L’amore per un cane dona grande forza all’uomo, citazione da Seneca che già migliaia di anni fa affermava una sacrosanta verità.
Oggi tutto il mondo festeggia quello che è da sempre considerato il migliore amico dell’uomo e per celebrarlo, ripercorreremo la storia di questa amicizia e l’importanza del cane per la biodiversità del pianeta Terra. Ma prima andiamo a curiosare su come è nata la Giornata Mondiale del cane!
Come nasce la Giornata Mondiale del cane
Nel 2004 l’americana Colleen Paige decide di promuovere una giornata dedicata ai cani negli Stati Uniti e sceglie come data il 26 agosto, data in cui la sua famiglia aveva adottato il primo cane, quando lei aveva solo 10 anni. Decenni dopo, il 26 agosto continua ad essere la Giornata Mondiale del cane ed è ricordata per festeggiare questo splendido animale.
La ricorrenza è importante per continuare a sensibilizzare il pubblico sul tema dell’abbandono, su quanti cani vengono ancora abbandonati ogni anno e su tutti quelli che devono essere salvati e adottati.
Il legame speciale tra uomo e cane dal Paleolitico
L’amicizia tra l’uomo e il cane è di lunga data, iniziata forse addirittura 15mila anni fa, nell’era Paleolitica. A rivelarlo è uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dall’Università di Cambridge, che hanno analizzato il DNA di alcuni cani per risalire alla storia e alla natura del legame tra questi due esseri viventi.
I cani sono gli animali domestici più antichi. Comprendere la storia e l’evoluzione dei nostri amici a quattro zampe significa pertanto anche capire qualcosa in più sulla nostra storia, ha dichiarato Anders Bergstrom dell’Università di Cambridge.
I cani probabilmente si sono evoluti da una popolazione di lupi che si è auto-addomesticata, smettendo di cacciare e iniziando a mangiare gli avanzi dei cacciatori-raccoglitori del Paleolitico. Tuttavia, il momento esatto e la posizione geografica in cui è iniziata la stirpe canina rimangono sconosciuti, a causa della scarsità di cani paleolitici nel record archeologico.
Il cane è un alleato nella biodiversità
In un mondo in cui le risorse naturali e animali sono sempre più in pericolo e a rischio sopravvivenza, per continuare a salvaguardare e proteggere la biodiversità, ci sono anche loro, i cani da guardiania. Questi esemplari, selezionati dell’uomo da millenni per difendere il bestiame, sono uno dei metodi più efficaci per ridurre i danni derivanti dalla predazione, in particolare dei lupi.
Questi cani, coraggiosi e pieni di senso di protezione, sono indispensabili per la difesa delle attività pastorali tradizionali e per la conservazione dei grandi carnivori. Il WWF sostiene da sempre la loro diffusione come tecnica di prevenzione, per favorire anche la convivenza tra lupi, orsi e allevatori. Nel 2020, il WWF ha deciso di dare un aiuto concreto al Progetto Pasturs sulle Alpi. Pasturs mostra che è possibile creare un circolo virtuoso per ridurre il rischio di estinzione di specie protette.
Il cane da salvataggio
Il cane è un prezioso alleato nel salvare vite umane, lo sappiamo da sempre e lo abbiamo visto in azione innumerevoli volte. I cani salvano le vite in varie situazioni di emergenza e pericolo e in diversi territori: mari, laghi, fiumi, montagne. Quelli da soccorso in acqua nascono grazie a una coppia di volontari uomo-cane che diventa operativa nel 1988. Entrano infatti in azione durante quell’anno Ferruccio Pilenga e il suo amico a quattro zampe Mas. Proprio Pilenga è stato il fondatore della Scuola Italiana Cani Salvataggio (SICS), la più grande istituzione nazionale che si impegna a preparare cani e conduttori.
I cani da salvataggio per la montagna, anche chiamati cani da valanga, iniziano ad essere addestrati intorno agli anni trenta. Ferdinand Schmutz infatti fu ispirato da un salvataggio sulle Alpi svizzere effettuato da un cane nel 1938 il cui nome era Barry e ha deciso di ampliare l’uso dei cani nelle operazioni di soccorso. Se possiedi un cane e vuoi che diventi un cane da salvataggio puoi rivolgerti alla Scuola Italiana Cani Salvataggio, che ha sedi in tutta Italia.
Un libro da non perdere: quando un cane ti cambia la vita
Nella Giornata Mondiale del cane un libro che ho deciso di consigliarti e che leggerai tutto d’un fiato è Ci pensa George di Colin Campbell, edito da Piemme. Un cane ti cambia la vita, e può salvarla dalla spirale della tristezza e della depressione per tornare a sorridere, di nuovo. Ecco un estratto e la trama!
George è il cane che mi ha cambiato la vita. Quando avevo toccato il fondo, è arrivato a offrirmi conforto. Lo avevano abbandonato e io l’ho salvato, ma, come accade, in realtà è stato lui a salvare me.
Precipitato in una spirale di solitudine e tristezza dopo l’abbandono della moglie, Colin decide di adottare un cane traumatizzato quanto lui: un terranova di oltre sessanta chili che nessuno vuole. La convivenza con George, così lo chiama, non si rivela facile e il passato di entrambi fa sentire il suo peso. Ma quando Colin si trasferisce da Toronto a Los Angeles per un nuovo lavoro, tutto cambia: sulla spiaggia George svela la sua natura socievole e diventa una celebrità. La felicità non si fa trovare facilmente, ma se la cerchi con un amico al fianco, ti godi anche il viaggio.