Caro iCrewer, eccomi qui a segnalarti l’uscita del nuovo libro di Agata Bazzi, Ci protegge la luna, edito da Mondadori. Dopo il successo di La luce è là, Agata Bazzi scrive una storia incantata che fa di un villaggio siciliano una piccola Macondo, con le sue magie, con i suoi eroi, con i suoi sogni.
Ci protegge la luna di Agata Bazzi: la trama
Tra la fine della Prima guerra mondiale e gli anni settanta del Novecento, la storia di Rosa, dolce guaritrice di anime e corpi, e quella di suo figlio Beniamino, ispirato dalla propria diversità a lottare per un mondo più giusto.
“Non era nemmeno un paese, solo casupole…” Sembra che la Storia neppure ci arrivi lì, in mezzo alle campagne, alle pietre, al sole che brucia. E invece arriva. Sono gli anni che seguono il primo conflitto mondiale: siamo in Sicilia, a tre ore di carro da Palermo, ma la città è una presenza lontana.
Ci sono le lotte dei braccianti, c’è una nuova consapevolezza che sembra albeggiare, e insieme c’è la magia di una vita arcaica che resiste intatta. Splende più forte quando Caterina dà alla luce Rosa, una bambina che rivela progressivamente una sensibilità acutissima, una prensilità di sensazioni che dal mondo della natura arriva con scioltezza all’anima degli umani. E uomini e donne la cercano per ricevere conforto, per lenire dolori, per capirsi.
Alla morte della madre c’è vorrebbe chiudere “la piccola strega” in un convento di clausura, ma in realtà la Chiesa riconosce la sua bontà, la sua naturale attitudine ad aiutare gli altri, senza mai chiedere danaro in cambio. Rosa porta in sé una luce che fa innamorare Rosario. I due ragazzi si sposano. Arriva una nuova guerra, cade il fascismo. Il villaggio di Rosa, per quanto piccolo, racchiude tutte le contraddizioni di un mondo che fatica a trasformarsi.
La famiglia nobile del paese esercita potere e attrazione. La figlia della contessa, Eleonora, coetanea di Rosa, passa le estati nel palazzetto di campagna. Inquieta e capricciosa sposa Enrico, un giovane laureato costretto a insegnare alle scuole elementari. Intanto Rosa diventa madre – di Mimmo, Ignazio e Beniamino. E come in una sorta di magica circolarità, il piccolo Beniamino rivela, come lei, una sensibilità particolare: è delicato, dolce, lo chiamano femminella, e, per quanto protetto dai fratelli e dall’amico Pietro, è esposto al dileggio.
Quando la diversità si fa consapevole e Beniamino cerca, da omosessuale, l’amore degli uomini, la vita si complica e persino Rosa fatica ad accettarlo. Ma la magia della vita è più forte: Beniamino vuole trasformare la realtà, uscire dal mondo arcaico in cui sua madre ha parlato con i morti per dare sollievo ai vivi. Ora è più forte quello che Marx chiamava “il sogno di una cosa”, la prospettiva di una società nuova. E tuttavia anche lui è pronto, morta Rosa, a cercarla al di là della cortina che divide il presente dall’eterno.
Biografia di Agata Bazzi
Agata Bazzi è nata a Palermo nel 1956 e ama definirsi “un architetto pubblico”. Ha vissuto a lungo a Milano. Tornata a Palermo si è dedicata alla sua città come tecnico ed è stata, per alcuni anni, assessore al territorio. Continua a lavorare nella pubblica amministrazione. Nel 2019 ha pubblicato il suo primo romanzo, La luce è là (Mondadori).