In occasione del compleanno di Marco Pantani, avrebbe compiuto 55 anni, oggi 13 gennaio 2025 la Fondazione Marco Pantani Onlus annuncia la nascita di un nuovo libro sul Pirata. La sua carriera, costellata di trionfi epici e drammatiche cadute, incarna la storia di un talento puro che ha emozionato milioni di appassionati, lasciando però anche un’eredità segnata da interrogativi e tristezza.
Marco Pantani: gli inizi e il suo talento
Nato il 13 gennaio 1970 a Cesena, Pantani cresce a Cesenatico, dove inizia a coltivare la passione per il ciclismo. Sin dai primi anni, il suo talento naturale in salita si fa notare. Nel 1992 passa al professionismo con il team Carrera e già l’anno seguente dimostra la sua abilità con un impressionante secondo posto al Giro d’Italia.
La consacrazione definitiva arriva nel 1994, quando conquista due tappe spettacolari del Giro d’Italia, lasciando tutti a bocca aperta per la sua leggerezza e agilità sulle salite più dure. La stessa stagione lo vede trionfare anche al Tour de France, dimostrando una padronanza unica nelle tappe di montagna.
Il 1998 rappresenta l’apice della carriera del Pirata. Quell’anno vince sia il Giro d’Italia sia il Tour de France, diventando uno dei pochi ciclisti nella storia a realizzare questa straordinaria doppietta. Il Pirata, con il suo inconfondibile look caratterizzato dalla bandana e dall’orecchino, si impone come un idolo per gli appassionati. Le sue imprese in salita, tra cui la memorabile scalata del Monte Campione e l’attacco all’Alpe d’Huez, rimangono tra le pagine più epiche del ciclismo moderno.
Dopo il trionfo, tuttavia, inizia la discesa. Nel 1999, durante il Giro d’Italia, Pantani viene escluso dalla corsa a Madonna di Campiglio per valori ematici irregolari, sospetti di doping. Questo evento segna l’inizio di un declino personale e sportivo, che lo porta a vivere anni di isolamento e difficoltà psicologiche.
Nonostante i tentativi di tornare alle corse, il Pirata non ritrova più la magia che lo aveva reso invincibile. La pressione mediatica, le accuse di doping e le delusioni sportive alimentano il suo malessere interiore.
La caduta del Campione
Il 14 febbraio 2004, Marco Pantani viene trovato morto in una stanza d’albergo a Rimini. Le cause ufficiali indicano un arresto cardiaco dovuto a un’overdose di cocaina, ma le circostanze della sua morte rimangono avvolte nel mistero e alimentano teorie alternative e sospetti di complotto.
La scomparsa del Pirata ha scosso il mondo dello sport e ha lasciato un vuoto nel cuore di chi ha amato il suo coraggio e la sua vulnerabilità. Negli anni successivi, documentari, libri e iniziative commemorative hanno mantenuto vivo il ricordo del campione sfortunato.
L’annuncio di un nuovo libro
In occasione del 55° compleanno di Marco Pantani, che ricorre lunedì 13 gennaio, la Fondazione Marco Pantani Onlus ha organizzato una conferenza stampa per presentare un nuovo progetto dedicato al celebre ciclista. L’evento, tenutosi presso Spazio Pantani, è stato inaugurato da Serena Boschetti, direttore generale dello stesso centro. Durante il suo intervento, Boschetti ha sottolineato il desiderio di promuovere anche nel 2025 diverse iniziative a livello nazionale in collaborazione con il Giro d’Italia, il Tour de France e altri importanti eventi sportivi. La conferenza ha posto l’accento sul primo appuntamento di questa serie, che avrà presto un respiro culturale nazionale, insieme a una sorpresa che sarà probabilmente svelata in primavera in Romagna, terra d’origine del Pirata. Boschetti ha anche annunciato l’uscita di un libro speciale, definendolo il primo “fatto in casa”, volto a raccontare un Pantani meno conosciuto, mettendo in luce il lato umano e autentico del campione fin dalla sua infanzia.
Il progetto si concretizza in un doppio libro scritto da Andrea Zavoli e Corrado Neggia. Neggia, noto per il suo legame con la Romagna e le collaborazioni con Spazio Pantani, è anche il project manager dello spettacolo teatrale Il mio nome è Marco della compagnia Teatro delle Lune di Cesena, con Gianni Drudi come ospite musicale. Nel 2023 ha inoltre pubblicato le memorie di Cesare Santoli nel libro Cesarè, che ha registrato un rapido esaurimento delle copie disponibili.
Come ha spiegato Corrado Neggia:
Sono abituato a fare una cosa alla volta e in questo momento tutto lo staff, mio e di Spazio Pantani, è concentrato sullo sviluppo del progetto editoriale in omaggio al Pirata. In primis cito il professor Andrea Zavoli, anima e creatore della parte che abbiamo deciso di intitolare “Il Pirata bambino”, nonché prezioso punto di riferimento per chi ama lo sport più puro e genuino. Di mio ci sarà la parte intitolata “La carica del 101”. Un numero non casuale, chi è Pantaniano dentro non può ignorare che il “101” ha dato il via ai grandi successi del Pirata “Made in Cesenatico”. Un Giro memorabile, quello del 1998, così come lo fu a stretto giro di posta il Tour, vinto con il dorsale “21”. Insomma questione di grandi numeri, ma anche di numeri statistici, che puntualmente troveranno ospitalità sulle pagine della doppia pubblicazione.
“Il libro su Marco vedrà la luce del sole tra Giro d’Italia e Tour de France, così non faremo torto a nessuna delle due monumentali corse a tappe – prosegue Neggia -. Scherzi a parte, la pubblicazione “homemade” vuole essere il più bel regalo per il compleanno del nostro Marco. Le caratteristiche tecniche e pratiche del libro saranno spiegate nel dettaglio nelle prossime settimane”.