Caro iCrewer, dopo aver letto con me i romanzi: Vieni via con me e Il tuo bacio fra mille, seguiti dal racconto di Natale, anche tu sarai curioso di conoscere meglio Marianna Vidal.
Tutti gli altri romanzi della serie Latinos sono stati recensiti da altri redattori e puoi leggerne gli articoli.
L’abbiamo invitata nel nostro spazio dedicato alle interviste “Sogni di carta” e lei ha accettato di raccontarsi per noi.
Ciao Marianna grazie per essere qui a rispondere alle nostre domande.
Inizio subito chiedendoti di descriverti brevemente: come sei nella vita di tutti i giorni?
Nella vita di tutti i giorni sono una persona semplice, che ama circondarsi di poche amicizie, ma vere. Vivo a Ischia, in periferia, tra il verde delle colline e il mare sullo sfondo. Non ho figli, ma adoro i miei pelosi: Max, Trilly, Tommina e Guercina. Il primo è un cane, un meticcio, color crema dagli occhi dolci, mentre le altre sono tre gatte. Dedico la maggior parte delle mie energie alla casa, alla famiglia e al mio lavoro. Quando posso, mi piace passeggiare sul lungomare e andare al cinema. Adoro le storie d’amore, gli sceneggiati televisivi, le telenovelas in lingua, il cinema. Da qualche anno sono l’amministratrice di un gruppo Facebook dedicato alla serie de Il Paradiso delle Signore, trasmesso da RAI UNO. Adoro il vintage e tutto ciò che parla di sentimenti.
Quando hai capito che la scrittura poteva essere la tua strada?
La scrittura ha sempre fatto parte della mia vita. Scrivo da quando ero adolescente, ma per anni i romanzi li ho solo letti. Scrivevo di politica e di valorizzazione del patrimonio culturale. Poi, un giorno mi sono detta di provarci. Ero stata licenziata e cercavo qualcosa di diverso a cui dedicarmi e poiché la scrittura non mi aveva mai tradito, ho deciso di provarci. Avevo un solo romanzo chiuso in un cassetto, ma l’ho lasciato lì e ne ho scritto un altro. C’era qualcuno che bussava alla mia porta… Era Clark di “Vieni via con me”.
Hai un posto e un momento preferito per scrivere?
Di solito scrivo nella stanza dei computer. Una sala dove ho una scrivania stracolma e un televisore poggiata sulla mensola. Sono, però, irrequieta. Mi sposto molto. A volte scrivo all’aperto, in giardino, altre volte in salotto.
Nei tuoi libri i personaggi sono molto curati, riesci a farli uscire dalle pagine: per crearli da cosa prendi spunto? Ad esempio Giulia, di Vieni via con me, a parte la bellezza mozzafiato, è una ragazza normale, semplice dai sani principi; ma anche Federica, di Il tuo bacio fra mille, è una ragazza molto dolce, determinata, intelligente ma sempre con i piedi per terra.
Grazie. Che bel complimento! Dedico molto tempo ai personaggi, perché credo che un romanzo sia un mondo, dove i personaggi la fanno da padrone. Sono loro che ti raccontano la loro storia e quando li vedi prendere forma, scopri come si muovono, come interagiscono con gli altri, come reagiscono a determinati situazioni.
Giulia è stata la mia prima protagonista e mi somiglia molto. Non fisicamente, purtroppo, ma caratterialmente sì. Sono partita dunque da me, per poi vederla camminare da sola, affrontando la sua vita e la sua storia. Essere riuscita a farvela conoscere è un onore per me.
Per il personaggio di Pablo Echevarria de Il tuo bacio tra mille ti sei ispirata a qualche personaggio famoso in particolare?
Sì. La mia fonte di ispirazione è stata Enrique Iglesias. Lo seguo da molti anni, quando non era così famoso e, anche se ignoro la sua vita privata, so che non è insolito intrattenersi sul palco con le sue fan, concedendo a volte un bacio. Uno di quelli veri. Lì è nato lo spunto per questa storia che ha poi mescolato verità e fantasia.
Qual è il tuo/tua preferito/a?
Difficile risponderti. Adoro tutti i miei personaggi, ma dovendo sceglierne solo uno direi Aaron Richardson, perché è un personaggio ricco di sfumature che mi affascina e che mi ha permesso di dare vita a “Vieni via con me”.
Anche le ambientazioni sono ben descritte, in particolare mi incuriosiva villa Richardson: esiste davvero?
Esiste il luogo dove ho collocato la villa. Si tratta di un bosco, a strapiombo sul mare, a Zaro, nel comune di Forio, dove il regista Luchino Visconti fece costruire la sua villa in stile gotico, la Colombaia. Villa Richardson io la vedo lì, a pochi passi…
Non ci sono scene di passione nei tuoi romanzi, come mai hai fatto questa scelta?
La passione c’è, ma il sesso è sempre complementare alla storia. Ce ne sono alcuni dove indugio un po’ di più, ma non è mai preponderante, perché quello che mi interessa è raccontare una storia nel suo complesso. Mi piacerebbe scrivere un erotico, di quelli spinti, ma dovrei avere una storia e un profilo psicologico dei personaggi adatto a giustificare un romanzo del genere.
Hai già in mente altri personaggi e altre storie?
Sì. A settembre uscirà “Magnifica preda”, un romanzo ambientato tra l’Italia e il Canada. Una storia d’amore intensa, ma diversa da quelle raccontate nella serie Latinos. Nel frattempo sto scrivendo una storia d’epoca, ambientata negli anni Cinquanta.
Continuerai a scrivere romance o potresti pensare di cimentarti anche con altri generi?
Più che romance in senso stretto, mi piace scrivere romanzi sentimentali, di respiro ampio, dove non ci sono schemi precostruiti da seguire. Mi tenta molto il fantasy, ma anche lo storico.
Grazie ancora a Marianna Vidal e come sempre Buona lettura!
Grazie a voi! Stare in vostra compagnia è stato un piacere!