Caro Lettore, oggi siamo qui a commentare e a ripercorrere l’ultima tappa del fantastico viaggio geo-letterario che Rai 3 ci ha offerto in questi mesi: Romanzo italiano. Nella scorsa puntata eravamo stati catapultati in Basilicata.
Romanzo italiano in Lombardia
Nella puntata di sabato 11 aprile Annalena Benini ci ha accompagnati alla volta della Lombardia, e in particolare di Milano.
La Lombardia è una regione capace di tenere insieme passato e presente, con uno sguardo sempre volto al futuro, anche nella creazione letteraria. La Lombardia è insieme memoria e modernità, una società che è in continua evoluzione e metamorfosi: nonostante tutto questo le sue strade continuano a conservare tracce di storia.
Il primo scrittore che incontriamo è Antonio Scurati, Premio Strega 2019 con M. Il figlio del secolo, romanzo sulla nascita del fascismo in Italia e sulla figura di Mussolini: una storia che ha origine proprio nel cuore della Milano d 100 anni fa. Antonio Scurati non è nato a Milano, è di Venezia, eppure vanta un legame fortissimo con la capitale lombarda, città che gli ha cambiato la vita e che lo ha condotto al suo destino di scrittore.
Per lo scrittore, la narrazione è il modo più prossimo per capire le cose e il fatto che il romanzo sia così eminentemente democratico fa sì che la porta di questa forma di comprensione sia aperta a tutti. Ma perché questo legame con Milano? Perché Milano è una città che lo stimola e che gli ha permesso di essere uno scrittore tout court che racconta la contemporaneità ma anche la grande storia in cui il presente si specchia.
Il secondo scrittore che incontriamo è Luca Doninelli, vincitore del Premio Campiello con Le cose semplici. L’amore per Milano è palpabile nelle sue parole: «Milano mi ha riempito di incontri e di domande». Per lui il fatto che Milano sia in continua trasformazione non significa che la città abbia perso la sua identità: la continua metamorfosi di Milano è essa stessa la natura di questa città.
Dopo aver incontrato Luca Doninelli, ci viene presentata Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega 2018 con La ragazza con la Leica. Nata a Monaco di Baviera da genitori polacchi, vive in Italia da più di 30 anni. Anche la sua scrittura entra nelle pieghe della storia contemporanea ed è molto efficace nel raccontare singole vicende umane dentro la grande storia.
Milano è la città che la scrittrice ha scelto per la sua vita. È in Italia che è iniziato il suo destino di poetessa e scrittrice e ha fatto dell’italiano la lingua madre per i suoi libri: la scrittrice sentiva che le cose di cui voleva scrivere erano rivolte alle persone della vita che si stava costruendo in Italia, a Milano.
L’ultimo scrittore che ci viene presentato è Francesco Permumian, presso Desenzano del Garda. Se il Lago di Garda può essere considerato un luogo di quiete, lo stesso non si può dire dei romanzi di Francesco Permunian, che non racchiudono certo la quiete. Autore di Camminando nell’aria della sera e di Nel paese delle ceneri, la sua scrittura affonda le sue radici nel vissuto traumatico, nella situazione di povertà in cui la sua famiglia ha vissuto: è proprio da lì che deriva quella forza estrema sempre in cerca di salvezza che ha riversato nei suoi romanzi. La sua letteratura è intrisa di provincia, i suoi romanzi sono perturbanti sia nella scrittura che nel sentimento e vi possiamo leggere la necessità di mostrare il vero e di non adeguarsi a nessuna rassicurante banalità.
Dopo averci portato in Campania, Toscana, Puglia, Emilia Romagna, Sicilia, Lazio, Basilicata e Lombardia, il viaggio indimenticabile e appassionante di Romanzo Italiano finisce qui, facendoci aprire gli occhi sulla grande ricchezza del nostro patrimonio culturale e geografico, un tesoro da custodire e preservare.