Ottobre 2014. Una telefonata dalla montagna di Sinjar, situata al confine tra Turchia, Siria e Iraq, cambia per sempre la vita di Sara Lucaroni, una giovane giornalista italiana. A chiamare è un combattente yazida, appartenente a una piccola comunità che è stata decimata dalla furia dell’Isis. Questo è l’inizio del viaggio di Lucaroni verso le terre ancestrali degli Yazidi per raccontare il dramma di un popolo fino ad allora sconosciuto e comprendere il male che ogni conflitto porta con sé.
Chi sono gli Yazidi?
Gli Yazidi sono seguaci dello yazidismo, una dottrina religiosa sviluppatasi nel Basso Medioevo che unisce elementi dell’islam sufi, tradizioni preislamiche locali, cristianesimo nestoriano ed ebraismo. La comunità yazida, composta da non più di 300.000 persone, è stata storicamente marginalizzata, perseguitata e vittima di eccidi. Dagli ottomani al moderno Iraq, fino all’Isis, gli Yazidi non hanno mai trovato tregua.
Il viaggio di Sara Lucaroni
Lucaroni decide di intraprendere un viaggio solitario per raccontare la storia di questa comunità dimenticata. Attraverso la sua esperienza personale, gli incontri e ciò che ha visto e sentito durante il viaggio, Lucaroni ci offre una testimonianza viva e toccante. Racconta come questa esperienza l’abbia trasformata, non solo come giornalista, ma anche come essere umano, trovandosi di fronte al compito più difficile e penoso: raccontare una guerra, specie una ‘anomala’ come quella dell’Isis contro una comunità ignorata dal resto del mondo.
L’importanza della memoria
Nel suo libro, “La luce di Singal”, Lucaroni non si limita a descrivere il passato, ma si concentra anche sull’oggi. Attraverso i suoi reportage dall’Iraq, Siria e Turchia, ci mostra come la sofferenza degli Yazidi continui ancora oggi. Racconta le storie delle donne rapite, delle famiglie sfollate e delle ingiustizie che continuano a subire, sottolineando l’importanza di non dimenticare e di dare voce a chi non ne ha.
Un impegno personale e professionale
.Sara Lucaroni, vincitrice di numerosi premi giornalistici, ha dedicato la sua carriera a dare voce ai più deboli. Ha firmato reportage per L’Espresso, Domani, Avvenire e Speciale Tg1, ed è stata inviata per Fuori Onda su La7 e M su Rai3. Tra i suoi ultimi libri troviamo “Il buio sotto la divisa. Morti misteriose tra i servitori dello Stato” e “Sempre lui. Perché Mussolini non muore mai”.
Lucaroni ci insegna che il giornalismo può e deve essere un mezzo per portare alla luce le ingiustizie e dare voce a chi è stato dimenticato. La sua storia è un esempio di coraggio e dedizione, un invito a non voltare le spalle di fronte al dolore altrui.
Cosa pensi che possiamo fare per aiutare comunità come quella degli Yazidi?