Buongiorno iCrewer! Sono qui con la recensione della mia ultima lettura, una novità rispetto al mio storico. Si tratta di La profezia dell’armadillo – Artist Edition, di Zerocalcare, edito da Bao Publishing nel 2017.
Non solo si è trattato della prima opera di questo autore che io abbia mai letto, ma anche una delle rare graphic novel ora presente nella mia lista dei libri letti – ammetto di essere molto più ferrata con i manga (i fumetti giapponesi) che con quelli italiani. Insomma, un vero battesimo del fuoco!
Tuttavia, è stato amore a terza pagina e posso tranquillamente affermare che sento germogliare una nuova ossessione.
La trama dell’opera d’esordio di Zerocalcare
La storia di Zerocalcare inizia con una mail. Una mail a cui non vorrebbe nemmeno rispondere, che scardina la sua ruotine quotidiana – anche se forse dovremmo dire notturna – e, in un attimo, cambia tutto.
Vignetta dopo vignetta l’autore ci parla di sé, del suo quartiere, della sua vita e di come sia bastata qualche parola per lasciare un segno profondo.
Lo so, oggi sono stata particolarmente stringata con la trama, ma solo perchè voglio lasciarti l’intero piacere di scoprire cosa si nasconde in questo volume.
La profezia dell’armadillo: la recensione
Bello, davvero molto, molto bello.
Non sapevo cosa aspettarmi, iniziando a leggere Zerocalcare. Ovviamente ne avevo sentito parlare e avevo notato le sue opere in vetrina svariate volte. Non mi ero mai approcciata, però, a una conoscenza più approfondita. Forse perchè ho sempre avuto altri volumi impilati sul comodino, o forse perchè non era il momento giusto.
E cos’è cambiato ora? Semplice: mi è stata regalata la sua prima opera, in Artist Edition, cioè con la veste cromatica più simile alla prima versione autoprodotta e con l’aggiunta di un episodio prequel, rispetto alla prima edizione de La profezia dell’armadillo.
Lo stile è molto coinvolgente, sciolto, con un’inflessione romanesca che non può fare a meno di strappare un sorriso – e anche qualche risata. Mi prudono le dita dalla voglia di narrarti il mio episodio preferito di tutta la storia, un passaggio particolarmente esilarante, ma resisterò. Chissà, magari la curiosità ti spingerà a leggerlo!
Il tratto di Zerocalcare è inconfondibile, e così anche il suo personaggio. È strutturato, sfaccettato, un autoritratto che non è mai autoreferenziale o indulgente. Con leggerezza e senza pedanteria, ci mette a parte di simpatici aneddoti, esperienze, pensieri, manie che lo accompagnano da una vita. Non ci fa, però, sentire degli estrani, degli ospiti di passaggio: con brevi glosse ci spiega il tassello mancante per una completa comprensione e, così, diventiamo anche noi parte del racconto.
I personaggi che ci vengono presentati sono numerosi, e tutti diversi tra loro. Da Secco, il migliore amico di Zerocalcare, a Camille. Dai mille volti che, per motivi di privacy, assumono i tratti più buffi, alle cangianti rappresentazioni della coscienza dell’autore.
Sa alternare con maestria comicità e momenti più seri, in un saliscendi imprevedibile e coinvolgente.
Quella di Zerocalcare non è una graphic novel solamente divertente. Non la consiglio semplicemente a chi ha voglia di un momento di spensieratezza o di relax, ma anche a chi è pronto per farsi provocare dai giusti spunti. Non servono lunghi sermoni o filippiche filosofeggianti, bastano poche parole, frasi ben congeniate per mettere in moto la mente. E quando meno te lo aspetti, Calcare cala l’asso, ti prende all’amo e non ti lascia più andare.
Trovo la cover molto bella, migliore persino della prima edizione. Colorata, che attira l’attenzione, ma con il protagonista ben in evidenza.
Zerocalcare
Nato ad Arezzo nel 1983, Zerocalcare approda nel quartiere di Rebibbia a Roma dopo aver vissuto anche in Francia.
Nel 2011 pubblica il suo primo libro a fumetti, La profezia dell’armadillo, ristampata l’anno dopo da BAO Publishing, che ha ispirato l’omonimo film, presentato nel 2018 alla Mostra del cinema di Venezia. A questa prima opera seguono, negli anni: Un polpo alla gola; Ogni maledetto lunedì su due; Dodici; Dimentica il mio nome; L’elenco telefonico degli accolli; Kobane Calling; Macerie Prime – Se una notte d’inverno un armadillo; Macerie Prime – Sei mesi dopo; Scavare fossati – Nutrire coccodrilli; La scuola di pizze in faccia del professor Calcare; Kobane Calling OGGI. Ultimo arrivato è A Babbo Morto, pubblicato nel 2020.