Lisa Harding è la protagonista di Voci nella nebbia, il nuovo thriller di A. E. Pavani, pubblicato da Mondadori Editore. Lisa è una detective che vive a Londra, dove si occupa di omicidi. Il romanzo, però, è ambientato per la maggior parte in Italia, più precisamente in Trentino. Qui, nell’estate del 1999 quando era ancora una bambina, Lisa ha trascorso una breve vacanza con sua madre. Ed è sempre qui che tonerà 19 anni dopo, per risolvere un mistero.
Quello che mi è piaciuto di Voci nella nebbia
La scrittura di A.E Pavani è trascinante. Ti lascia incollata alla pagina per ore. Ti fa vivere empaticamente le vicende di Lisa: soffri con lei, ti interroghi con lei, rischi con lei. Quando fa qualcosa di avventato ti preoccupi per lei, come se fosse a metà tra un alter ego e un’amica. Lisa è un personaggio completo, con alcuni tratti caratteriali molto marcati. È istintiva, solitaria, razionale, incapace di gestire le emozioni e di condividere i propri sentimenti.
Quello che le è successo a Londra nel 2018 l’ha messa di fronte a un passato che aveva per qualche motivo rimosso. E ora, da sola come il suo carattere le impone, vuole ricomporre i pezzi e risolvere l’enigma. Testarda, va contro i suggerimenti di chi le consiglia di starsene a casa, e si imbarca in un viaggio nel tempo e nello spazio – metaforicamente parlando – per finire in un paesino del Trentino dove fa capolino quello che possiamo definire un elemento soprannaturale o dell’inspiegabile.
Ci vuole qualcosa di simile alla fede per credere a certe cose, e la razionalità di Lisa non l’aiuta affatto. E tu lettore vieni trascinato negli eventi e nel mistero, nella nebbia e in quelle voci, come se fossi lei. I suoi fantasmi diventano i tuoi, la sua corsa contro il tempo, la tua.
Un’altra cosa che mi è piaciuta molto è il finale ma, ovviamente, non ti posso anticipare nulla, quindi… no spoiler!
Quello che mi è piaciuto meno
I piani temporali che si alternano nella vicenda sono tre (non ti aspettavi il terzo, eh?!), e vengono scanditi da capitoli diversi. Mi è dispiaciuto un po’ che la narrazione principale, così trascinante e impetuosa, venisse in alcuni punti interrotta per passare a una narrazione diversa, per poi tornare a quella principale, in parte un po’ smorzata. Comprendo la necessità di dividerli per non creare confusione nel lettore, però a volte ho avuto quasi la tentazione di saltare quelle pagine o di leggerle con superficialità per tornare alle vicende di Lisa – cosa che, ovviamente, non ho fatto.
Ammetto di non essere una fan del soprannaturale, e di cercare sempre una spiegazione razionale piuttosto che affidarmi ad una legata al mondo del paranormale. E in questo mi sono sentita molto vicina a Lisa, la protagonista. Mi affascinano le storie che nascono nel folklore di una cultura e che sembrano rimandare a un mondo diverso dal nostro, come quello delle streghe, per esempio. A questo proposito mi torna in mente una storia sull’ultima strega di Trioria.
Però, abbandonarmi completamente al fatto che certe cose succedano solo per gli influssi di un mondo parallelo, non fa per me. E a volte, in questo thriller, ho avuto la sensazione che ci si affidasse a questa soluzione per “aggiustare” in qualche modo le cose. Ci tengo a dire che questo non toglie nulla alla trama, semplicemente poteva esser ancora più forte, secondo me, gestendo diversamente l’elemento dell’inspiegabile.
Un suggerimento musicale
Su spotify si può trovare una playlist dedicata a Voci nella nebbia, per rendere la lettura di questo thriller ancora più coinvolgente.
L’autrice: A.E. Pavani
A.E. Pavani vive in provincia di Verona, nella splendida Valpolicella. Già autrice di romanzi d’avventura pubblicati usando uno pseudonimo, A.E. Pavani si diletta anche nella pittura, realizzando quadri e trompe-l’oeil con soggetti ispirati al mare e ai paesaggi che la circondano. Vive con un cavallo, un cane e due gatti, tutti adottati. Voci nella nebbia è il suo romanzo d’esordio, per Mondadori.