Ludovica San Guedoro, chi è…
Ammetto e confesso di non conoscere affatto Ludovica San Guedoro, nè le sue pubblicazioni nè tanto meno la casa editrice per cui scrive, la Felix Krull Editore: meno male che la rete fornisce informazioni su tutto o quasi, devo dire che ho scoperto una scrittrice interessante, sia per le sue esperienze di vita che per quanto scrive. Te la racconto un po’… E giudica tu se ho torto o ragione.
Ludovica San Guedoro nasce a Napoli da genitori siciliani. Fra Napoli e Roma frequenta le scuole e ragazza, si inoltra nel mondo politico partecipando come simpatizzante dell’estrema sinistra ai moti studenteschi e al nascente Movimento Femminista. Altri tempi che conosco bene anch’io: in quel periodo la politica era un modo per entrare a far parte della vita attiva, un modo per sentirsi parte integrante della società.
Frequenta la facoltà di Filosofia alla Sapienza di Roma ma interrompe gli studi per dare voce alla sue esigenze letterarie, evidentemente la scrittura la coinvolge più della conoscenza dell’agire umano. L’approfondimento della letteratura tedesca fu un mezzo per incontrare l’amore: si sposa giovanissima lasciando tutti stupiti e interdetti. Si trasferisce nelle campagne toscane, tra Siena e Firenze: sette anni bucolici, sette anni di creazione e di artigianati vari, tra cui l’apicoltura, di veglie con i vecchi, di giochi coi bimbi dei contadini… E di inutili tentativi con le case editrici.
Nel frattempo pubblica in proprio un giallo letterario, Incitazione a delinquere, ma lo scarso interesse che l’editoria italiana mostra per la sua opera, la spinge a lasciare l’Italia per la Germania.
Appena toccato il suolo tedesco, racconta Lodovica San Guedoro, tre case editrici chiesero l’opzione per il sunnominato romanzo. Mi decisi per la più prestigiosa, la Luchterhand, che era fornita di un netto profilo letterario. Ma, a traduzione fatta, questa fu improvvisamente venduta, e dovetti correre ai ripari offrendo il libro alla Nymphenburger, di taglio più commerciale. All’edizione hard cover seguì la pubblicazione a puntate sulla Westfaelische Rundschau e l’edizione tascabile nella Ullstein. Seguì, sempre nella Nymphenburger, una raccolta di racconti, l’edizione tascabile degli stessi, e seguitò il silenzio delle case editrici italiane…
Trasferitasi in seguito a Vienna, vive per un lungo periodo tra la capitale austriaca e Monaco: la vena letteraria di Lodovica San Guedoro, si estende anche all’arte teatrale e alla collaborazione con giornali e riviste letterarie. Una vena inesauribile la spinge a scrivere numerosi romanzi che, dopo l’incontro con un garbato e colto signore tedesco che le confida di avere da tempo giocato col pensiero di fondare una piccola casa editrice controcorrente, la Felix Krull Editore, appunto, vengono pubblicati esclusivamente presso la stessa.
Le ultime due fatiche letterarie di Lodovica San Guedoro, pubblicate entrambe con la Felix Krull Editore, sono i libri che ti segnalo oggi: Le inenarrabili tribolazioni della poesia in tempi di barbarie, in libreria dal 30 Giugno 2020 e S’io fossi foco che sarà disponibile in libreria a breve.
Le inenarrabili tribolazioni della poesia in tempi di barbarie di Lodovica San Guedoro
Ero reduce dall’Italia e avevo alle spalle una miriade di incontri, innumerevoli e indicibili sforzi andati a vuoto, mucchi di fatiche disonorate e di speranze tradite, ingegnosi piani buttati serenamente a gambe all’aria da inaffidabili contraenti, ed ero esausta, insofferente d’ogni minima opposizione, d’ogni ostacolo e disagio, di tutte le delusioni che le cose o le persone inevitabilmente mi avrebbero ancora riservato. Ogni inezia mi appariva come una montagna insormontabile.
Avevo semplicemente il midollo prosciugato per il troppo sperare e disperare, per il troppo dare e nulla, in cambio, ricevere. La maledizione mi perseguitava fin nei sogni, tormentosi e inestricabili, nei quali cercavo continuamente qualcosa che avevo smarrito. Meno male che c’è un diario a documentare tutto questo, punto per punto, sennò oggi non saprei cos’ho fatto veramente in quel lontano anno della mia vita e penserei magari di averlo trascorso ad accarezzarmi il ventre sotto le palme di una spiaggia esotica.
Un racconto, un libro, nel quale chiunque abbia avuto esperienze in campo letterario si può trovare e rispecchiare che mette alla luce un mondo settario ed elitario dove, spesso, il merito e la bravura sono dettagli superficiali e il successo arriva solo per “speciali conoscenze”. Non voglio fare polemiche però conosco e ho esperienza s eppur indiretta, di quanto Lodovica San Guedoro denuncia.
Tra l’altro la nostra autrice non deve godere di particolari benevole attenzioni presso i critici, quelli con la K maiuscola come mi piace dire, dal momento che per varie volte è stata segnalata al Premio Strega ma non è mai stata inserita tra i finalisti. E vabbè, a volte parlare fuori dai denti è controproducente…
S’io fossi foco, Lodovica San Guedoro
Dell’altra prospettata pubblicazione di Lodovica San Guedoro, S’io fossi foco, posso dirti soltanto che avremo notizie in seguito. La casa Editrice Felix Krull Editore vuole lasciare i suoi lettori con la curiosità di saperne di più e quindi prossimamente conosceremo l’argomento del libro e la data della sua uscita.
Il titolo intanto è tutto un programma: S’io fossi foco rimanda al famoso sonetto di un poeta del Dolce Stil Novo Siciliano, tale Cecco Angiolieri, una cosina da niente, converrai. Ironia a parte, posso ipotizzare che se la nostra Lodovica San Guedoro conferma la grinta che si evince dal poco che ho letto su di lei, il fuoco che aspira ad essere potrebbe dilagare in incendio.
Mi piace concludere riportando una risposta di Lodovica San Guedoro ad una domanda sull’importanza della lettura:
Rivolgendosi alle nuove generazioni: perché è importante leggere?
Perché salva dall’abbrutimento e ci rende liberi.
E non è necessario aggiungere altro.
Raccomando il video “S’io fossi foco” di Lodovica San Guedoro sul canale di Felix Krull Editore!