempre nuove e ormai su scala globale.
Per continuare a non dimenticare l’importanza di questi esseri vegetali e creare una sana coscienza ecologica, soprattutto nei riguardi delle nuove generazioni, dal 2011, con la Legge n.10 del Ministero dell’Ambiente, la Giornata Nazionale degli Alberi viene celebrata ogni 21 novembre con l’intento di promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero e la vivibilità degli insediamenti urbani.
Accanto alle iniziative per la Giornata Nazionale degli Alberi si svolgono anche quelle per la Festa dell’Albero, un’iniziativa promossa da Legambiente dal 2008 e che ha radici che affondano nelle antiche tradizioni della nostra cultura. Sappiamo quanto gli alberi siano indispensabili per le loro capacità: consentono di assorbire l’anidride carbonica e rilasciare ossigeno, prevenire il dissesto idrogeologico e proteggere la biodiversità.
E noi cosa possiamo fare per rispettare l’ambiente e celebrare gli alberi? Piantando un semino, mettendo a dimora una piantina o un alberello, adottando un albero a distanza o regalandolo. Un piccolo, grande gesto di generosità.