Dal 2020 ad oggi l’umanità ha vissuto secoli oscuri, ritrovandosi bloccata, perdendo le certezze tra angosciosi rallentamenti ed accelerate brusche. Da questo calderone di sensazioni, la letteratura ha elaborato spunti di riflessione cercando di ridefinire il senso della nostra esistenza. E’ il caso de Il sentiero del lupo di Roberto Patruno, pubblicato da Francesco Tozzuolo editore nel mese di maggio 2022, ma a distanza di un anno fortemente attuale.
La musicalità della natura, la solitudine, quella necessaria, cercata al fine di prendere decisioni importanti, costituiscono gli aspetti fondamentali che accompagnano la narrazione, in maniera intensa e scorrevole, dando la sensazione al lettore di essere un esploratore alla continua ricerca di una sorgente di acqua pura.
Roberto Patruno, Il sentiero del lupo: quella segreta armonia tra uomo e natura
Lupo e Francesco sono i due personaggi chiave attraverso i quali la storia prenderà due direzioni che finiranno per incontrarsi, per parlarsi anche solo con pochi gesti e con l’intensità del pensiero, attraverso quella forza misteriosa e sacra, legata alle percezioni, all’istinto di sopravvivenza, a quel segreto legame di fratellanza universale.
La vicenda si svolge nel bosco del Faeto, lungo i Monti della Daunia e gli antichi tratturi dell’alta Murgia, luoghi che l’autore, originario della Puglia, conosce molto bene.
Qui si stabilisce Francesco, un marinaio in pensione, che decide, di comune accordo con sua moglie Piera, di vivere a stretto contatto con la natura e di godere delle cose semplici e genuine della vita. La sua decisione sarà accettata da sua figlia Angela, e dai due nipotini, ma sarà messa in discussione dal figlio Luca, un uomo pragmatico e assorbito dal suo mestiere di magistrato.
Lupo è un capobranco che ha il compito di cercare nuove terre per sé, per la sua compagna e per la cucciolata, alla quale deve garantire la sopravvivenza per formare un nuovo branco. In lui si concentrano la memoria, l’istinto e delle forti percezioni sensoriali che gli consentono di entrare in contatto con poche anime elette.
Lupo sa che non può fidarsi dell’uomo, l’umanità ha sempre attribuito al lupo il ruolo del cattivo, del diverso, del malvagio. Già a partire dai bestiari medievali il lupo era simbolo di avidità, nelle fiabe di Esopo il lupo se la prende con i deboli agnelli, il Lupo mannaro è un simbolo di diversità. Francesco, che non aveva mai avuto paura del buio e profondamente formato dai racconti di suo padre, vede nel lupo un amico, una guida spirituale. Sono in sostanza due anime affini, costrette a prendere decisioni in solitudine per la sopravvivenza della famiglia.
Tante volte Francesco si era trovato in mare aperto e si era assunto la responsabilità del suo equipaggio, in completa armonia con l’elemento acqua. In pensione vuole ritrovare l’armonia con l’elemento terra, che si può realizzare in campagna e nei boschi. Delle tragiche circostanze hanno reso Lupo un giovanissimo capobranco che non si è mai tirato indietro.
Il libro è stato scelto come testo di narrativa da una scuola media di Bologna, poiché si apre ad un pubblico molto vasto ed è in grado di suscitare riflessioni sugli archetipi, ma soprattutto discussioni sul delicato tema dell’equilibrio tra l’uomo e l’ambiente, in un periodo in cui la crisi ambientale si sta facendo sentire sempre di più sia a livello climatico, sia a livello di disastri ambientali e di salute.
Alcuni cenni biografici su Roberto Patruno
Roberto Patruno nasce a Corato nel 1943 e studia a Taranto negli anni 50. Diventa poi ufficiale della Marina Militare-Guardia Costiera e consegue il grado di Ammiraglio nel 2001. Una vita attraversato dall’amore per il bello, dall’amore per la lettura, per la scrittura e per la musica.
Non appena arriva l’età della pensione comincia nel 2011 la fase della narrativa, amore che non ha mai abbandonato. Pubblica la raccolta di racconti Una settimana balorda Gerace (RC) – Leonida 2014, i romanzi L’amore malato Gerace (RC) – Leonida, 2013, Quartetto d’archi, Napoli-Graus edizioni nel 2015, Nel nome di Allah Napoli-Graus edizioni 2018 e Thanatos, Bousbach (FR), Lux – Co edizioni nel 2020.
Attualmente vive e lavora a Roma.