In occasione di San Valentino, vorrei parlarvi di Mattia Pangrazi e della sua ultima raccolta di poesie, Meravigliosa Catastrofe, edito da Letteratura Alternativa Edizioni. Questa è la seconda silloge che ho il piacere di leggere e assaporare (per fortuna, e aggiungerei), La prima opera che ho letto è stata Una lucciola nel buio, se non lo avete fatto vi consiglio di rimediare.
Se nel primo libro, Una lucciola nel buio, ha messo tutto se stesso e tutti i suoi sentimenti in ogni singola parola e in ogni verso, questa volta nella presentazione mette subito in chiaro che questo secondo libro è una specie di prosecuzione. Un secondo atto che vuole ulteriormente soffermarsi su uno dei tanti temi affrontati nel primo libro: l’amore.
Meravigliosa catastrofe, la voce di un poeta moderno
Notiamo, fin dalla prima poesia, come il poeta sia maturato nei confronti dell’Amore. Io ho percepito la voglia di Mattia Pangrazi di tenere con sé tutto ciò che è collegato a questo sentimento e, al contempo, il bisogno di esternare i suoi sentimenti. È indubbio che il poeta voglia dar voce a qualcosa di intimo e personale.
Il ricordo di un amore vero e intenso è quello che troviamo tra le poesie di Meravigliosa Catastrofe. Un amore che fa di tutto per rimanere e non andare via.
E tu, dove ti sei nascosta in tutto questo?
Ah, eccoti… nel fondo del mio gin tonic.
Non sapevo che ora, per drogare i drink,
ci buttassero dentro vecchi ricordi.
Va’ che bella che sei!
Oppure, tra i versi che mi sono piaciuti ci sono quelli della poesia La Chiromante:
Mi ha spiegato
che ci sono ragazze
capaci di non farti più riprendere,
capaci di restare anche dopo che sono andate via,
capaci di far male con i ricordi postumi
di quanto si stava bene con loro.
Mattia Pangrazi è un poeta che entra dentro senza che tu te ne accorga. Entra in punta di piedi, ma quando deciderai di chiudere la sua silloge o quando avrai finito di leggerla, ti accorgerai che un pezzettino della sua anima ti è rimasto. Ti renderai conto di non poter far a meno di continuare a leggere e rileggere i suoi versi. Versi che, secondo me, potrebbero anche una buona base per una canzone. Infatti, alcune poesie hanno le potenzialità per essere trasformate in canzoni.
La continuità tra le opere
Ho letto e riletto le poesie di Mattia Pangrazi, ma sembrava che mancasse qualcosa. Sebbene le poesie siano complete e bellissime, ho ripreso il volume di Una lucciola nel buio e rileggendo alcune poesie o piccole frasi, notavo che tra le due raccolte c’era un forte legame. Le prime non possono essere senza le seconde e viceversa.
Sono due raccolte diverse, ma fortemente legate tra di loro. Nel primo libro troverete versi e parole dettate dall’istinto e dal flusso di pensieri che si tramutano in verbo. La seconda raccolta, invece, è più ragionata ed elaborata.
Le poesie dove si evince questo forte legame sono Sete Secolare di Una lucciola nel buio e Metaforicamente Assetato di Meravigliosa Catastrofe. Non vi toglierò il gusto di scoprire il legame profondo tra i due libri, ma lascerò voi descrivere il sapore di questa scoperta.