Siamo ancora qua: Pitti Duchamp e il romanzo storico
[…] Era bruna, piccola e abbondante. No, non grassa, non fu la prima parola che gli venne in mente perché non aveva l’aria flaccida dei pigri mangioni. Era opulenta, ecco il termine giusto. Per il resto non valeva la pena di essere presa in
considerazione, e meno male che aveva quel sorriso aperto, così che Magnus si convinse che la signorina dicesse il vero. Del resto pareva una vera e propria lady inglese e lui si rifiutava categoricamente di mettere in discussione la moralità di una lady, sebbene l’alta società facesse del brusio da scandaletto, lo sport nazionale.
Strano vero caro iCrewer e carissima Pitti Duchamp iniziare una recensione con uno stralcio del libro. Eppure queste parole, che sono la riflessione di Magnus Ashley duca di Camden alla vista di Lisette, sono essenziali per capire due cose. La prima è che lei, almeno per quanto concerne l’aspetto fisico, non è la classica protagonista dei regency che leggiamo normalmente; la seconda è che lui, invece, è il classico nobile che sembrerebbe badare molto all’apparenza.
Una trama ben strutturata con un colpo di scena finale che non vi aspettate fanno di questo libro una lettura accattivante e divertente oltre che leggera. Ma veniamo al protagonisti.
Lisette, figlia di Lord Starrington, è l’attore principale di questo quadro. Ben descritta sia dal punto di vista fisico che caratteriale, è il punto forte della trama perchè si fa amare, è un personaggio comunque positivo anche nei momenti più difficili che riguardano sia le disgrazie economiche della sua famiglia che i suoi problemi sentimentali. Lisette non è la gran dama per eccellenza, non sa ammiccare al Duca di Camden come altre giovani che vorrebbero essere chieste in sposa. Lisette è la purezza e la semplicità delle frittelle al miele conservate in un tovagliolo e portate sempre con sé nella speranza di offrirle al duca di Camden.
Magnus Ashley duca di Camden è il nostro protagonista maschile, beh Pitti, già lo sai, qui vengono le dolenti note… Non mi ha soddisfatto, sono rimasta con qualcosa di incompiuto quando ho girato l’ultima pagina.
Non poteva scegliere chi amare. Anche se avesse potuto farlo, con ogni probabilità la sua decisione non sarebbe caduta su quella creatura goffa, se lo ripeteva fino allo sfinimento.
Questo bel duca che carattere ha? Si fa trasportare da un sentimento, nemmeno troppo potente, per una ragazza che non rispetta i suoi canoni estetici, risolve i problemi economici del padre, e… Sono rimasta in sospeso.
Molto belle, come in tutti i libri di Pitti Duchamp, le descrizioni degli ambienti. Una su tutte: le passeggiate di Lisette e Magnus nel parco la mattina presto. Sono così ben strutturate, nella semplicità del momento, nello scambio dei primi sguardi, nell’assaggiare le dolcezze della giovane che ti sembrerà di essere… il terzo incomodo.
Molto interessante!
Te lo consiglio, è una bella lettura