“Ti viene data solo una piccola scintilla di follia. Non devi perderla…”
Non credo che nessuno più di lui avesse il diritto di scrivere questo pensiero. Robin Wiliams non era un uomo qualunque, non perchè fosse migliore degli altri o si vantasse di esserlo, era semplicemente se stesso, nella vita, sul palcoscenico, dietro una macchina da presa e capace, nonostante le sofferenze e i dolori provati, le illusioni e le profonde delusioni, di regalare con il suo sguardo da cappellaio matto, emozioni indescrivibili.
Come tutti i veri comici, l’attore inglese nascondeva un male di vivere difficile da gestire in un mondo in cui la finzione scenica di uno schermo, povero di sentimenti e saturo di un’ opportunismo dilagante, spesso diventava il paravento dietro cui annullare il talento puro, emarginandolo a ruoli tesi a non gratificarne il valore.
Dave Itzkoff, nel suo libro dedicato all’attore americano [amazon_textlink asin=’880466441X’ text=’Storia di una vita’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’b5880a4e-9e1a-11e8-8c2d-cd9fe8cfc5c2′], racconta di un uomo fin da piccolo, solitario e riservato, con la mania dei soldatini, capace di lasciare successivamente l’università e di iscriversi all’ Accademia d’Arte Drammatica a New York, facendosi subito conoscere per il suo talento innato.
Sono passati molti anni, ma ricordo che aspettavo ansiosa di vedere il buffo Mork, l’extraterrestre innamorato di Mindy e il suo Nano-Nano, ma non solo, unica l’ interpretazione della simpaticissima governante Mrs Doubtfire o il Dj di Good Morning Vietnam, di Will Hunting, lo psicologo di Un genio ribelle che gli varrà l’ oscar nel ’94, e ancora Patch Adams, il dolcissimo dottore con la pallina rossa al naso… convinto che “ridere fosse la medicina migliore per guarire da tutti i mali“.
E poi…
Capitano… oh mio capitano …
. “Noi”leggiamo e scriviamo poesie perchè è carino e perchè siamo membri della razza umana e la razza umana è piena di passione. Medicina, Legge, Ingegneria, sono nobili professioni, utili al nostro sostentamento. Ma la poesia, il romanticismo, la bellezza, l’ amore… sono queste le cose che ci tengono in vita…”
Parole difficili da dimenticare cosi come l’ indimenticabile Professor Keating dell’ Attimo Fuggente, carismatico e fuori dagli schemi, capace di coinvolgere, una classe intera, con il suo amore per la letteratura, una pellicola discussa e ricordata per bellezza d’ immagini e di dialoghi, ma soprattutto per l’immortale interpretazione che nessuno più di lui avrebbe potuto portare sullo schermo.
Fuori dalla macchina da presa che lo rese famoso ma anche molto vulnerabile, il mondo privato di Robin, generoso e molto altruista, è stato segnato anche da forti contraddizioni e momenti difficili. Ai divorzi dalle donne da cui avrà tre figli, si aggiungono sintomi di una malattia degenerativa, gli stati depressivi sempre più incalzanti, dettati dalla sua mania ossessiva di piacere a tutti e la paura di non meritare il successo, poichè non all’ altezza della situazione.
“Una volta pensavo che la cosa più brutta che ti potesse capitare nella vita era di rimanere solo… ma non è cosi. La cosa peggiore che ti può capitare nella vita è di finire accanto a qualcuno che ti fa sentire solo“… confidava in un intervista…
Gli ultimi anni di vita dell’ attore non saranno anni facili, il cinema lo mette un pò da parte, alcuni affermano che nell’ultima pellicola, uscita nel 2013 dal titolo “L’ uomo più arrabbiato di Brooklyn”, Williams citasse la propria morte, anticipandola in una conversazione con il protagonista, quasi ad annunciare che tutto, prima o poi sarebbe finito. Se ne andrà l’11 Luglio del 2014, in punta di piedi, schivo e riservato, ma lasciando tutti con il cuore gonfio di tristezza.
Mi va di ricordarlo cosi, pensando allo sguardo del Professor Keating, triste ma amorevole, nell’ultima scena del suo Attimo Fuggente, con i suoi alunni, in piedi sui banchi, che recitano i suoi versi prima di vederlo andar via…
“Carpe. carpe diem. Cogliete l’ attimo ragazzi. Rendete straordinaria la vostra vita!! E ricordate… sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù…”
Grazie di tutto Robin….
Bellissimo Dony, mi hai commosso ?
Grazie tesoro…… L ho scritto, davvero, con il cuore…. Stimavo moltissimo Williams… ?