Sabina Guzzanti, attrice, autrice, cabarettista, conduttrice e regista, figlia dell’ex parlamentare e giornalista politico Paolo, è anche sorella d’arte. Il fratello Corrado come lei ha una lunga esperienza nell’arte dell’intrattenimento e della satira. Paolo, Corrado e Sabina Guzzanti sono nomi che il pubblico teatrale e televisivo conosce bene: praticamente una famiglia sotto i riflettori.
È su Sabina che punto il mio personale riflettore, pur sapendo che non ha certo bisogno della mia presentazione. Per i personaggi pubblici è così che funziona: si conoscono soltanto per ciò che mostrano e quel poco basta per renderli accattivanti agli occhi di uno spettatore. E da spettatrice affermo che un personaggio come Sabina Guzzanti cattura l’attenzione non soltanto per l’innegabile simpatia ma soprattutto per le doti artistiche, per la grande intelligenza ed ironia che esterna in tutte le sue performances.
Romana, diplomata all’Accademia di Arte Drammatica, Sabina Guzzanti muove i primi passi nel mondo della TV nazionale partecipando nel 1987, i “più datati” come me lo ricorderanno, a Proffimamente… non stop, programma televisivo con la regia di Enzo Trapani e la partecipazione di nomi importanti come, fra gli altri, Simona Marchini, Piero Chiambretti e il premio Nobel per la letteratura 1997, Dario Fo.
Da quel primo momento la carriera artistica di Sabina Guzzanti continua sulla scia della comicità. Comicità però non fine a se stessa, non leggera e disimpegnata: la satira politica diviene terreno fertile sul quale Sabina Guzzanti si muove agilmente, raccogliendo consensi, successo ma anche molte critiche e polemiche.
Diversi sono stati nel corso del tempo i programmi televisivi, gli spettacoli teatrali e cinematografici che l’hanno vista protagonista indiscussa e mietitrice di tanti successi. Fra le innumerevoli performances, in svariati programmi televisivi che hanno fatto storia, come non ricordare le memorabili imitazioni che Sabina Guzzanti ha fatto di Moana Pozzi, Massimo D’Alema e Silvio Berlusconi in quella, per la mia generazione, mitica trasmissione televisiva che risponde al nome di La tv delle ragazze?
Sabina Guzzanti scrittrice
Una personalità poliedrica come quella di Sabina Guzzanti tende a sperimentare e sperimentarsi in diversi campi e quindi, dopo i successi, non privi di risvolti polemici viste le sue prese di posizione nette e precise, teatrali, cinematografici e televisivi, la Guzzanti si accosta alla narrativa infarcendola della pungente satira di cui è largamente dotata.
Debutta quindi con un romanzo distopico, 2119. La disfatta dei Sapiens, pubblicato da HarperCollin Italia qualche settimana fa, esattamente l’11 marzo 2021 e già definito dalla critica ironico, visionario, profetico, entusiasmante. Penso sinceramente, conoscendo da estimatrice le doti artistiche di Sabina Guzzanti che stavolta i critici non abbiano affatto esagerato: la sua poliedricità può estendersi tranquillamente anche nella narrativa, con ottimi risultati.
Sabina Guzzanti non è nuova alla scrittura, ha realizzato infatti diverse sceneggiature di film
2119 La disfatta dei sapiens è una storia che catapulta il lettore cento anni avanti: Sabina Guzzanti, secondo quanto afferma l’editore, avrebbe cominciato a scriverlo proprio nel 2019:
Dopo una lunga serie di catastrofi ambientali, pandemie e sconvolgimenti di ogni sorta, i superstiti sono stati costretti a sottomettersi ad un regime ingiusto ma stabile, liberamente ispirato al feudalesimo. La società è formata da un centinaio di milioni di arcimiliardari onnipotenti e tre miliardi di migranti ambientali senza diritto di voto, raggruppati in grandi campi di accoglienza, sui lembi di terra risparmiati dall’innalzamento delle acque.
Fra i ricchissimi la fanno da padroni gli azionisti del Consorzio delle multinazionali che controllano il web. Gli unici che si oppongono al Consorzio sono i giornalisti di Holly, il solo organo di informazione concepito e scritto da esseri umani invece che da robot.
Quando il Consorzio sta per mettere in rete un nuovo algoritmo, in grado di eliminare definitivamente il libero arbitrio, le poche speranze di salvezza sono nelle mani di Tess, bistrattata redattrice di una rubrica sui gattini… Accanto a Tess e agli altri giornalisti di Holly, incontreremo famiglie di migranti europei e newyorkesi, ingegneri del marketing e dei big data, azionisti spietati e riccastri spiantati, bambini e algoritmi, hackers e haters.
Saranno tutti coinvolti da una catena di avvenimenti che può portare alla fine della specie che si è auto-denominata Sapiens…
Ciò che incuriosisce e stupisce leggendo la sinossi di 2119 La disfatta dei sapiens è la straordinaria attualità dei temi: il mutamento climatico, la ricchezza concentrata solo su pochi eletti mentre gli altri arrancano, la dipendenza dalla tecnologia, sempre più incalzante e non ultimo la pandemia…
Una storia colorata dai toni foschi della profezia se è vero quanto afferma l’editore…
Che dirti caro lettore? Il libro mi incuriosisce parecchio, Sabina Guzzanti è da sempre fra le mie artiste preferite, la conseguenza logica è che conto di leggere 2119. La disfatta dei sapiens quanto prima.
.