Un bellissimo libro storico
Caro lettore, oggi ti voglio raccontare le mie impressioni su un bellissimo libro storico: Piccola Sicilia di Daniel Speck, qualche tempo fa avevi letto la segnalazione. È una storia di amicizia, di amore e delle conseguenze della guerra. Innanzitutto penso sia bellissimo che sia esistita una piccola terra dove era assente qualsiasi forma di razzismo dovuto a differenze religiose (convivevano cristiani, ebrei e musulmani) o linguistiche (gli abitanti parlavano arabo, francese e italiano). Purtroppo la guerra è responsabile anche della frantumazione di questo legame tra gli abitanti di quel territorio così “unito” per il bene comune: lo stare bene insieme. La crudeltà della guerra è raccontata, quasi in differita, da chi ne ha sentito alcuni racconti e poi riesce, e lo consente al lettore, ad unire i vari pezzi come un puzzle. Ho amato tantissimo i due personaggi femminili principali, Joelle e Anita, perché parlando trovano, una nell’altra, un tesoro più unico che raro: la conoscenza delle loro origini! Non sempre questo scambio di conoscenze, trasmesse dalle loro mamme, sono affrontate a cuor leggero, ma ogni volta c’è la forza e il coraggio di conoscere la verità!!! Non ho molto amato il personaggio di Moritz Reincke/Maurice, sebbene abbia compreso le motivazioni delle sue scelte. Sono una sostenitrice dell’amore profondo, e, forse nei panni del tedesco, mi sarei comportata in maniera diversa! Il libro è stato molto coinvolgente nella lettura, perché anch’io, proprio come le protagoniste, volevo conoscere la verità sugli eventi del romanzo! Non è il classico happy end, ma è la fine dettata dalle conseguenze della guerra!
Lo stile di scrittura è scorrevole e piacevole da leggere con un ottimo equilibrio tra i discorsi e le descrizioni. In molti momenti mi sono emozionata, arrabbiata e divertita per i comportamenti dei protagonisti più o meno corrispondenti alle mie aspettative… ma in fondo l’opera dell’autore è perfetta così! Non ci sono errori di battitura/traduzione. Sono presenti numerosissime frasi degne di essere sottolineate, ecco quella che mi è piaciuta di più:
I racconti sono schegge, penso io. Schegge di una vita, che scaviamo da sottoterra e mettiamo una a fianco dell’altra, per vedere se combaciano. A volte non danno un risultato, altre ne esce un vaso, una statua, il fregio di un tempio.
Io penso che l’autore con il suo racconto abbia creato una bellissima immagine dell’Italia, sia nella sua piccola rappresentanza oltre mare, sia quella che alcuni personaggi visitano nella parte terminale del racconto. L’autore ha saputo trasmettere nel suo romanzo l’affetto che lo lega alla nostra terra!
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!