iCrewPlay | LibriiCrewPlay | Libri
  • Rubriche
    • Animalibri
    • Generi letterari
    • Volere è Potere
    • Leggiamo per i piccoli
    • Autori in tasca
    • Sport in book
    • Sogni di carta
    • Creepy Books
    • Le Classifiche di PlayBook
  • Libri dalla storia
  • Lifestyle
  • Cover reveal
  • Segnalazioni
  • Recensioni
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Settima Onda di Silvia Petronici. Storia di un progetto relazionale tra arte e libertà
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
iCrewPlay | LibriiCrewPlay | Libri
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Cerca
  • Rubriche
    • Animalibri
    • Generi letterari
    • Volere è Potere
    • Leggiamo per i piccoli
    • Autori in tasca
    • Sport in book
    • Sogni di carta
    • Creepy Books
    • Le Classifiche di PlayBook
  • Libri dalla storia
  • Lifestyle
  • Cover reveal
  • Segnalazioni
  • Recensioni
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
LifestyleNotizie

Settima Onda di Silvia Petronici. Storia di un progetto relazionale tra arte e libertà

Giancarla Basile 5 anni fa Commenta! 5
SHARE

Caro iCrewer oggi ti parlerò di Settima Onda. Un appartamento, gli artisti e un quartiere. Storia di un progetto relazionale di Silvia Petronici. 

Contenuti
Da dove viene il nome Settima ondaIl progetto Settima OndaSilvia Petronici

Il Rio edizioni porta in libreria a maggio un breve racconto sul progetto Settima Onda, che nasce dal dialogo tra la storica dell’arte Aurora Di Mauro e Silvia Petronici, filosofa, curatore e studiosa di pratiche di partecipazione socially engaged.

Cuore della storia e uno dei valori cardine dell’arte è proprio la relazione, come spiega Aurora Di Mauro nel testo:

Leggi Altro

Novità in libreria: Ci siamo già visti? di Sadie Dingfelder
Andrea Bajani vince il Premio Strega 2025 con L’anniversario
Novità in libreria: La notte in cui suonarono le campane di Carmen Macedo
Il 90% degli italiani è online ogni giorno, ma aumentano le preoccupazioni per odio e fake news

La relazione è un motore di cui si è persa consapevolezza e che invece potrebbe muovere una crescita culturale più democratica e dinamica, un’economia solidale orientata al benessere intellettuale e spirituale.

Da dove viene il nome Settima onda

Per spiegare con completezza quest’opera è necesario fare qualche passo indietro, partendo dal perchè del nome Settima Onda.

Tutto parte da Papillon la storia vera di di Henri Charrière, raccontata nell’omonimo romanzo autobiografico dello stesso Charrière, pubblicato a fine anni Sessanta e diventato anche un film.

Il protagonista con una farfalla tatuata sul petto, viene condannato ai lavori forzati per un omicidio che non ha commesso. Charrière viene imprigionato sull’Isola del Diavolo, oasi naturale e luogo di detenzione francese dalla quale il venticinquenne Papillon, tenta di fuggire diverse volte.

Le onde arrivano in serie di sette. La settima onda è grossa abbastanza da riuscire a portarci fuori vincendo la forza delle altre.

La settima onda è quella ribelle, quella in grado di riportarti rovinosamente a riva o favorire la fuga e la libertà.

Il progetto Settima Onda

Sulla base del concetto di onda ribelle in grado di cambiare tutto, la museologa Aurora Di Mauro ha ideato un progetto e avviato una profonda ristrutturazione di un immobile sito in un anonimo condominio dall’architettura anni settanta nel quartiere Guizza.

Settima Onda è il nome del suo appartamento privato, all’ultimo piano di un palazzo in una via periferica a sud di Padova, aperto al pubblico nel 2012.

settima onda padovaLa casa è caratterizzata dalla presenza di opere site-specific, installazioni d’arte sia strutturali che decorative, che conferiscono all’ambiente un’atmosfera molto particolare e, nello stesso tempo, contribuiscono alla sua vivibilità.

Le opere attualmente presenti sono il pavimento in ceramica firmato da Pino Castagna, la porta con l’onda fluo in marmorino veneziano di Valerio Bevilacqua, la finestra in plexiglass Aurora nel tempo di Francesco Candeloro, il neon Lite Plot di Arthur Duff, la decorazione in zucchero di Marco Chiurato,  l’onda sonora in nylon cromato di Michelangelo Penso e le due sculture ceramiche di Paolo Demo.

Ciò che caratterizza questo immobile va oltre il concetto di un museo al di fuori del museo, si tratta di uno spazio esperenziale e soprattutto relazionale all’interno del quale l’arte crea arte, attraverso l’aggregazione e l’interazione.

Dalla sua apertura, questa casa ha ospitato gratuitamente esposizioni, rassegne teatrali ed incontri culturali come degustazioni, conversazioni, presentazioni di libri, incontri di fotografia analogica, progetti relazionali sul cibo. Incontri che hanno dato vita anche a nuove idee e nuove pubblicazioni.

Un luogo che non viene semplicemente visitato ma vissuto, una casa dove l’arte si vive e si fa.

Pensare alla propria casa come la Settima Onda tanto attesa dal galeotto Papillon permette di intendere l’appartamento come uno spazio libero in cui le relazioni sono libere di fluttuare e  le “regole”che imprigionano alla quotidianità restano fuori dalla porta.

Silvia Petronici

Silvia Petronici Settima ondaDottoressa in Filosofia e curatore indipendente di arte contemporanea, ha dedicato la sua intera attività alla ricerca sulle pratiche artistiche site and audience specific, l’arte pubblica e le pratiche di partecipazione socially engaged.

Ha curato mostre e progetti culturali presso enti pubblici, musei. Ha svolto attività didattica e formativa con artisti e curatori all’interno di seminari, conferenze e percorsi residenziali di sperimentazione e studio della pratica e dei linguaggi artistici contemporanei in un’ottica situata e comunitaria.

Ha pubblicato A piedi nudi ballano i santi. La relazione artista-curatore nelle pratiche artistiche site specific, un saggio sulla sua personale esperienza come curatore indipendente e Arte pubblica e progetti socialmente impegnati, un manuale teorico-pratico che disciplina un approccio specifico alla pratica artistica e curatoriale.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Chi siamo
  • Media Kit
  • Contatto
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Videogiochi
  • Tech
  • Anime
  • Cinema
  • Arte
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?