Caro lettore e cara lettrice, oggi voglio dedicare l’articolo di questa rubrica alla componente femminile della natura.
Dimorfismo sessuale: differenze fra maschi e femmine
La prima cosa di cui voglio parlarti oggi è il dimorfismo sessuale, ovvero le differenze che esistono tra gli animali fra i sessi. Il primo esempio che mi viene in mente è sicuramente l’anatra. Per alcune specie, quale ad esempio il germano reale o l’anatra mandarino, il maschio è quello più colorato.
Penso al leone: il maschio è caratterizzato da una bellissima criniera, assente nella leonessa.
Un’altra differenza è nelle dimensioni: mi viene in mente l’aquila reale, la femmina può avere un’apertura alare fino a 2,3 metri e un peso di sette chilogrammi, superando il maschio di oltre 30 centimetri nella distanza tra le ali e pesando circa 2 chilogrammi in più.
C’è un altro animale con la femmina più grossa e pesante: l’anaconda, con 5 metri di lunghezza e cento chilogrammi di peso supera il maschio di 1,5 metri e 80 chilogrammi.
Il corteggiamento: le femmine “offrono i fiori”
Passiamo alla componente romantica. Non sempre sono i maschi a fare la parte del corteggiamento, per me non è stato così. Anche tra gli animali vi sono alcuni esempi dove è la femmina che si mette in mostra con lotte verso individui dello stesso sesso, cerca i territori riproduttivi migliori, gli porta il cibo. Penso, ad esempio, alla leonessa, al delfino, al piro piro macchiato, un uccello diffuso nelle zone paludose dell’Europa e dell’America.
Partenogenesi: animali solo femmine
La partenogenesi è un tipo di riproduzione di alcune piante e animali, dove l’uovo non è fecondato. Penso ad esempio agli squali, agli insetti stecco, alle api e alle formiche: quando arrivano in un territorio inesplorato possono scegliere questo tipo di modalità riproduttiva per colonizzare il nuovo habitat. Nel caso della lucertola americana, questo processo riproduttivo è stato talmente accentuato che sono presenti solo individui di sesso femminile, ma necessitano dell’aiuto di un’altra femmina che simula l’accoppiamento.
Cannibalismo: le femmine mangiano i maschi
Ci sono alcune specie di animali dove, dopo l’atto sessuale, la femmina mangia il maschio. La natura è perfetta e tutto quello che avviene ha una motivazione legata o alla sopravvivenza della specie o allo sviluppo di un maggior numero di individui. Penso, ad esempio, alla famosa mantide religiosa che, terminato l’atto sessuale si ciba del maschio. Questo “pranzo” le consente di avere l’energia necessaria per la produzione delle ooteche, strutture di circa 4 centimetri che proteggono le uova dai predatori e dal freddo.
Un altro esempio è il polpo. Il tentacolo che trasporta lo sperma è più corto, quindi il maschio resta intrappolato tra i tentacoli della femmina, che poi se ne ciba, che poi non potrà nutrirsi per 1 o 2 mesi, al fine di difendere le uova fino alla loro schiusura.
Consigli letterari “non solo per le femmine”
I consigli letterari di oggi iniziano dai piccoli lettori. Spesso i vostri figli avranno chiesto “Come nasce il gatto?” oppure “Come nasce l’uccellino?”. Per i piccoli lettori ecco un libro che potrà rispondere a tutte le loro domande: Tutte le pance del mondo di Lucia Scuderi. Sono sicura che piccoli e grandi lettori potranno scoprire tante curiosità sul mondo degli animali.
Il secondo libro ha tutte le carte in tavola per essere catalogato tra i rileggibili: la storia di una labrador femmina che “parla” con il suo padrone, perché ultimamente lui ha bisogno di essere salvato dai pericoli in cui può incorrere. Puoi conoscere Stella e Paul Gustavson in E io ti salvero: il labrador femmina che la sapeva lunga di Pete Nelson.
L’ultimo libro di oggi è la storia della ribellione di una donna asfissiata dal controllo della madre, sottomessa all’uomo che si definisce il suo salvatore. In L’animale femmina di Emanuela Canepa potrai trovare il desiderio di libertà e di riscossione di Rosita.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura e buona festa della donna a tutte!