Oggi 8 marzo, come sai, è la Festa della Donna, e ho deciso di rendere omaggio alla figura femminile attraverso una delle opere letterarie eccelse di Tolstoj: Anna Karenina. Un romanzo che, sebbene pubblicato nel 1877, appare sempre più moderno e attuale per i temi trattati e i sentimenti e l’incorruttibile fascino che emerge pagina dopo pagina.
Addentriamoci meglio nel romanzo e soprattutto nel personaggio di Anna!
In occasione della Festa della Donna: Anna Karenina di Tolstoj
Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.
Questa è la premessa del romanzo Anna Karenina, una verità cruda che lo scrittore imprime da subito per sottolineare che l’infelicità è vissuta diversamente e per cause differenti in ogni nucleo familiare e l’amore inevitabilmente crea non solo felicità ma sofferenza e malinconia.
Se non hai ancora avuto modo di leggere questo classico della letteratura russa, ti consiglio di farlo vivamente, anche se magari non è il tipo di lettura che preferisci, in quanto Karenina, definita prima da Dostoevskij e poi successivamente da Nabokov è un’opera d’arte di pura perfezione, niente della letteratura europea può esserle paragonato, un capolavoro assoluto della letteratura del XIX secolo.
Ma come nasce Anna come personaggio e da cosa ha tratto ispirazione Tolstoj? Vediamo prima la sinossi del romanzo!
La sinossi di Anna Karenina
“Qual è il vero peccato di Anna, quello che non si può perdonare e che la fa consegnare alla vendetta divina? È la sua prorompente vitalità, che cogliamo in lei fin dal primo momento, da quando è appena scesa dal treno di Pietroburgo, il suo bisogno d’amore, che è anche inevitabilmente repressa sensualità; è questo il suo vero, imperdonabile peccato.
Una scoperta allusione alla sotterranea presenza nel suo inconscio della propria colpevolezza è il sogno, minaccioso come un incubo che ritorna spesso nel sonno o nelle veglie angosciose, del vecchio contadino che rovista in un sacco borbottando, con l’erre moscia, certe sconnesse parole in francese: Il faut le battre le fer, le broyer, le pétrir […].
Il ferro che il vecchio contadino vuole battere, frantumare, lavorare, cioè distruggere, è la stessa vitalità, il desiderio sessuale, l’amore colpevole e scandaloso di Anna; e così essa lo sente e lo intende come la colpa che la condanna. Ed è l’immagine minacciosa di quel brutale contadino, conservatasi indelebilmente nella sua memoria, che le riappare davanti e la terrorizza alla vista di quell’altro vecchio contadino, un qualsiasi frenatore, che passa sul marciapiede sotto il suo finestrino curvandosi a controllare qualcosa; ed è quel vecchio a farle improvvisamente comprendere cosa deve fare: distruggere quella vitalità, e cioè distruggere se stessa per espiare la sua colpa.” (Dalla Postfazione di Gianlorenzo Pacini)
Una donna forte e moderna
Tolstoj aveva affermato che l’idea del personaggio di Anna era nata dopo aver immaginato un nudo gomito femminile di un elegante braccio aristocratico e di aver tratto ispirazione da I racconti di Belkin dello scrittore e poeta russo Aleksandr Sergeevič Puškin.
Ma perché Anna è un personaggio così amato dal pubblico di lettori e lettrici? Anna Karenina, sebbene sia un’aristocratica, entra nel cuore del popolo in quanto è determinata, forte e coraggiosa. Attenzione, non stiamo parlando di una wonder woman, ma di una donna che eccelle sia in negativo che in positivo, mostrandosi appieno nelle sue fragilità e nelle sue paure.
Anna vuole innamorarsi, si butta a capofitto in quell’amore per il conte Vronskij e decide di affrontare tutte le conseguenze negative che ne conseguono: lascia il marito Karenin, un funzionario di stato freddo e insensibile, che non ha mai amato e abbandona il figlio in nome dell’amore per quel brillante ufficiale.
Ella si rivela nel corso della storia estranea rispetto alla società aristocratica in cui vive e inizialmente combatte con i suoi desideri per cercare di reprimerli; tuttavia l’amore spezza la catena di repressione interiore della donna che sfida in un certo senso il mondo e porta avanti con autodeterminazione quel rapporto passionale nonostante tutte le critiche e il disprezzo altrui.
Quando si rende conto di possedere un potere enorme dentro di sé è disposta a pagare un prezzo altissimo per cercare di raggiungere la felicità insieme al suo uomo.
In questo romanzo Tolstoj è riuscito a farci sentire tutte le vibrazioni e le note dell’amore in tutte le sue sfaccettature – da quelle lievi a quelle più intense e dure – emozionandoci.
Capì che, non solo ella gli era vicina, ma che ora non sapeva più dove finiva lei e cominciava lui.