Bentornati lettori, oggi vi parlo del sequel di un libro di cui avrete sicuramente sentito parlare, soprattuto per la versione cinematografica con Meryl Streep e Anne Hathaway, ebbene si mi riferisco al secondo capitolo de [amazon_textlink asin=’B000XCOCHC’ text=’Il Diavolo veste Prada’ template=’ProductLink’ store=’game0ec3-21′ marketplace=’IT’ link_id=’356ca4e7-e7c7-11e7-9f80-b930bb5a1cf8′] di Lauren Welsberger.
ll Sequel
Ritroviamo Andy 8 anni dopo, a capo di una rivista di successo affiancata dalla ex collega Emily. I tempi in cui le due era obbligate ad una convinvenza forzata negli uffici di Runway sono molto lontani e ora le due giovani donne sono amiche per la pelle. E’ proprio dai dettami imparati in quel periodo che trovano l’ispirazione per il loro nuovo progetto editoriale. Un progetto che fa gola a molti, perché attrae una fascia di lettori a cui nessuno si era ancora approcciato, i Matrimoni di lusso!
Apparentemente verrebbe da pensare, che essendo i matrimoni di lusso limitati ad un certo ceto sociale, sia proprio questo ceto a leggere la rivista. Nella realtà dei fatti, sono le persone comuni ad essere interessate ai matrimoni da favola. Noi tutte siamo cresciute guardando le favole di Walt Disney che ci hanno creato delle aspettative molto alte sia sul matrimonio che riguardo il principe azzurro.
La protagonista
Andrea Sachs ora non è più la giovane impacciata che si ostinava ad andare alla lavorare nella più importante rivista del paese con le scarpe ergonomiche. L’Andrea di oggi è una donna elegante e ha stile, è fidanzata con uno scapolo (apparentemente) pluri-miliardario e appartenente ha una famiglia di spicco della società bene.
Una favola, ma come nella realtà delle cose:
non è oro tutto quel che luccica
e Andrea dovrà molto presto fare i conti con la quotidianità di un Matrimonio sbagliato.
I Due volumi a confronto
Per chi di voi si aspetta un secondo volume sulla scia del primo, mi spiace ma rimarrete deluse. Se del primo avete amato la moda, la rivista e sentirvi parte di un mondo patinato alla maggior parte di noi inaccessibile, qui non lo ritroverete.
Il primo volume mi aveva tenuta incollata alle pagine. Ogni singolo capitolo, pagina o capoverso era ricco di aspettative che non mi hanno mai lasciata delusa. Nel secondo volume invece, si ha la sensazione che sia stato scritto per “dovere“. Una forzatura che si avverte in buona parte del libro.
La Trama sarebbe anche interessante, se però sviluppata secondo la scia del primo, cioè il mondo patinato che ci ha fatto conoscere. Senza questa caratteristica cade il fulcro che lo ha portato al successo e ci troviamo a leggere un libro come tanti.
Miranda
Ma non vi ho ancora parlato dell’antagonista che tutte abbiamo amato, nonostante alle volte sia stato difficile da ammettere a noi stesse. Colei che è a capo di Runway, Miranda Priestley.
L’unico personaggio che rimane inossidabile in entrambi i romanzi è lei. Apparentemente potremmo vederla gentile, o premurosa. Ma Miranda sa cosa vuole e sa come ottenerlo, e sa bene che:
La vendetta è un piatto che va servito freddo