Basterebbe nominare la location in cui si è svolto il LivinGreen Book Fest, lo scorso sabato 3 luglio, per farsi un’idea di quanto sia stato piacevole passarci l’intero pomeriggio, tra presentazioni di libri, interviste ad autori di assoluto livello e stand di scrittori emergenti impegnati a promuovere le proprie opere.
Si perché a fare da contorno a questo evento, a cui ho presenziato insieme alla collega Jessica, c’erano i giardini delle Serre Reali della Reggia di Monza. Un luogo che è un vanto, per noi brianzoli che amiamo raggiungere la Villa Reale – nome ufficioso con cui chiamiamo la Reggia – sempre ricca di eventi culturali e proposte artistiche.
Una giornata al LivinGreen Book Fest di Monza
Si tratta di un complesso imponente, di stile neoclassico, posto al termine di un lungo viale alberato e protetto da un grandissimo cortile dominato da un ampia fontana. Villa costruita dagli Asburgo durante il XVIII secolo.
Lo sfondo ideale per eventi culturali, cinema all’aperto e Festival.
Così è stato sabato 3 luglio, giornata dedicata al LivinGreen Book Fest, un festival letterario in cui si è dato molto spazio alla sensibilizzazione per la salvaguardia dell’ambiente.
Festival organizzato dall’associazione Hemingway & co, che abbiamo già incontrato in occasione della segnalazione del Premio letterario da loro organizzato, che ha visto il grande impegno del padrone di casa Dario Lessa, impegnato nella stesura del programma e nella presentazione degli artisti che via via si sono avvicendati sul palco.
Una giornata ricca, con un cartellone di assoluto rispetto. Sono stati tanti infatti gli autori che hanno presentato le loro opere sul palco e che hanno risposto alle domande che via via il moderatore di turno rivolgeva loro. Il tutto davanti a un pubblico abbastanza gremito nonostante la calda giornata e la minaccia di pioggia che ha bussato alla porta nel tardo pomeriggio.
Tra le presentazioni più significative a cui ho assistito del LivingGreen Book Fest, senza dubbio, quella che più mi ha colpito è stata l’intervista al maestro Francesco Alberoni. Per me è stato un privilegio poter assistere a un evento così importante, con una istituzione della cultura italiana.
A metà pomeriggio, invece, sul palco si è dato spazio al film Credo in un solo padre, con presenti tra gli altri, il regista Luca Guardabascio e Francesco Baccini, che oltre a recitare ha scritto la colonna sonora.
Proprio con Baccini, io e Jessica ci siamo intrattenuti qualche minuto, giusto il tempo per confessare il mio amore per le sue canzoni agli inizi degli anni ’90. Ci siamo fatti una bella risata, è stato bellissimo!
Risate che non sono mancate quando sul palco è salito lo straordinario Gene Gnocchi con il suo nuovo libro Il gusto Puffo. Come sempre ironico, irriverente e sagace; la sua presentazione è stata anche l’occasione per ripercorrere una carriera piena di soddisfazioni e di talento. Dai programmi televisivi degli esordi, ai libri, alla musica e al calcio.
Perché fare una cosa bene, quando puoi farne tante male?
ha detto in risposta alle domande del presentazione, dimostrando ancora una volta una capacità di satira e ironia davvero ragguardevole.
La sua carriera, e il suo curriculum, del resto parlano da soli, e questo nuovo libro, uscito per Solferino, è solo un altro tassello di un mosaico che ogni anno diventa sempre più prezioso.
È stato bello anche passeggiare tra i vari stand di autori emergenti che sparsi nel giardino proponevano i loro testi. Per me, che sono della zona, è stata l’occasione per incontrare scrittori che conosco e con i quali condivido gruppi di lavoro on line.
Nelle prossime settimane, sicuramente, troverai qui su queste pagine, nuove segnalazioni, recensioni e interviste ad alcuni di loro con i quali ci siamo intrattenuti al LivinGreen Book Fest.
Perché a mio avviso è proprio questo lo spirito giuda di questi eventi: incontrarsi! Scambiarsi idee e punti di vista, sostenere il seme della cultura e della letteratura che ci tiene vivi e ci accomuna.
Un evento organizzato con tutte le difficoltà del momento – c’è ancora in ballo una pandemia per nulla terminata – ma a mio avviso ben riuscito. Un buon punto di partenza per future edizioni da ampliare una volta terminate le stagioni delle restrizioni.
Soddisfatto anche il deus ex machina del LivinGreen Book Fest, Dario Lessa, che ci ha confessato tutta la soddisfazione per una giornata ricca di momenti emozionanti e ben riuscita.
Io, noi, da parte nostra, non possiamo che rinnovare i complimenti per il cartellone e ringraziare per la gentilezza con cui libri.iCrewplay è stato accolto all’evento.
Ci si vede il prossimo anno!
Piacevolissimo pomeriggio insieme tra la letteratura 😊