Una parola per le mamme è un libro autobiografico scritto da Lucia Anita Iuliano, conosciuta su Instagram per il progetto @mammamiacheviaggio, #unaparolaperlemamme. Si tratta di un libro delicato, nato proprio come proseguimento del progetto online dedicato alle mamme, in cui si parla di dolore e rinascita, di amore incondizionato e bisogno di sostegno.
La difficoltà di recensire libri di questo genere, libri che nascono dal desiderio di raccontare una situazione intima complessa per spezzare la ritrosia e il pudore a parlarne, per dire a chi ne soffre che non è sola, ma anche come metodo catartico per uscirne, un passetto alla volta, è scindere argomento e narrazione.
L’argomento di Una parola per le mamme
Fin dalle prime righe ho ammirato la forza e la volontà dell’autrice di condividere queste buie pagine della sua vita con una schiettezza e una semplicità disarmanti. Ammettere questo grande dolore e smettere di nasconderlo sotto a un sorriso o a un’apparente tranquillità è un lodevole atto di coraggio, oltre che d’amore per sé e per la propria famiglia.
Nella prefazione, la giornalista Giorgia Cozza, esperta di tematiche legate alla maternità, scrive: “Leggendo questo libro lo troverete questo dolore grande. Lucia apre il suo cuore per noi, ci concede il privilegio e l’opportunità di “vedere”. Io la ringrazio per il suo coraggio. E dopo aver letto la sua storia, sono ancora più consapevole del fatto che tocca a noi. Tocca a tutti noi osservare le neomamme. Chiederci come stanno. Prendercene cura.
Per le mamme che in un passato vicino o lontano hanno vissuto questa sofferenza… un pensiero speciale. Alle mamme che in questo momento si sentono tristi, esauste, smarrite: chiedete aiuto. La storia di Lucia è un messaggio di speranza. Non siete sole. Piano piano, un sorriso stanco alla volta, tutto si risolverà. L’amore per i vostri bimbi, l’amore dei vostri bimbi, vi accompagna.”
Non avrei trovato parole migliori per esperire questo concetto. Per questo consiglio il libro a chi si trova in una situazione analoga, perché credo possa trovare conforto nella consapevolezza di non esser sola. Se a leggerlo, invece, è una persona vicina a una neomamma in difficoltà, questo libro può dare utili spunti per stare vicino in modo più consapevole a questa persona.
La narrazione di Una parola per le mamme
Dal punto di vista della scrittura, invece, ci sono alcune cose che mi hanno reso la lettura di Una parola per le mamme un po’ difficile. Lo stile è ancora acerbo, ma ci sta: è un’opera prima. Incuriosita, ho però dato un’occhiata anche al blog di Lucia e ho trovato uno stile simile ma con una resa diversa, come se l’idea di scrivere un libro l’avesse un po’ intimorita. In ogni caso, consiglio vivamente di leggere anche il suo blog MammaMiaCheViaggio
La costruzione del libro si basa su tre macro sezioni che si intersecano l’una con l’altra. Pur avendone capito il senso, la resa pratica rende la lettura un po’ troppo articolata, specialmente se non hai ben presente l’argomento. Queste tre parti, infatti, sono disgiunte, diverse nello stile, nella resa grafica e nell’argomento. Il risultato è che il lettore viene obbligato a salti troppo ampi per seguire agevolmente il filo del discorso.
Mi sono emozionata nelle ultime pagine e, ripensandoci a lettura conclusa, avrei preferito che queste fossero state messe all’inizio del libro, per dare fin dalle prime righe maggior chiarezza sull’argomento, sui protagonisti e sul punto di vista narrativo.
Lucia Anita Iuliano
Dalla sua presentazione sul suo blog MammaMiaCheViaggio (ma anche leggendo il suo libro), scopriamo che Lucia Anita Iuliano è mamma a tempo pieno di tre bimbi piccoli. Il più grande dei tre, Edoardo, soprannominato il Pupone, lo troviamo spesso anche nel suo libro Una parola per le mamme. Dal 2018 realizza progetti sui social a sostegno di mamme e papà che soffrono di depressione post-partum. Di sé ci racconta di essere una viaggiatrice, di avere una laurea in Biotecnologie Industriali e una grande passione. Indovina quale? Scrivere! E noi non possiamo che augurarle di continuare a farlo.
Se vuoi conoscerla meglio, ti lascio il link al suo profilo Instagram.