Buongiorno carissimi lettori, oggi vi voglio parlare di un racconto che mi ha lasciato letteralmente sorpresa…
Comincio con il dire che sia l’inizio che la fine di questo piccolissimo tomo sono inaspettati. L’autore infatti, decide di sorprendere il lettore con una “premessa” (che lui definisce però “permessa”), del tutto inusuale tanto da incalzare il lettore e farlo, a tratti, sorridere.
E’ quasi una provocazione verso tutti coloro che, nonostante non abbiamo mai aperto nemmeno una pagina dell’opera, si ostinano a chiedere a allo scrittore come stanno procedendo le vendite. L’autore da voce ai pensieri che spesso attanagliano gli autori portandoli sovente allo sconforto.
Di per sé, è proprio vero, questo racconto non porta a nulla, è una storiella quasi paragonabile a quelle vicende di paese che raccontano le comari mai in realtà, dietro a quelle poche pagine, si nasconde uno scrittore dalla bravura incontestabile e dallo stile narrativo singolare.
Nonostante la storia non lasci un granché, la corretta gestione della lingua italiana insieme all’insolito modo di raccontare di Maurizio Avvenente, coinvolgono il lettore spingendolo a proseguire nella lettura.
Singolare anche il finale con il quale lo scrittore saluta i propri lettori. Provocatorio e senza peli sulla lingua l’autore strappa un sorriso anche a conclusione del libro. Insomma un piccolo racconto che invoglia sicuramente alla lettura di altre opere del suo autore.
Oltre a Un fiore per te l’autore ha scritto un’altro racconto dal titolo [amazon_textlink asin=’B072TVSN3K’ text=’Le ostilità del branco’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’bde5b607-746f-11e8-a22f-01635c4b5dd8′] e il suo primo romanzo L’evasione del branco.