Caro lettore, oggi ti voglio parlare del babirussa. È un animale raro e a rischio di estinzione. È un maiale selvatico, diffuso esclusivamente in alcune isole indonesiane; fa parte della famiglia dei suidi con un corpo più tozzo e il capo più piccolo. I maschi presentano dei canini superiori che escono dal dorso nasale e sono rivoltati all’indietro verso la fronte, ma sono inutili, in quanto non servono né per scavare né per masticare il cibo. Anche due denti dell’arcata inferiore si sviluppano verso l’alto e all’indietro.
Gli esploratori delle isole Sonda descrissero questo animale a Linneo, nel 1758, con parole di perplessità: un animale con la pelle dell’elefante e le zanne che ricordavano un po’ il cervo e un po’ il cinghiale. Linneo, per canzonare questo buffo animale, gli attribuì il nome babyrousa babyrussa, che presso gli indigeni, in Malesia, significa appunto maiale-cervo.
Nonostante la mia curiosità a conoscere tutto della natura, purtroppo non si sa il motivo dello sviluppo di queste protuberanze così accentuate. Una leggenda indigena sostiene che le zanne possano servire per appendersi agli alberi, forse esistono solo per un semplice aspetto estetico. Sono sicura di una cosa: sono un elemento che mette in serio pericolo la specie, in quanto gli indigeni le utilizzano per fare collane e braccialetti per i capi locali.
Un’altra piccola curiosità: esteticamente è simile all’ippopotamo e ha lo stomaco simile a quello di pecore, capre e mufloni (gli ovini).
Abitudini del babirussa
È un animale notturno, che si muove in piccoli branchi, composti da cinque, fino ad un massimo di quindici individui. La sua alimentazione è onnivora, costituita principalmente da frutti (bravissimi a triturare dure noci), foglie e funghi e piccoli invertebrati.
La gestazione dura 5 mesi, al termine dei quali nascono 1-2 cuccioli, sprovvisti di denti. Lo svezzamento durerà 6 – 8 mesi, ma già dopo pochi giorni sono in grado di essere nutriti con alimentazione solida. Diventeranno individui adulti, con un peso di circa 100 chilogrammi, sessualmente attivi intorno ai due anni di età e vivranno per circa 12 anni.
Sono molto abili sia nella corsa, che nel nuoto, quest’ultimo è un opportuno adattamento per consentire di passare facilmente di passare da un’isola all’altra.
Consigli letterari sul babirussa
Esiste un solo libro, dove è presente il babirussa: Il mondo di Alphazoo. Un libro rivolto ai bambini per imparare a conoscere le bellezze che la natura crea, ed è proprio questo il motivo per cui l’ho scritto. Se ti piacciono i viaggi in luoghi fantastici, se vuoi conoscere numerosi animali e le bellezze della natura immergiti in questo libro.
È un suino, è quindi della stessa famiglia del maiale e del cinghiale. Mi viene in mente un libro, dove gli animali, guidati dai suini, si ribellano ai soprusi perpetrati dall’uomo è La fattoria degli animali di George Orwell. I maiali, Palladineve, Napoleone e Clarinetto, con astuzia, prepotenza e cupidigia riescono a diventare una classe di burocrati, imponendosi sugli altri animali. Ci sono numerose allusioni a importanti eventi storici, quali, ad esempio, la rivoluzione russa ed il conseguente rovesciamento dello zar nel 1917. Trovo simpatici i sette comandamenti dell’Animalismo. Tale racconto, scritto con satira, è considerato una delle opere più celebri della narrativa del Novecento.
Leggete… con la natura volerete!
Buona lettura e buon primo giorno d’estate!
Carinoooo…che bello…maiale cervo…non credevo arrivasse a pesare tanto cavolo