Amico iCrewer, come diceva una vecchia canzone degli anni ’80: l’estate sta finendo! E allora che consolazione migliore potrebbe esserci se non la lettura di un buon romanzo? Oggi, con questo breve articolo, ti segnalo due libri usciti per 66thand2nd, che potrebbero rappresentare la lettura ideale per la ripresa delle normali abitudini che compongono la routine quotidiana.
A dire il vero, ti starai dicendo, anche all’inizio dell’estate avevo detto che iniziava la stagione migliore per leggere – qui l’articolo sulle letture da spiaggia – e in effetti è proprio così. Ciò significa che per noi appassionati di libri, il momento buono per sfogliare le pagine e per immergerci nelle storie coincide con tutti i 365 giorni dell’anno! Vero?
In libreria: due nuovi libri targati 66thand2nd editore
Per essere onesti, devo dire che non si tratta di due vere e proprie novità, infatti questi due libri pubblicati da 66thand2nd editore sono già sugli scaffali di tutte le librerie da un mese abbondante il primo e da inizio stagione il secondo.
Il primo titolo che ti segnalo, dunque, è Le stazioni della luna di Ubah Cristina Ali Farah, poetessa e scrittrice che è nata a Verona e che è cresciuta a Mogadiscio, essendo di padre somalo. In Somalia ha vissuto fino al 1991, ovvero fino allo scoppio della guerra civile. È stata poi anche in Ungheria e ora vive in Belgio.
Ebla è cresciuta nell’entroterra somalo, in un mondo nomade governato dai capricci delle stagioni. L’anziano padre, astronomo e divinatore tradizionale, le ha insegnato l’arte interdetta alle donne di leggere le stelle, i pianeti e i segni del cielo.
Per sfuggire a un matrimonio combinato, si ritroverà nella Mogadiscio degli anni Trenta, complice il camionista poeta Gacaliye. Con lui avrà due figli, Kaahiye e Sagal.
La vicenda di Ebla si intreccia con quella di Clara, sua figlia di latte, nata da genitori italiani residenti in Somalia. Costretta, appena adolescente, a lasciare il paese con la madre e il fratello Enrico dopo lo scoppio della Seconda guerra mondiale, Clara farà ritorno nella città natale solo all’inizio degli anni Cinquanta, agli esordi dell’Amministrazione fiduciaria italiana.
Ma sono tempi tumultuosi: il legame con Ebla, l’amore per Kaahiye, l’amicizia con l’esuberante Mirella la spingeranno a prendere posizione a favore del popolo somalo nella lotta per la libertà.
In questo romanzo Ali Farah dà vita a una serie di personaggi destinati ad accompagnare a lungo i lettori e fa luce su un periodo poco conosciuto della storia dell’Italia e sui suoi rapporti con l’ex colonia.
Sullo sfondo una Mogadiscio bellissima e assolata, con i suoi tramonti repentini e l’aria umida impregnata di sale, i bar affollati, i vicoli stretti dove si spande avvolgente l’odore di aloe e cardamomo.
Ubah Cristina Ali Farah ha già pubblicato due romanzi: Madre piccola e Il comandante del fiume uscito nel 2014 per 66thand2nd.
La seconda proposta di lettura, targata 66thand2nd editore, è il libro di Claudia Rankine uscito nel mese di giugno con la traduzione di Isabella Ferretti: Non lasciarmi sola. Una lirica americana.
Scritto negli anni del secondo mandato di George W. Bush, Non lasciarmi sola è la «lirica americana» che ha preceduto il pluripremiato Citizen.
Raccontare l’America di oggi significa confrontarsi con i temi fondamentali del mondo contemporaneo, le tensioni razziali post-Undici settembre, la percezione della guerra al terrorismo, la costante presenza della televisione nelle nostre vite; ma Rankine indaga la condizione dell’essere umano in quanto tale, e dunque la sua analisi del reale assume la forma di una riflessione sulle nostre paure, sulla morte, sull’ansia e l’uso incontrollato di psicofarmaci, uno studio della solitudine che prima di tutto è una lucida, straordinaria prova di empatia.
Claudia Rankine è autrice di diversi libri. Con il suo Citizen, pubblicato nel 2017 con 66thand2nd editore, ha vinto numerosissimi premi. Di prossima pubblicazione, sempre con questo editore, Just us, uscito negli Stati Uniti nel 2020.