Ho da poco finito di leggere l’ultimo libro di Martina Tognon, Underskin, che dire? Che come sempre non sono rimasta delusa, anzi, dalla lettura di questa sua ultima opera ho avuto, ancora una volta, la conferma di quanto l’anima di Martina sia presente nei suoi libri.
Nelle storie che ci racconta, lei mette sempre quel tocco personale che sa farti comprendere un po’ di più del suo modo di essere.
Underskin: una storia, che non è solo o semplicemente una storia d’amore
Della cover di questo libro ti avevo già accennato al tempo della segnalazione: l’avevo già definita molto bella: trasmette delle emozioni.
Jordan e Malina sono due anime pure, che trovano l’uno nell’altra il proprio sostegno, un uomo e una donna che sin dal primo tocco riescono a percepire quel qualcosa in più, invisibile agli occhi degli altri.
«Jordan si tese appena e strinse la mano della donna, fresca e asciutta, nella sua, calda e sudaticcia. Lei non si ritrasse e al contrario sembrò quasi fare un ulteriore passo nella sua direzione. Non distolse mai lo sguardo da lui.
Un attimo dopo posero fine a quella stretta e lo sguardo di Jordan si focalizzò sulla mano di lei. Si aspettava di vedere la seleniana strofinarsela sui pantaloni o sulla maglietta, in un tentativo di cancellare ogni residuo del loro contatto.
Non fece nessuna delle due cose e a lui scappò un sorriso.»
Jordan è un uomo che ha perso fiducia in se stesso, ma anche nel mondo che lo circonda, così si lascia andare, come se nulla fosse più di suo interesse, in realtà, le cose non stanno proprio così perché non tutti coloro che lo circondano sono muniti buone intenzioni…
Malina, dal canto suo, sembra inflessibile, algida, come se nulla la scalfisse, con quello sguardo tanto intenso da penetrarti l’anima.
Sarà proprio così Malina? Oppure la sua è solo una corazza per nascondere qualcosa che la donna si porta da sempre dietro?
Leggendo questo romanzo, che come ci dice Martina pur essendo uno Sci – Fi è comunque un romance, capirai che si tratta di una storia indimenticabile e particolare, che ti farà emozionare e che ti lascerà qualcosa dentro una volta che l’avrai terminata.
Underskin: solo chi impara a conoscerti davvero può entrarti sottopelle
Underskin è così composto: dopo la dedica iniziale, troviamo i ringraziamenti, seguono la sinossi ed i capitoli: esattamente ventiquattro, ciascuno con un proprio titolo, indicativo di ciò che andrai a leggere e di lunghezza diversa l’uno dall’altro.
La narrazione si svolge in terza persona, il linguaggio è semplice, scorrevole, curato ed il libro è ben scritto: Martina sa come intercalare i termini più ricercati nel giusto contesto narrativo.
Un’altra cosa che ho apprezzato dei romanzi della nostra autrice, è la seguente: essa non scrive mai testi troppo lunghi, correndo il rischio di divagare e facendo sì che l’attenzione del lettore venga distolta, si tratta di una lunghezza che consente a chi legge di mantenere sempre alta la concentrazione.
Il ritmo narrativo ti regala la giusta dose di suspense per far sì che tu, lettore, resti incollato alle pagine con quella bramosìa di sapere cosa accadrà.
Il romanzo, come detto, rientra nel genere Sci – Fi, quindi l’ambientazione, le descrizioni dei luoghi, anche delle persone, ha chiaramente un che di fantascientifico, che Martina ha descritto così bene che ti sembrerà davvero viaggiare su altri pianeti.
Underskin ci regala questi personaggi comuni, per certi versi, ma particolari per altri.
Jordan è un uomo, come detto, sconfortato, che ha perso quella giovialità che metteva nel proprio lavoro, si sente come se la sua vita non avesse più una giusta direzione, tanto che anche – e soprattutto – la sua prestanza fisica ne risente
«…un chiaro segno che non era il corpo ad appesantirlo, quanto il bagaglio invisibile che si portava appresso. Un segreto che non si era lasciato andare abbastanza da confessare.»
Anche Malina, però, ha il suo bel bagaglio invisibile che si porta dietro. Riusciranno, i nostri protagonisti, a lasciar andare le zavorre che si portano appresso?
Tutti i personaggi che incontreremo sono ben strutturati, accurati nei particolari, oltre a quelli principali, colui che mi è piaciuto particolarmente è Jasper, un bambino con la sapienza di un vecchio saggio. Personaggio chiave di molte situazioni: questo piccoletto potrà rivelarsi una grande sorpresa!
Ad ogni modo, Martina in questo suo libro non ci racconta solo una bella storia, ma ci fa capire quali siano i veri valori, quelli importanti su cui fondare la propria vita; essa ci vuole anche fare capire come l’aspetto fisico o quello che ci fa sentire diversi non deve prevalere perché, appunto, le cose che ci rendono speciali sono altre.
«Alla fine lo sentì. Le si avvicinò in silenzio, per quanto potesse essere possibile il silenzio. Quasi in punta di piedi lasciava gocce di pensieri scivolare su di lei. Come un terreno riarso dalla siccità la sua coscienza assorbiva e ricambiava.»
Underskin: tutti noi abbiamo qualcuno che sentiamo sempre sottopelle!