Buongiorno iCrewer! Come procede la tua settimana? Se ti serve qualcosa che ti risollevi il morale e sei un appassiotato del fantasy, allora gioisci! Dalla penna di Amy A. Bartol e pubbliacato proprio ieri dalla casa editrice Armenia, arriva I Secondogeniti – Che la ribellione abbia inizio!
Si tratta di un romanzo che rientra nella categoria del fantasy distopico, ossia una storia il cui mondo è assoggettato a un qualche tipo di totalitarismo, sia esso politico, religioso, tecnologico o di altri generi (nello stile di Hunger Games o Divergent, per capirci).
Mi pare giusto anche farti uno spoiler microscopico: non è un libro auto-conlcusivo, quanto – per il momento – il primo di una trilogia, già uscita in lingua inglese: Secondborn (2017); Traitor Born (2018); Rebel Born (2019).
I primogeniti governano la società.
I secondogeniti sono proprietà del governo.
I terzogeniti non sono neanche tollerati.
Ma qualcosa sta per cambiare…
Che la ribellione abbia inizio!
I Secondogeniti – Che la ribellione abbia inizio!
Nel Giorno della Transizione, il secondo figlio di ogni famiglia viene preso dal governo e costretto alla servitù. Il diciottesimo compleanno di Roselle St. Sismode arriva con la consapevolezza di due realtà: la prima è che diventerà un soldato per il braccio militare della Repubblica durante la più sanguinosa ribellione della storia; la seconda è che sua madre, primogenita di una famiglia d’elite, è felice di vederla andare via. Sin dalla sua prima infanzia, l’educazione privilegiata di Roselle le ha fatto guadagnare il risentimento dei suoi coetanei secondogeniti.
Ora la sua decisione di risparmiare un nemico sul campo di battaglia la segna come traditrice dello stato. Ma Roselle trova un alleato – e altro – nel coscritto secondogenito Hawthorne Trugrave. Mentre le conseguenze delle sue azioni si propagano in tutta la Repubblica, Roselle potrà finalmente decidere il suo destino? O il fato avrà la precedenza su tutto ciò per cui combatte, persino sull’amore?
Un estratto
Ora, giusto per stuzzicare un po’ la tua curiosità, ti lascio un piccolo estratto, proprio le prime righe dell’opera di Amy A. Bartol.
È insieme un’agonia e un sollievo guardare la mia vita che finisce. Non sto morendo, per quanto mi dolga il cuore come se fosse proprio così. Il sangue mi scandisce un ritmo come di tamburi nelle vene e le tempie mi pulsano mentre mia madre sale sul podio.
I riflettori che risplendono su di noi consumano la penombra dei momenti che precedono l’alba. Indugiando come un esperto direttore davanti alla sua orchestra, mia madre attende che gli applausi si spengano: è un politico di grande talento, e si mostra serena davanti alla folla assiepata nel cortile mentre fissa le telecamere che ha davanti, ben consapevole dell’effetto che il suo stoicismo avrà sui cittadini radunati sotto la grande balconata del Palazzo della Spada. Il loro cuore si spezza per lei, per il suo sacrificio di madre.
Quelli sono i suoi sostenitori, scelti con cura perché fossero lì a essere testimoni della storia.
Dicono del romanzo
Un abile intreccio di intrighi, romanticismo e tensione: sono questi gli elementi fondanti del nuovo romanzo di Amy A. Bartol, autrice statunitense pluripremiata per le sue serie avvincenti, che hanno sempre incontrato il favore del pubblico. Con I Secondogeniti la sua scrittura travolgente arriva anche in Italia e ci porta a scoprire un eccitante romanzo distopico, che ha come protagonista un’eroina impetuosa e temeraria. Siete pronti a conoscerla e a seguirne le imprese?

Amy A. Bartol
Pluripremiata scrittrice americana, Amy A. Bartol si è laureata all’Hillsdale College e ora vive in Michigan con la famiglia. Oltre a I Secondogeniti, pubblicato con la casa editrice Armenia, è autrice di serie come The Premonition e The Kricket, oltre che al racconto The divided.