Il mio primo approccio con i Queen è stato nel 1992, a tredici anni, quando Freddie Mercury era già scomparso e quando la chitarra spagnoleggiante di Innuendo è entrata per la prima volta nelle mie orecchie.
Ho un vago ricordo di quel giorno: sono sicuro che ero a casa di mia nonna e che mio zio stava ascoltando quel pezzo a tutto volume. Mio cugino, intanto, anche lui entusiasta, reggeva nelle mani la musicassetta originale di quell’album straordinario.
Fu una vera e propria folgorazione. Tredici anni è l’età in cui si forma il gusto musicale, l’età in cui si prende coscienza della strada che guiderà tutti gli ascolti che si faranno in futuro. Anche se i gusti cambieranno, anche se ci si aprirà a nuove sperimentazioni e nuove sonorità è in quel periodo che si gettano le fondamenta.
«Freddie Mercury? Mai sentito nominare» ho detto quel giorno.
«Dai, quello che è morto di AIDS, la malattia che uccide chi fa l’amore senza il profilattico» (la semplicità di un discorso tra tredicenni)
«Ah sì, quello della canzone di Jovanotti. “Freddie Mercury che voce anche lui finito male…”. Quella che parla anche di Magic Johnson». (la canzone in questione è Sai qual’è il problema e fa parte dell’album Lorenzo 1992)
Pensieri, voglia di capire, voglia di scoprire, voglia di ascoltare.
Così poi sono arrivate We are the champions e Radio Ga Ga, e il gioco era bello che fatto.
In quel salotto, su quel divano di mia nonna, poi, negli anni a venire, ho passato interi pomeriggi a guardare e riguardare le VHS di Greatest Hits 2 e del Live at Wembley ’86. Un giorno una e un giorno l’altra.
Con mio nonno che si lamentava perché chissà quale noioso programma avrebbe voluto guardare e mia nonna che invece era tremendamente attratta dal carisma, dalla voce e dalla bellezza del leader dei Queen: “inscì un bell om, va che bruta fin che l’ha fa”, diceva quotidianamente rigorosamente nel nostro dialetto brianzolo (era così un bell’uomo, va che brutta fine che ha fatto, povero).
Ero solo un ragazzino, ancora lontanissimo dalla maggiore età, ma sicuramente i Queen, e senza dubbio Freddie Mercury, sono stati una costante del mio crescere e del mio diventare grande.
Ancora oggi, che forse raramente scelgo di ascoltare spontaneamente una loro canzone, ogni volta che la radio o una playlist intona un loro pezzo mi fermo. Ascolto. Canto. Godo. E torno con la mente a quel ragazzino che ero e che poi è cresciuto a suon di Tie your mother down, In the laps of the gods e Liar, per citarne solo tre delle mie tantissime preferite.
E quindi anche in questo sciagurato 2020, anche a ventinove anni di distanza da quel maledetto 24 novembre del 1991, voglio dire che mi manchi Freddy.
Ci manchi.
Freddie Mercury: un consiglio di lettura
Dopo questo racconto personale, dopo aver condiviso con te alcuni ricordi legati alla mia grande passione per questo unico e inimitabile artista, non mi resta che provare a consigliarti una lettura.
Lo scorso ottobre, sempre qui su libri.iCrewplay, ti avevamo segnalato l’uscita de I miei anni con Freddie Mercury, scritto da Jim Hutton, l’amante e grande amore del cantante.
Questa settimana invece, per onorare al meglio il ricordo e la celebrazione dell’anniversario della scomparsa, voglio chiedere consiglio a una cara amica che è la persona più fans dei Queen e dello zio Freddy che conosco.
Le ho chiesto, con un bel vocale su whatsapp, quale libro inerente all’universo della band inglese consiglierebbe a un ipotetico lettore, e lei non ha avuto dubbi a riguardo:
Queen in 3-D. L’edizione illustrata con stereoscopio, un vero libro per collezionisti. Scritto interamente da Brian May, il grande e storico chitarrista della band.
Si tratta di un volume ricco di immagini tridimensionali che si possono guardare con lo stereoscopio: foto scattate dallo stesso Brian May durante tutti gli anni della incredibile carriera del gruppo. Documenti per la prima volta raccolti e condivisi con i fans attraverso questo libro.
Un documento intimo, quindi, interamente costruito e scritto da uno dei membri fondatori dei Queen.
Il libro è uscito per la prima volta nel 2017 ed è poi stato aggiornato con una nuova edizione contenente anche le immagini del film Bohemian Rhapsody nel 2018.
Film che sicuramente tutti abbiamo visto e amato tantissimo.
E allora