Mark Zuckerberg compie gli anni, per l’esattezza oggi sono trentacinque candeline per il fondatore dell’impero Facebook.
Nato a White Plains, una cittadina dello Stato di New York , classe 1984, Zuckerberg è senza dubbio uno degli uomini più ricchi e più influenti di tutto il pianeta. Con la sua visionaria idea di creare un social network per mettere in contatto le persone, ha letteralmente scalato ogni classifica mondiale sia in termini di popolarità che in quelli economici. E chissà cosa potrà riservargli il futuro, data la sua giovane età.
Oggi, celebrando il suo compleanno, cogliamo l’occasione per parlare della sua biografia, del suo incredibile spirito creativo e di Facebook. In particolare di come Facebook ha cambiato le nostre abitudini.
MARK ZUCKERBERG: LA BIOGRAFIA
Come detto, Mark Zuckerberg festeggia oggi il suo trentacinquesimo compleanno, ma per risalire all’inizio della sua incredibile storia e fortuna dobbiamo aprire le porte di una stanza di Harvard, quando quasi ventenne, il genio creò, aiutato da alcuni compagni universitari, un Social Network in grado di mettere in correlazione tutti gli studenti dell’università. Una applicazione alla lettera del termine rete.
Presto, questo prodromo di Facebook, ottene l’ampio consenso da parte di tutti i ragazzi e il progetto si allargò ad altre Università, fino a diventare, nel 2007, il portale che tutti, e sottolineo tutti, oggi nel mondo conosciamo.
Il successo lo travolse, già nel 2012, Facebook vantava un miliardo di iscritti, e presto Zuckerberg divenne uno dei più popolari informatici del mondo.
Secondo Forbes, la famosissima rivista di economia statunitense, stando ai dati del 2019, Zuckerberg è il quinto uomo più ricco del mondo. Chapeu.
Grande appassionato di letteratura greca, di Virgilio e Omero, negli anni di università si distinse presto come programmatore, dapprima creando un piccolo programmino che consentiva agli studenti di creare dei gruppi di studio in base agli interessi e ai corsi frequentati, poi, per gioco, almeno così molti sostengono, creò Facemash, prendendo spunto dai libri in cui erano inserite tutte le fotografie degli studenti corso per corso.
Con questo social, l’idea era quella di dar la possibilità a tutti gli studenti di votare la studentessa più carina o lo studente più figo, in modo da poterne poi stilare una classifica, o più semplicemente di dare a tutti la possibilità di sapere cose sui ragazzi del campus.
Il successo e lo sviluppo di questo gioco… lo conosciamo tutti, e fondamentalmente, ogni volta che mettiamo un like a un post o a una foto, stiamo sempre facendo riferimento all’idea iniziale.
MARK ZUCKERBERG: CHE LIBRO LEGGERE?
Nel 2012, è uscita una interessante biografia, arrivando al nostro tanto caro collegamento con i libri, scritta da David Kirkpatrick, uno dei massimi esperti di tecnologia e innovazione statunitensi. Il libro si intitola Facebook. La storia. Mark Zuckenberg e la sfida di una nuova generazione ed è uscito il Italia edito da Hoepli.
Partendo dalla storia dell’appena diciannovenne fondatore, l’autore fa una analisi a trecentosessanta gradi dell’universo Facebook. I primi anni, la trasformazione in azienda, il problema della privacy, i problemi legali, il trasferimento a Palo Alto in California, fino ad arrivare di cercare di trovare una spiegazione alla domanda del secolo: come ha fatto Zuckerberg a inventarsi una cosa così mostruosa?
Non solo mostruosa per genialità e innovazione, ma anche per il modo in cui ha cambiato la vita sociale di tutti.
LE MIE CONSIDERAZIONI
Io dico sempre di ritenermi fortunato: sono uno che data l’età, è riuscito ad essere abbastanza grande anche prima dell’avvento del social network, e quindi, forse, sono uno di quelli che è ancora in grado di gestire la vita virtuale dividendola da quella reale. Certo è che nei rapporti interpersonali, Facebook è arrivato come una manna dal cielo.
Se per conoscere una ragazza, rimanendo fedele all’idea che ha fatto scattare la scintilla a Zuckerberg, alla fine degli anni novanta, dovevi ingegnarti in evoluzioni e trovate da vero e proprio intrattenitore, con l’arrivo del social ecco che era tutto più semplice e tutto a portata di mano. Ci sarebbe poi, ovviamente, da discutere su quale sia stato il beneficio rispetto agli aspetti negativi che molti ci hanno da subito trovato, ma questa potrebbe diventare una disquisizione senza fine.
Disquisizione che potrebbe virare anche sul tema della letteratura. In questa quarantena, sono stati molti gli spunti di lettura e le iniziative letterarie che si sono via via avvicendate sul social, spesso così di alto livello da farci riflettere se mai internet, o meglio questi nuovi luoghi virtuali di aggregazione, potranno un giorno sostituire la tradizionale lettura di un libro, sempre che non l’abbiano già fatto.
Tema ben trattato in questo articolo della collega Alessandra. Anzi, rimanendo in tema di redazione e di colleghi, permettimi di invitarti ad andare a mettere il tuo mi piace alla nostra pagina.
Fatto sta che i numeri degli utenti registrati a Facebook danno ragione al suo creatore e, senza prenderci troppo in giro, è una prassi quotidiana per ognuno di noi, scorrere la bacheca in cerca di notizie interessanti o ancor più di vizi e vezzi di quelli che chiamiamo “amici su Facebook” .
Io in questo senso, mi sono posto una regola, che però non sempre sono riuscito a seguire rigidamente: per accettare una amicizia on-line, deve prima esserci, in qualche modo, un rapporto nella realtà. Anche solo un incrocio casuale che porta poi allo scambio dei contatti, ma al 99% nessuna amicizia con sconosciuti.
Tu, invece come ti comporti, caro iCrewer?
MARK ZUCKERBERG: IL FILM
Concludendo questo articolo che celebra il compleanno di Mark Zuckerberg, non posso esimermi dal consigliarti di guardare il film The Social Network, un capolavoro datato 2010 diretto da David Fincher, uno dei miei registi preferiti.
Senza andare a rubare il lavoro ai colleghi di cinema.iCrewplay, mi sento vivamente di consigliarti la visione di questo lungometraggio che, come il libro che ti ho segnalato, ripercorre tutta la storia della genesi di Facebook.
Si dice, o meglio, gli esperti di cinema dicono che quando un film è di alto livello, ovvero quando siamo al cospetto di grandi registi, già nei primi dieci minuti si lascia intendere, velandolo finemente, il messaggio e il significato del film.
Beh, caro iCrewer, ti invito a guardare la prima scena di questo film e poi a riflettere su cosa ti viene in mente.
Con un piccolo sforzo ci si può arrivare e sarà una incredibile rivelazione.