In questo nuovo romanzo dal titolo “stuzzicante, stimolante, interessante” pubblicato in questi giorni:
Nel territorio del diavolo
l’autore Antonio Monda ricostruisce la storia di una delle figure politiche più discusse degli ultimi cinquant’anni – Lee Atwater e George Bush padre –
“Alexander Sarris ha trent’anni, origini greche e lavora in politica. Più precisamente è l’assistente di Lee Atwater, lo spin doctor più temuto d’America. È il 1988 e tutti gli Stati Uniti sono convinti che il prossimo presidente sarà un altro uomo politico di origini greche, Michael Dukakis. Nessuno pensa che lo sfidante, il texano George Bush, possa davvero sconfiggerlo. Finché non entra in scena Lee Atwater, con una campagna elettorale volta a screditare Dukakis, a colpi di insinuazioni, colpi bassi, di quelle che oggi si chiamerebbero “fake news”. Bush recupera in pochi mesi un distacco di diciassette punti di percentuale e vince le elezioni.”
E’ un territorio che conosce bene perché vive a New York ed insegna alla New York University.
Una città dai mille volti, che accoglie ogni etnia, ogni religione, ogni idea, il tutto rimpastato, restituendo così in forma nuova tanto da non sembrare più Lei, la Grande Mela.
Con questo nuovo romanzo, lo scrittore rende omaggio a Flannery O’Connor, grande scrittrice statunitense (in parte dimenticato) che ha scritto: “l’attenzione principale di chi vuole scrivere bene deve essere quella di far credere al lettore che la storia si svolga attorno a lui”
I suoi romanzi sono una continua esplorazione letteraria degli Stati Uniti e di New York, in cui mescola personaggi inventati e reali.
Ha pubblicato La magnifica illusione (Fazi 2003), The Hidden God (MoMA 2004), Tu credi? (Fazi 2006), Assoluzione (Mondadori 2008), L’America non esiste (Mondadori 2012) e I film della nostra vita (Mondadori, 2013). Altri suoi romanzi sono: La casa sulla roccia (Mondadori 2014), Ota Benga (Mondadori 2015), Io sono il fuoco (Mondadori 2018)