Ciao iCrewer! Sai, si parla spesso della lista dei libri da leggere, quel mostro quasi mitologico che, invece di accorciarsi, si allunga ad ogni opera che spuntiamo. È la lista dei libri già letti? Di quella cosa si dice?
Per me, è quasi un piacere riuscire a raggiungere un titolo all’ammontare delle letture completate – soprattutto quando un romanzo mi ha fatto impazzire. Inoltre, stillare questa lista è il modo perfetto per vedere quanti libri abbiamo letto durante l’anno, o per avere una panoramica veloce dei generi che più ci hanno attirato. Per non parlare di quanto risulta comoda nel momento in cui i nostri amici ci chiedono consiglio e noi decidiamo di spulciare la nostra lista dei libri già letti in cerca di ispirazione.
Tu la usi? Le modalità possono essere le più disparate e fantasiose, basta lasciare la mente libera di esprimersi! Ti va di dare insieme un’occhiata a qualche idea?
Lista dei libri già letti: siti web
Molti sono i siti web che offrono la possibilità di creare scaffali in cui salvare sia le letture che ci piacerebbe affrontare, sia quelle che ci siamo già lasciati alle spalle. Biblioteche, siti di e-commerce, le opzioni sono varie.
In particolare, io mi fido e affido a Goodreads. Perché proprio questo, ti chiederai. Beh, come stavamo dicendo, una volta fatto l’account, è possibile creare tutte le cartelle che vogliamo. Interessante è il fatto che, man mano che salviamo titoli, il sito ci mostra altri libri simili che potrebbero piacerci.
Senza contare che, se l’opera fa parte di una serie, il link alla pagina di quest’ultima è ben visibile! Una manna dal cielo, se come me ami il Fantasy, che per una regola non scritta pare viaggiare in trio, quartetto e chi più ne ha più ne metta.
Si può, anche, immergersi nei diversi generi letterari e dare uno sguardo a ciò che gli altri utenti consigliano. Si può trovare di tutto, dallo Steampunk al Romance, passando per il Thriller, il Chick-lit e il Romanzo storico. Non ti dico quanti sono i volumi di cui sono venuta a conoscenza in questo modo!
Rimanendo nell’ambito della lista dei libri già letti, a inizio anno (o quando vuoi, davvero) Goodreads lancia la Reading challenge. Di cosa si tratta? Di una sfida con te stesso, praticamente: inserisci il numero di libri che vorresti leggere entro il termine dell’anno solare e tenti di farcela. Passando le opere dallo scaffale “in lettura” a quello “letto”, il sistema tiene conto dei romanzi che chiudiamo e mettiamo da parte per poi, a dicembre, presentare “il tuo anno in libri”.
Ecco, questo è un aspetto davvero fantastico e divertente, secondo me. Vengono indicate curiosità come il numero totale dei libri, il numero delle pagine lette, il volume più lungo, quello più corto, il più letto e conosciuto, il meno noto. Un riassunto allegro e colorato di tutto ciò che abbiamo sfogliato.
Lista dei libri già letti: formato digitale
E che dire delle liste in formato digitale? Comodo è usare l’applicazione delle note sul cellulare: sempre a portata di mano, sempre – o quasi – con noi, pronta in ogni momento ad accogliere un nuovo titolo.
Oppure i fogli di testo più classici, sul computer, in cui è facile incasellare titoli e autori. Nel mio foglio digitale, per esempio, catalogo tutto in ordine alfabetico per scrittore, con indicato il posizionamento del volume all’interno della serie (se non è autoconclusivo), ed evidenziando in diversi colori, a seconda del proprietario del volume (io, la biblioteca, o qualche amico).
Un lato positivo? La numerazione è automatica.
Lista dei libri già letti: formato cartaceo
E poi c’è il caro, vecchio taccuino con le annotazioni a penna. Credo che sia quello da cui siamo partiti in molti: un blocco da disegno, un quaderno, dei fogli spaiati che non aspettavano altro che venire ricoperti dal nostro inchiostro, man mano che la nostra lista dei libri già letti prendeva il volo.
Alla fine, si può quasi dire che il formato cartaceo è quello a cui torniamo quando la tecnologia fallisce (solo a me puntualmente si cancellano i file o si rompe il computer in modo inaspettato? Per favore, dimmi di no), quando abbiamo bisogno di qualcosa di più personale. Quando non ci basta che il titolo di un libro che abbiamo amato sia una frase sullo schermo, ma vogliamo che ci siano colori, pensieri, che la calligrafia stessa ci racconti qualcosa dell’esperienza che l’opera ha portato con sé.
Le idee, allora, sono moltissime. Da elenchi che diventano veri e propri cataloghi con recensione (io annoto anche informazioni come la nazionalità dell’autore, il titolo originale quando si tratta di traduzioni, l’anno di uscita), a piccole opere d’arte.
Così i libri che abbiamo letto non spariscono nel dimenticatoio, ma rimangano vicino a noi, sempre pronti a farsi ritrovare e rileggere.