Caro iCrewer, in questi giorni, la pioggia è lontana, ma un ripasso di storia non fa male a nessuno. Piove, governo ladro! Questo modo di dire è divenuto oramai parte del nostro quotidiano, ma da dove deriva? Quali sono le origini di questo modo di dire? Lo usano spesso i giornali per introdurre una notizia alquanto dura da digerire per il popolo, e adesso cerchiamo di capire insieme come nasce.
Piove, governo ladro!
La risposta sull’origine di questo modo di dire non è una sola. Secondo alcuni, infatti, quando i Granduchi di Toscana misero la tassa sul sale (da cui ha avuto origine anche il celeberrimo pane sciapo), la pesa veniva fatta sempre nei giorni di pioggia. E il sale, una volta bagnato, è notevolmente pesante.
Un tempo i trasportatori di merci, e in particolare di sale, dovevano pagare il dazio per il transito sui valichi, e pagavano a peso; i funzionari, per farli passare, aspettavano che piovesse. Infatti l’acqua bagnava i sacchi e li rendeva più pesanti per la capacità del sale di assorbire l’acqua e così aumentava la tassa da pagare. Da qui il detto: “Piove, governo ladro”!
Secondo l’Enciclopedia Treccani, Alfredo Panzini nel suo “Dizionario moderno, la frase nacque come didascalia di una vignetta. Nel 1861 i mazziniani avevano preparato a Torino una dimostrazione; ma il giorno fissato pioveva, e la dimostrazione non si fece. Una rivista satirica pubblicò allora una vignetta rappresentante tre mazziniani al riparo della pioggia dirotta e ci mise sotto la legenda: “Governo ladro, piove!“.
Secondo altri l’origine è più antica e risale agli antichi Egizi. Le piogge facevano straripare il Nilo che lasciava sul terreno il limo. Questo fango rendeva il terreno più fertile e, prevedendo raccolti più abbondanti in quelle zone, le tasse aumentavano.
Non si conosce con esattezza a vera origine di questo modo di dire, ma sappiamo che è fortemente usato. Soprattutto in giornate di pioggia.