Il viaggio della vita è fatto di lunghi tratti noiosi, un passo dopo l’altro, giorno dopo giorno, senza che succeda niente di sconvolgente, ma la memoria si forma con gli eventi imprevisti che segnano il percorso. Sono questi che vale la pena narrare.
Questo passo è tratto da Violeta, ultima opera di Isabel Allende, regina della narrativa mondiale che oggi compie 80 anni. Un compleanno che merita di essere festeggiato ripercorrendo i suoi romanzi che la rendono una delle scrittrici di maggior successo.
Le donne di Isabel Allende
Donne dell’anima mia, la penultima creazione di Isabel Allende, è sicuramente un manifesto di femminismo e un inno alla bellezza della figura femminile, alla sua parità ancora oggi da conquistare. La scrittrice cerca di dare il suo contributo alla lotta contro la violenza sulle donne, risultato di quella cultura del patriarcato che ha vissuto in prima persona.
L’autrice racconta attraverso le pagine di questo libro la storia di sua madre e parla del femminismo sviluppatosi in lei già nella primissima infanzia (“non esagero quando dico che sono femminista sin dai tempi dell’asilo”).
Isabel Allende nel suo romanzo afferma di non aver bisogno di inventare le protagoniste dei suoi libri, donne forti, decise: ne è sempre stata circondata. Queste sono donne che sono sopravvissute alla morte, subiscono perdite incredibili e nonostante tutto vanno avanti nel loro percorso di vita. Anzi, fanno qualcosa in più, si rialzano, con dignità e coraggio e lo fanno senza rancore ma sempre con amore e gioia.
I romanzi di Isabel Allende tra storia familiare e libertà
I romanzi di Isabel sono le voci di una donna che arrivata a compiere 80 anni non smette di credere nella libertà, nell’uguaglianza, e decide di scegliere la strada più complicata senza alcun compromesso. Il Cile, terra natìa, la sua storia familiare e la figura della donna sono le tre impronte che la scrittrice lascia in ogni romanzo ( dalla dolce Clara de La casa degli spiriti, alla battagliera Inés dell’anima mia, alla Irene di D’amore e ombra).
Isabel Allende celebra la figura femminile, che non lotta per dominare l’uomo, ma combatte per affermare il suo essere, la sua indipendenza, la forza e la determinazione anche nella sua fragilità. L’arma che utilizza è l’amore in tutte le sue sfaccettature. La scrittrice cilena non ha mai smesso di credere nella vita nonostante le sofferenze, a partire dalla morte della figlia Paula, deceduta giovanissima. Da questo dolore della perdita nasce nel 1996 la Fondazione Isabel Allende, una missione che investe nel potere dell’universo femminile e garantisce l’indipendenza economica e la libertà dalla violenza.
Curiosità e segreti della scrittrice
Vediamo quali sono alcune curiosità e aneddoti di una delle scrittrice sudamericane più famose al mondo.
- Il sogno di Isabel sarebbe stato quello di diventare una ballerina.
- La scrittrice ha raccontato che l’idea per il libro La casa degli spiriti le venne in mente quando l’8 gennaio del 1981 ricevette la notizia che suo nonno stava morendo. La scrittrice iniziò quindi a scrivergli una lettera d’addio che con il tempo si trasformò nel romanzo citato prima. “Lui era un grande raccontastorie, morì senza mai ricevere la lettera, ma io continuai a scrivere in cucina ogni notte dopo il lavoro, e in un anno mi ritrovai con 500 pagine di qualcosa che non era più una lettera. E’ diventato il romanzo La casa degli spiriti”. Pare che adesso, per scaramanzia, Isabel cominci a scrivere ogni libro nella data dell’8 gennaio come portafortuna.
- Ogni giorno Isabel scrive una lettera a sua madre e ha rivelato di conservarne ogni oltre 40 casse piene. “Ogni 12 mesi lei mi restituisce le lettere che le ho inviato. Le ho giurato che non pubblicherò nulla e ci siamo ripromesse di distruggerle quando una delle due morirà, ma non penso che lo farò”.
- Il suo piatto preferito è il riso al latte, un dolce tipico cileno.
- Allende ha raccontato che l’ispirazione per il suo romanzo Afrodita, le sarebbe venuto dopo aver sognato di mangiare una tortilla contenente l’attore Antonio Banderas.