Caro Lettore eccoci ad un nuovo appuntamento con la rubrica Autori in tasca.
Oggi parliamo di Harold Pinter, drammaturgo, sceneggiatore, cinematografico e anche attore in alcune delle sue opere teatrali.
Harold Pinter: Premio Nobel per la Letteratura 2005
Harold Pinter nacque a Londra nel 1930. Studiò alla Hackney Downs Grammar School e successivamente alla Royal Academy of Dramatic Art. Pubblicò, ancora molto giovane, alcune poesie e iniziò a recitare in teatro.
Il suo primo lavoro in tre atti fu Il compleanno (1958), cui seguirono Il guardiano e Il calapranzi. Tra il 1957 e il 1963 si dedicò ad opere associate al “teatro dell’assurdo”di cui fu un importante esponente.
S’interessò anche di politica e di violazione dei diritti umani e le sue opere, One for the Road (1984) e Mountain Language (1988), riflettono proprio quest’impegno politico.
Nel 2005 gli fu assegnato il Premio Nobel per la Letteratura con la seguente motivazione:
“A colui che nelle sue commedie discopre il precipizio sotto le chiacchiere quotidiane e costringe a entrare nelle stanze chiuse dell’oppressione“.
Le sue commedie sono spesso caratterizzate da una trama poco chiara e da personaggi che si comportano in maniera ambigua, violando alcune delle leggi non-scritte del teatro. Il dialogo è sempre molto coinvolgente, con ritmi precisi e silenzi che hanno lo stesso valore delle battute.
L’umorismo è una caratteristica importante degli scritti di Pinter: in questo modo l’autore gestisce situazioni angosciose, spesso ambientate in una stanza dalla quale non si esce mai.
Harold Pinter è stato anche sceneggiatore di opere di altri scrittori.
Morì nel 2008, all’età di 78 anni.
Teatro di Harold Pinter
Per conoscere meglio le sue opere Teatro è un testo scritto proprio da Harold Pinter edito Einaudi.
Il testo è composto da due volumi:
Il primo che raccoglie i testi che hanno rivelato il drammaturgo inglese e ne hanno decretato poi il successo internazionale coronato dal Premio Nobel, in quanto erede e continuatore di maestri come Beckett, Genet e Ionesco: Il compleanno, La stanza, Il calapranzi, La serra e Il guardiano.
Il secondo,- che contiene anche alcuni “ritocchi” compiuti dallo stesso autore – comprende le commedie scritte tra il 1962 (The Lover) e il 1991 (Party Time).
Dai capolavori della maturità, come Il ritorno a casa del 1964, e Terra di nessuno di dieci anni dopo, alle tragicommedie sulla “menzogna dell’amore” – L’amante, Vecchi tempi, Tradimenti – ai brevi drammi “politici” piú recenti – Il bicchiere della staffa, Il linguaggio della montagna, Party Time, in cui Pinter denuncia, con la consueta forza di ambasciatore di Amnesty International e di illustre rappresentante del P.E.N. Club inglese, torture, guerre, violazioni dei diritti umani e abusi di potere.
Il volume è accompagnato dall’appendice Pinter in Italia e da una nota del curatore che dà conto delle altre numerose “arti” di cui egli è maestro: regista, sceneggiatore, attore.
Come sempre buona lettura!