Il Natale coincide con il periodo più freddo dell’anno e questo mi riporta alla mente il silenzio delle montagne innevate. È un silenzio che amo molto, è particolare, intenso, quasi assordante per la carica spirituale che da esso si sprigiona. Suona strano detta da una meridionale verace innamorata del sole e del suo mare ma è così. La natura mi ha sempre attirata, in tutte le sue forme animali compresi, e in qualche modo, anche le discipline sportive ad essa collegata. Non mi riferisco al più classico degli sport invernali, ce ne sono tante altre come per esempio lo Sleddog, uno sport incredibile che, ti confido mi piacerebbe sperimentare, se non altro per provare l’ebbrezza di correre sulla neve insieme ai cani, un altro grande amore della mia vita.
Lo Sleedog lo sport del millennio
Non me ne voglia la mia amica Francesca se oggi rubo qualche riga per parlare dei nostri amici comuni a cui, come lei, dedico molto del mio tempo. Intanto ti spiego cosa è lo Sleddog e quali sono le norme che lo regolano. Le origini sono antiche e da ricercarsi nei paesi del Grande Nord ma con il tempo ha trovato spazio anche in Italia.
Tecnicamente Sleddog” significa “attaccare un certo numero di cani a una slitta, e fargliela tirare sulla neve o su terra con delle ruote”.
Per molto tempo non è stato considerato uno sport, ma l’unico mezzo di sopravvivenza delle popolazioni di Siberia e Alaska, in seguito si è diffuso nel mondo occidentale fino a trasformarsi come mezzo di trasporto durante la seconda guerra mondiale. Attualmente è lo sport nazionale dell’Alaska, come il nostro calcio o il football in America, giusto per darti un’idea. I protagonisti principali tuttavia sono i Siberian Husky: sono loro a guidare le slitte.
Ti racconto la sua storia. C’era una volta in Alaska un cane dagli occhi azzurri, dallo sguardo fiero e dall’animo nobile, sensibile e servizievole che, legato alla slitta, aveva il compito di trasportare gli abitanti del luogo.
Un giorno sopraggiunsero i cercatori d’oro, i quali, non contenti di farsi trasportare, nei momenti di pausa, decisero di sfidarsi in velocità per mettere alla prova le capacità degli animali. Un esempio? la storia di Balto che tutti i bambini ormai conoscono bene.
La leggenda vera vuole che Balto, un husky leader del team di Sebastian Johanson, riuscì a percorrere mille km per portare un siero da Hancorage a None durante una epidemia. Da questo alle gare il passo è stato breve e non sono certo gare facili. In America per esempio, si svolge una gara lunga mille miglia da percorrere in sei giorni e con tappa ogni 100 km, o lo Juconquest che si effettua solo sui fiumi ghiacciati. A questo proposito ti consiglio di leggere Ho vinto l’Alaska scritto da Libby Riddles e Tim Jones è molto intenso!
Sleedog le regole
Ora come ora lo Sleedog è una vera e propria gara di sprint e la simbiosi con i propri cani è fondamentale per la riuscita della gara stessa. La gara si svolge in due manches distribuite in due giorni. Si può partecipare correndo con due o più cani secondo la distanza che si vuole percorrere fono ad arrivare agli open riservata per percorsi fino a diciotto km. Le slitte possono essere di legno, alluminio o in fibra di carbonio, prettamente usate per la gara. Può accadere che i cani possano avvertire la stanchezza o farsi male, niente paura la slitta è dotata di un basket particolare (si chiama così) che consente all’animale di riposare senza interrompere la gara che nel caso sarà portata a termine con i soli cani a disposizione.
In Italia, le gare più frequenti si svolgono in Val D’Aosta o nel Trentino ma anche il centro sud è provvisto di alcune associazioni sportive che lo praticano. Vuoi sapere se abbiamo i nostri campioni? Certo che si! Nel 2009 ho avuto il piacere di intervistare Gianni Sabella, un bancario salentino (pensa un pi) amante di questa disciplina, che appena poteva saltava sulla slitta insieme ai suoi quattro cani per andare a gareggiare e quando non c’era la neve correva sul terreno.
E se la neve non c’è che si fa? si può continuare a correre facendo dog tracking oppure il dog bike e se anche questo non basta esiste anche il dog kart. Vuoi sapere se i bambini sono ammessi alle gare? Ebbene si, la più famosa è quella del Trofeo Topolino a cui partecipano bimbi dai sei ai 16 anni.
Valentina Durio campionessa italiana di Sleedog
Ha 21 anni invece la giovanissima pluricampionessa italiana di Sleedog Si chiama Valentina Durio e la sua è una vera e propria passione.
“Ho cominciato ad avvicinarmi allo sleedog 7 anni fa, spiega Valentina, Avevo 14 anni quando ho conosciuto una persona che correva con i cani. Ho poi ricevuto dei cuccioli da questo ragazzo e ho iniziato a crescerli addestrandoli. Non è facile, soprattutto all’inizio
Ci vuole molto allenamento, tanta pazienza e poi occorre anche prendere in considerazione un aspetto fondamentale: ci sono cani che sono portati a questo tipo di corsa e altri meno. In base quindi anche alle attitudini degli animali si organizza la preparazione”
“Io ho cresciuto i miei cani allenandoli e vivendo a contatto con loro. Ovviamente non tutte le persone sanno insegnare alle bestiole cosa occorre fare quando si inizia a correre, io ho ricevuto degli insegnamenti da Luca Castelletta, persona molto preparata in merito, e oggi li alleno io. Quello che si crea tra me e i miei due husky è proprio un lavoro di squadra un mix di abilità e affiatamento”. Che invidia!
Valentina ormai nonostante la giovane età, gareggia a livello nazionale e internazionale, si allena da metà settembre a marzo e quando non c’è neve corre anche sulla terra, insomma non si ferma mai! Macinando chilometri ogni giorno insieme ai suoi straordinari Husky Ice e Pooky, ha raggiunto due mondiali e un europeo. L’autunno scorso ha partecipato al Campionato europeo in Svizzera conquistando il primo posto. Mi verrebbe da dire, che donna! Solidarietà femminile? Si, perché no! Non è facile immaginare uno scricciolo come lei alla guida di una slitta cimentarsi al pari con altri magari più dotati di lei. Intanto nel 2017 è arrivata prima agli assoluti italiani tra 150 equipaggi, se non è una conquista questa!
Nei programmi di Valentina almeno fino a poco tempo fa, era previsto il campionato italiano e altri eventi di Sleedog in Germania ma credo che il Covid 19 abbia bloccato tutto, di certo non il sogno di trasformare la sua passione nel suo lavoro.
“Attualmente sto frequentando una scuola di polizia. Vorrei tanto diventare una poliziotta specializzata in ambito cinofilo»
E io te lo auguro di cuore!
Buon Natale e come sempre, buona lettura!